Incarichi per Rainone e consulenze legali per Moscardelli: esplode un nuovo caso politico, che stavolta finisce sul tavolo del presidente Zingaretti. Sulla Concorsopoli dell’Asl di Latina il capogruppo della Lega alla Pisana, Orlando Tripodi, ha infatti presentato in merito un’interrogazione in Consiglio regionale. Tripodi chiede a Zingaretti “chiarimenti sulla nomina del dottor Claudio Rainone, già dirigente amministrativo di Ares 118, a Direttore della U.O.C. Affari Generali e Controllo Interno dell’azienda sanitaria locale” e più recentemente coinvolto nell’inchiesta su ‘Concorsopoli’.

Nel mirino di Tripodi non c’è solo Rainone, ma anche l’ex segretario dem Claudio Moscardelli. Secondo il capogruppo della Lega la giunta regionale “dovrebbe negare ai percettori del vitalizio regionale incarichi legali e non nelle aziende regionali come nel caso dell’avvocato Claudio Moscardelli in Ares 118, di cui è auspicabile sapere sia il numero degli incarichi conferiti sia il compenso delle relative deliberazioni con l’esito delle cause, ma anche le procedure eseguite da Ares 118 per le attribuzioni degli incarichi legali”. Nell’interrogazione Tripodi ha elencato una serie di consulenze legali con Ares 118 percepite dall’avvocato Claudio Moscardelli, dal 2018 al 2020 per circa 36.700 euro.
LA VICENDA GIUDIZIARIA
È stato rinviato al prossimo 16 giugno il processo per la concorsopoli della Asl di Latina. La Procura di Latina nei giorni scorsi ha ascoltato il testimone “eccellente” Alessio D’Amato. L’assessore alla Sanità del Lazio è stato ascoltato nell’udienza del processo che vede tra gli imputati l’ex senatore del Partito Democratico Claudio Moscardelli. Con lui Claudio Rainone, all’epoca Presidente della Commissione d’esame ed ex Direttore amministrativo facente funzione dell’Asl di Latina. Il terzo imputato è il funzionario dell’Asl Mario Graziano Esposito che deve rispondere di falsità ideologica in atti pubblici e rivelazione di segreti d’ufficio assieme a Rainone. Moscardelli, invece, è accusato di rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione.
Nell’ambito dell’audizione di D’Amato, negando di conoscere Rainone, l’assessore regionale ha aggiunto che gli venne chiesto da Moscardelli di “valorizzare quel dirigente” e che a tal fine vi fu anche un incontro con l’ex senatore e con i consiglieri regionali Enrico Forte e Salvatore La Penna. “Io ho sempre detto che quella del direttore amministrativo è una scelta di esclusiva competenza dei direttori generali”, ha spiegato D’Amato agli inquirenti.