Diversi colpi di pistola esplosi nel cuore del centro storico a Frosinone durante la movida del venerdì sera. Con il “fuggi fuggi” delle persone ma anche con una preoccupazione crescente. In quelle stesse ore, dalla parte opposta della città, allo Scalo, furto in una chiesa dopo che la sera prima dei ladri erano entrati in un bar. Il capoluogo non è più da anni quell’isola felice che molti dipingevano. Ci sono problemi enormi dappertutto, che vanno affrontati.
Dalle risse che si registrano spesso e volentieri nel quartiere della stazione a episodi che ci sono stati nei mesi scorsi: colpi di pistola esplosi in località Campo Sportivo, accoltellamento sempre allo Scalo. C’è un generale senso di insicurezza e incredulità. Determinati fatti non succedono soltanto a Frosinone. Inoltre in questi anni ci sono stati episodi terribili di cronaca nera: Emanuele Morganti massacrato di botte ad Alatri, Thomas Bricca ucciso (sempre ad Alatri) da un colpo di pistola sparato in una zona centrale. A Colleferro il barbaro omicidio di Willy Monteiro. Vite spezzate e famiglie distrutte. In Ciociaria non si può girare la faccia dall’altra parte. La violenza c’è, il bullismo pure. Ma soprattutto fenomeni legati al traffico e allo spaccio della droga, con tutto quello che ne consegue. La risposta principale non può che essere in termini di sicurezza e di Forze dell’ordine. Venerdì sera a Frosinone tanti ragazzi ha reso delle testimonianze spontanee: è un bel segnale.
Anche nelle città e nei paesi della Ciociaria ci sono problemi enormi. La politica dovrebbe parlarne di più, sollecitare un dibattito vero, spingendo gli amministratori locali a fare piccole cose che però rappresenterebbero comunque delle risposte: maggiore illuminazione nelle periferie, più turni (specialmente notturni) della Polizia locale, riqualificazione urbana mirata per evitare che laddove ci sono situazioni di degrado si sviluppino fenomeni come lo spaccio della droga, la prostituzione, i furti e tutto il resto.
A CASSINO IL PD SI RICOMPATTA
Dopo mesi di silenzi e di contrapposizione totale, il sindaco di Cassino Enzo Salera sembra aprire a Barbara Di Rollo, presidente del consiglio comunale. Non c’è bisogno di un mago per capire che è entrato in azione Francesco De Angelis. Nel 2024 si vota nella seconda città della Ciociaria e il Pd ha l’occasione di confermare il sindaco mettendoci anche il simbolo. Il fatto che nel centrodestra ogni occasione sia buona per prendere tempo e per cercare di tenere ai margini Fratelli d’Italia aiuta moltissimo Salera e l’intero Partito Democratico.
Ieri il coordinatore di “Noi moderati” Pietro Pacitti ha invitato i vertici del partito della Meloni a rompere gli indugi e a prendere in mano la situazione per evitare regie occulte e frammentazioni nell’area di centrodestra. Mettendo in campo un progetto in grado di battere Salera e restituire la città alla stessa maggioranza che governa la nazione e la Regione Lazio.
SANITA’ NEL LAZIO
La prossima sarà una settimana importante per capire se la sanità del Lazio verrà nuovamente commissariata. Francesco Rocca sta facendo di tutto per evitare un simile scenario, ma la decisione spetta al Governo e la situazione è definita dai numeri: con un indebitamento di 22 miliardi di euro, nel 2023 si calcola un deficit di 600 milioni. Poi c’è la perdita di 200 milioni nel 2022. I dati sono questi. Continua a sorprendere il fatto che sia il Pd sia l’ex assessore Alessio D’Amato (ora in Azione) continuino ad attaccare la giunta di Francesco Rocca e il centrodestra. Evidente a chiunque che la situazione non è certo addebitabile a loro. In ogni caso però la sanità andrà riformata, come Rocca ha iniziato a fare. Con o senza il commissariamento. Stesso ragionamento per i rifiuti: basta dare uno sguardo alla situazione di Roma. Per anni il Pd di Nicola Zingaretti ha puntato l’indice contro la sindaca dei Cinque Stelle Virginia Raggi. Le cose però non sono migliorate con Roberto Gualtieri. Ma in questo Paese giornaloni e maestri di pensiero continuano a ripetere che il centrodestra non ha la classe dirigente per guidare l’Italia e le Regioni. Dopo aver visto all’opera la sinistra per decenni. Come diceva Totò? Ma ci faccia il piacere…