La Provincia attende segnali dalla Regione: sugli Ato e per la discarica. La riunione dei sindaci pontini tenutasi ieri relativamente alla materia di gestione del ciclo dei rifiuti, ha rappresentato sostanzialmente una presa d’atto delle scelte fatte dalla Regione, in attesa di alcuni chiarimenti sia sulla legge regionale per gli Egato, sia per la scelta del sito che ospiterà la discarica in provincia di Latina.
Si è trattato di un confronto produttivo che ha preso spunto da alcuni dati numerici sulla produzione e i costi della raccolta rifiuti allo stato attuale. Ai sindaci Stefanelli ha chiesto di iniziare a lavorare fin da ora affinché il territorio pontino si faccia trovare pronto quando da parte della Regione sarà stato portato a termine l’iter della nuova legge sulla gestione del ciclo dei rifiuti. Su tutti il tema della scelta dei vertici dei nuovi ambiti territoriali ottimali. Gerardo Stefanelli punta ad avere voce in capitolo, come d’altronde aveva già fatto intendere a fine aprile. Potrebbe essere lui l’indiziato numero 1 a ricoprire l’incarico di presidente del nuovo ente.
“Spetterà alla Regione – ha sottolineato il presidente – convocare l’assemblea dei sindaci per eleggere il presidente e poi procedere con l’approvazione dello Statuto ma la situazione attuale ci richiama all’esigenza di iniziare a immaginare i possibili scenari per la costituzione degli Egato. È importante anche considerare fin da ora il futuro delle società e dei soggetti che oggi nei singoli Comuni si occupano della gestione dei rifiuti e in alcuni casi anche dei servizi di igiene urbana”.
In realtà un emendamento approvato in Consiglio regionale metterebbe al sicuro il futuro di diverse esperienze locali e anche di diverse centinaia di lavoratori. L’Egato, ove ne ricorrano le condizioni, può aggiudicare il servizio anche mediante affidamento in house, salvaguardando, nel rispetto dei principi e della normativa europea e statale vigenti in materia, le esperienze pregresse di gestione dei rifiuti urbani realizzate dai comuni appartenenti allo stesso, tenendo conto delle proposte eventualmente formulate dai rispettivi sindaci e delle indicazioni contenute nel Piano regionale di gestione dei rifiuti e appartenenti all’Egato. A tal fine, l’Egato può costituire società a capitale interamente pubblico. Per tutti quelle realtà in cui si andrà a gara, la legge prevede che l’Egato “nei bandi, negli avvisi e negli inviti relativi alle procedure” prevede “l’applicazione di un’espressa clausola sociale e del relativo progetto di assorbimento del personale, nonché l’adempimento degli obblighi di comunicazione e di confronto con le organizzazioni sindacali”.
Il presidente della Provincia e i sindaci hanno inoltre preso atto di una relazione del commissario straordinario ai rifiuti Illuminato Bonsignore che sarà esaminata e approfondita nei prossimi giorni. Nel frattempo Stefanelli ha annunciato che darà mandato agli uffici di via Costa di acquisire dai singoli Comuni tutti i dati relativi al ciclo dei rifiuti per fornire un quadro il più possibile dettagliato a sindaci per supportarli nelle loro decisioni.
ENRICO FORTE CONTRO LA SCELTA DELL’EX GOODYEAR
Enrico Forte, consigliere e presidente della commissione Lavori pubblici della Regione Lazio si è schierato apertamente contro la scelta dell’ex Goodyear di Cisterna quale discarica.
“Il sito ex Goodyear non può essere destinato ad attività di trattamento dei rifiuti per numerosi motivi e soprattutto questa ipotesi comporterebbe un danno incalcolabile e duraturo per le aree circostanti e le popolazioni che vi risiedono -ha affermato Forte– non ci si può far ingannare dall’estensione di 40 ettari di area per proteggersi da un’attività così insalubre, la zona è oggi densamente abitata e confina con coltivazioni agricole di pregio, vigneti, ortaggi e Kiwi vere eccellenze dell’Agro Pontino che hanno conquistato il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta), ed è un’area appetibile per le industrie locali che sono interessate ad ampliamento e per tale motivo sarebbe meglio reintegrarla al patrimonio comunale o del consorzio ASI per essere destinata all’assegnazione di piccole e medie attività produttive”. Dunque una presa di posizione di grande rilievo che avvicina un esponente dem della Regione al sindaco Mantini. Il sito ex Goodyear dunque sembra perdere quota, nonostante proprio l’ente Provincia appariva indirizzato a scegliere quest’area per la discarica.