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Dea di II livello, dagli annunci di Zingaretti ai fatti di Rocca. Dal Goretti al nuovo ospedale, ecco come cambia in meglio la sanità pontina

Marco Battistini
Aprile 3, 2024

Mentre a Frosinone si scatena la bagarre per il Dea di II livello, a Latina ci si prepara al potenziamento delle strutture sanitarie. Anche nel capoluogo pontino hanno fatto scalpore le polemiche provenienti dal Pd contro l’amministrazione regionale. Di fatto sono stati lanciati allarmismi immotivati oltre che infondati su fantomatici servizi sanitari tagliati o soppressi. Bene hanno fatto i consiglieri regionali di FdI Alessia Savo e Daniele Maura a precisare come nulla è stato tolto al territorio ciociaro, ma anzi nuovi servizi verranno creati nel prossimo futuro. 
GORETTI IN PRIMA LINEA
Così come a Latina ci saranno importanti investimenti sulla sanità. D’altronde già sotto la gestione Zingaretti l’ospedale S.M.Goretti era destinato a diventare un Dea di II livello. Ma solo con l’amministrazione Rocca il sogno diventerà realtà. Non annunci, ma fatti. L’ospedale di Latina diventerà un dipartimento di emergenza di secondo livello. Dopo anni di rincorse e di promesse, finalmente arriverà l’agognato riconoscimento che pone il Santa Maria Goretti come il primo ospedale per offerta sanitaria fuori Roma. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, lo ha affermato senza mezzi termini nel corso di un intervento che ha ratificato il nuovo status del nosocomio latinense. Il governatore ha annunciato che “ci saranno degli interventi importanti: ad esempio Latina diventerà un Dipartimento di emergenza di secondo livello, quindi apriremo la Cardiochirurgia”.
VERSO UNA NUOVA GRANDE STRUTTURA
Il governatore ha quindi precisato le sue prossime mosse in ambito sanitario: “Questa è una regione cresciuta intorno a Roma come polo sanitario, con tantissimi posti letti per acuti concentrati in città e una mancanza di offerta sanitaria adeguata nelle province”, che ha generato “una mobilità verso la Capitale inaccettabile”.
Dunque priorità alle province. Il presidente Rocca ha giustamente sottolineato come nell’area di Latina vi siano 600 mila persone che non possono andare a Roma per trovare risposta ai loro bisogni. Un’utenza che non dimentichiamolo, raddoppia nel periodo estivo, in virtù dell’importante flusso turistico, proveniente soprattutto dalla Capitale. C’è quindi attesa per la realizzazione del nuovo ospedale. Il finanziamento totale per la nuova struttura di Borgo Piave è di 300 milioni di euro e alla tecnologia e device sono destinati ben 19,250 milioni di euro. Non resta che attendere che il progetto si trasformi in realtà. Nell’ottobre 2021 l’Asl di Latina ha approvato lo studio di fattibilità che prevede di spendere 260 milioni per i lavori e affini, tra scatola edilizia, centrali tecnologiche, parcheggi, aree verdi, rete infrastrutturale. Per quanto riguarda le tecnologie sanitarie la spesa fissata è quasi 31 milioni di euro. Il resto è stanziato per arredi e allestimenti.

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