Più poteri al capo segreteria. Damiano Coletta aggiunge un’altra delega importante a Maria Paola Briganti, che sul finire dello scorso anno aveva ricevuto l’incarico di capo segreteria del sindaco.
Coletta, in evidente difficoltà, ha assegnato alla Briganti la funzione ulteriore di supporto al sindaco in ordine al monitoraggio sullo stato di attuazione degli obiettivi di mandato. Un incarico che va letto alla luce delle enormi difficoltà registrate in questo avvio alquanto stentato della consiliatura. La maggioranza ibrida e risicata non ha certo facilitato il compito, ma l’immobilismo dell’attuale amministrazione è sotto gli occhi di tutti. La scelta di rafforzare il ruolo della Briganti era d’altronde nelle attese, dal momento che la stessa ricopriva l’incarico di vicesindaco nella passata giunta. Tra le funzioni recentemente attribuite al capo segreteria vi sono Sicurezza, Protezione Civile, Partecipazione, e Rapporti con l’Avvocatura nelle questioni di particolare complessità.
La nomina di Maria Paola Briganti a capo segreteria è stata peraltro contestata dall’opposizione.
PROMOSSA DAL SINDACO MA BOCCIATA DAL CENTRODESTRA
La prima ad intervenire era stata Matilde Celentano, di FdI. “L’ex vice sindaca, bocciata clamorosamente alle amministrative di ottobre dal suo stesso elettorato, torna in piazza del Popolo con l’incarico di capo della segreteria del sindaco con un compenso di 3.450 euro al mese -affermò il capogruppo di FdI- A memoria non ricordo un precedente. Si dirà che, ai sensi dell’articolo 90 del Tuel, la scelta è prerogativa del sindaco e che il compenso è conforme.
Ma ancora una volta Latina Bene Comune, sempre pronta a dare lezioni di morale a tutti, non mostra alcun imbarazzo di fronte all’inopportunità di tale incarico. Il sindaco non riesce a completare la giunta perché troppo assorbito dalle trame interne e da trattative machiavelliche. E con il suo esecutivo, certamente più politico che tecnico come aveva invece promesso, che fa? Invece di pensare ad amministrare la città e a risolvere problemi che affliggono i cittadini, si concentra su come rimettere in pista coloro che sono stati bocciati alle elezioni”.
Dello stesso avviso fu anche Latina nel Cuore, per voce del capogruppo Dino Iavarone. “Con la nomina della Briganti, assistiamo all’ennesima forzatura del ‘sindaco senza maggioranza’, che continua a fare finta di nulla, come se avesse vinto veramente e come dice lui fosse ‘un suo diritto’ individuare tutti i componenti della nascente amministrazione comunale senza tener conto che oltre il 65% dei cittadini non lo ha votato -evidenziava Iavarone– Speriamo che Coletta voglia almeno spiegarci perché chi è stato bocciato dagli elettori debba occuparsi ancora dell’interesse della collettività”.
Pur bocciata dagli elettori la Briganti ora si ritaglia un ruolo sempre maggiore all’interno dell’amministrazione. Per Coletta ormai è un tassello imprescindibile della sua squadra.