Per il porto di Gaeta una svolta è possibile. Nuove risorse che permetterebbero ulteriori investimenti sulla struttura potrebbero presto giungere dalla Regione. L’aula del Consiglio regionale ha infatti approvato a larga maggioranza una mozione che punta a potenziare sul piano economico l’importante e strategico sito del golfo. L’iniziativa promossa da Enrico Tiero ha visto il centrodestra compatto. Soprattutto Forza Italia con Cosmo Mitrano, ha garantito un supporto determinante. Un giudizio positivo sulla mozione è stato dato anche dalla consigliera Michela Califano del Pd. Benefici importanti potrebbero esserci anche per il porto di Fiumicino.
L’ATTO APPROVATO
La mozione impegna il presidente e la Giunta regionale su tre punti: 1) promuovere presso il Governo e il Ministro competente un’iniziativa legislativa di modifica della Legge 84/94, finalizzata ad assicurare la rappresentanza delle amministrazioni Locali in seno al Comitato di Gestione delle Autorità di Sistema Portuale anche per i porti che hanno fatto registrare nell’ultimo triennio un traffico commerciale superiore a un milione di tonnellate merci, come nel caso dei porti di Fiumicino e Gaeta; 2) far approvare, per tramite del rappresentante designato dalla Regione Lazio in seno al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno centro-settentrionale, un provvedimento a tutela dei porti di Fiumicino e Gaeta che vincoli l’Ente a investire risorse finanziarie almeno pari alle entrate che hanno origine nei rispettivi porti; 3) far approvare, per tramite del rappresentante designato dalla Regione Lazio in seno al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno centro-settentrionale, l’istituzione dell’Ufficio amministrativo decentrato, di cui al comma 2 dell’articolo 6bis della Legge 84/94, nei porti di Fiumicino e Gaeta, con il contestuale ripristino della dotazione organica almeno pari a quella prevista nel 2002 con l’ampliamento della circoscrizione territoriale dell’allora Autorità Portuale di Civitavecchia al porto di Fiumicino e a quella prevista nel 2003 con l’ampliamento della circoscrizione territoriale al porto di Gaeta; 4) vincolare l’erogazione del finanziamento di parte corrente, di cui alla Legge di Stabilità 2024, in favore dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno centro-settentrionale pari a 1,24 milioni di euro per il 2024, 750mila euro per il 2025 e 500mila per il 2026, a una equa e paritaria ripartizione delle risorse tra i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.
IN BALLO UN NUOVO SVILUPPO
con l’entrata in vigore della ZES Unica per il Mezzogiorno, si impone ancor di più un confronto in particolar modo nella provincia di Latina, che è attigua alla Zona Economica Speciale Unica in quanto adiacente ai territori della Campania. Occorre creare una zona cuscinetto che permetta il mantenimento degli standard di competitività, soprattutto per tutti quei territori che gravitano attorno al porto di Gaeta. Uno strumento da questo punto di vista pare esserci: le ZLS ossia le Zone Logistiche Semplificate”. Si tratta di un’estensione delle Zone Economiche Semplificate (Zes) studiata soprattutto per aree portuali delle regioni però già sviluppate del Nord e del centro Italia. I criteri per la costituzione delle Zls e le condizioni speciali applicabili sono disciplinati dall’articolo 1, commi 61-65, della legge n. 205/2017. Questa legge, o meglio questa variazione normativa, ha consentito alle Zone Logistiche Semplificate di poter beneficiare del credito di imposta per gli investimenti produttivi, nei limiti sanciti dal Trattato UE per gli aiuti di Stato. È bene ricordare che l’attività agevolata dovrà essere mantenuta in area Zls per almeno 7 anni, a partire dalla conclusione dell’investimento. A queste imprese, il contributo verrà riconosciuto nei seguenti limiti: piccole imprese 30%; medie imprese 20%; grandi imprese 10%.