Un autogol impressionante quello dell’ex premier Giuseppe Conte. Di fatto la sua linea sulla questione del termovalorizzatore di Roma viene sconfessata sui social. “Termovalorizzatore vuole dire fumi inquinanti, vuol dire scorie leggere e pesanti”.
Giuseppe Conte, contrario all’impianto ha attaccato il Pd attraverso un video postato su Twitter. Da parte sua è stato confermato il “no” al termovalorizzatore, in linea con il resto del gruppo cinque stelle, dai parlamentari che non hanno votato il decreto Aiuti per fornire al sindaco i poteri straordinari necessari alla realizzazione dell’impianto, all’assessora regionale Roberta Lombardi, all’ex sindaca Virginia Raggi.
“Sarebbe bastato aggiungere al decreto la frase ‘impianti di nuova tecnologia ecosostenibili’ come avevamo suggerito -ha dichiarato Conte– chi accetta questi impianti è ambientalista solo con i giardini degli altri, ecologista della domenica, noi siamo realmente ecologisti”. Ma le reazioni degli utenti sono state furibonde.
“E cosa, cosa vi ha impedito di realizzare impianti moderni a Roma quando l’avete amministrata? Cosa?” scrive Francesco M. “Ma se con la Raggi avete mandato immondizia non differenziata a smaltire dappertutto” scrive Luca B. “Dal giardino di Roma si esportano rifiuti a Latina, Frosinone, Viterbo. Abruzzo, Lombardia, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Veneto, Toscana. Austria” ricorda Giacomo. E ancora Francesco G.: “Talmente ecologisti che i rifiuti di Roma per 5 anni li avete mandati in giro per gli inceneritori di tutta Italia e la differenziata nella Capitale è al 45%, contro il 70% promesso”.
Qualcuno ricorda l’esempio Copenaghen: “Egregio signor no, invece di imbonire si aggiorni. Termovalorizzatore a Copenhagen città, con pista da sci su prato, costruito già da qualche anno, non ci crederà produce anche energia!”. Questo il tenore della maggioranza dei commenti raccolti dall’ex premier.
Attacchi sono stati scagliati all’indirizzo di Virginia Raggi, rea di non aver fatto impianti “moderni ed ecosostenibili” quando poteva, durante i cinque anni di consiliatura. In tanti poi sostengono nel merito la scelta del termovalorizzatore come soluzione utile anche a fornire energia alle zone limitrofe. E altrettanti fanno notare che negli ultimi cinque anni Roma ha pur sempre mandato i suoi rifiuti a smaltire altrove, nei “giardini degli altri”, non dimostrando certo l’animo ecologista dei suoi amministratori. Insomma davvero l’ex premier poteva tranquillamente risparmiarsi questa sua uscita social, alquanto deleteria per lui e per il M5S.