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Comitati & Consorzi: per il futuro si lavora alla via del dialogo

Tarcisio Di Pontecorvo
Oggi ad Arce tornano a riunirsi i comitati che chiedono l’uscita dal perimetro di contribuenza: ci sarà anche Sonia Ricci, presidente Anbi Lazio e a capo dei consorzi che in Ciociaria dovranno unificarsi. Il Piano di Classifica è nel programma delle varie azioni che il nuovo Commissario intende concludere. Il problema della bolletta energetica si sta affrontando anche grazie alla vicinanza della Regione Lazio
Novembre 15, 2023
Sonia Ricci

Alla riunione promossa per il pomeriggio odierno dal Comitato Civico Arcese, Sonia Ricci, Commissaria dei Consorzi di Bonifica della provincia di Frosinone, sarà presente. Con la propria  presenza testimonierà l’affermato “cambio di passo” che anche, come Anbi Lazio, visto che ne è presidente, si è inteso dare «innanzitutto come volontà di ascolto ed attenzione, oltre che per mera educazione e rispetto, alle varie problematiche che si evidenziano nel settore della bonifica attuata dai Consorzi in Ciociaria».

D’altronde, qualche mesa fa, ad una riunione in Regione Lazio, convocata proprio su richiesta degli stessi responsabili del Comitato, Sonia Ricci è stata presente per rispondere ai quesiti posti e per aggiornare sul lavoro che si sta  facendo. «Un lavoro importante. Oggi come oggi, per i Consorzi di Bonifica, e non solo quelli della Ciociaria», affermano dagli ambienti del “Valle del Liri”:  la parola d’ordine è “lavorare in sinergia e per il dialogo”.
La commissaria Ricci si propone di avere a disposizione  progetti pronti, esecutivi per essere precisi,  ed una situazione sempre il più possibile sotto controllo nei vari settori.
Tra i vari argomenti sollecitati, e non solo di recente, quello dell’uscita dal perimetro di contribuzione di aree, che non avrebbero ricevuto benefici dalle opere realizzate dal Consorzio di Bonifica Valle del Liri. Tradotto: non pagare la richiesta di contributo richiesta. Proprio nell’incontro odierno di Arce sarà sicuramente questo uno dei punti sui quali il Comitato chiederà di nuovo azioni.
Ma per far questo,  è necessario modificare il Piano di Classifica. Lo strumento che regola tramite il Piano di Gestione dove e come intervenire. Poi si sommano i costi e si dividono per comprensorio. Il Consorzio non deve fare utili. Ha necessità di pareggiare i conti.

Tornando al Piano di Classifica va detto che è un adempimento che è nel programma delle varie azioni che il nuovo Commissario intende concludere.
Intanto la possibilità di vedere lavori svolti e da fare può dare già una prima risposta alle legittime richieste del Comitato, sottolineano dagli ambienti consortili. Tra i macro temi che attanagliano le attività consortili sempre nel Valle del Liri quelli legati al consumo energetico. Anche per questo tema, si sta lavorando per trovare forniture migliori in termini di tariffe  confrontandosi con il Consorzio energivoro che opera con tutti i Consorzi di Bonifica nel Paese associati. Obiettivo, anche con il supporto di una Regione che sembra attenta grazie all’impegno non solo dell’assessore Righini, ma anche grazie agli impulsi che i Consiglieri regionali, ed in particolare Maura e Savo, assicurano, è il risanamento dei conti per arrivare alla fusione delle tre strutture.

Nel frattempo le richieste dei contributi (chiamasi ruoli) ai Consorziati sono rimasti identici con il supporto delle organizzazioni agricole che mirano ad efficientare migliorando in termini di attenzione e risposte. «La petizione dei cittadini arcesi (654 firme) merita rispetto. Indubbiamente. In proporzione anche questo lavoro dei Consorzi non è banale», sottolinea qualche osservatore regionale.
Che qualcosa in passato possa essere stato etichettato giustamente come poco corretto è anche vero. Ma in queste strutture lo spirito e soprattutto l’azione si vuole cambiare. «Quel famoso passo va fatto. Insieme» – incitano i vertici consortili -. La fusione  in Ciociaria, dopo quella  avvenuta già a Roma, tra le strutture di Tarquinia,  Pratica di Mare e quella della Capitale, Latina,  tra le strutture del capoluogo pontino e quella di Fondi e tra Rieti e Viterbo con le strutture della stessa cittadina reatina e quella di Acquapendente, va concretizzata. Nel rispetto delle norme.

Consorziati, cittadini ed imprese  devono dialogare in modo costruttivo per dare le risposte attese.
Non solo ad Arce, ma pure nella Valle di Comino ad esempio  come in tutti i comuni del territorio dove il Consorzio e non solo quello della Valle del Liri ma anche quelli del Sud Anagni e Conca di Sora è presente. Il clima meteorologico è cambiato. Purtroppo in peggio. Quello tra i Consorzi di Bonifica ciociari ed i referenti dei Comitati può e deve cambiare in meglio. «Facendo forza e squadra anche la politica ha dimostrato attenzioni che in passato non erano arrivate. Senza strumentalizzazioni», evidenziano ancora alcuni osservatori. I lavori andranno incrementati e valutati anche quelli che si fanno a monte e a valle dalle zone dove si concretizza l’azione del Comitato.

La partita al di là di qualche scaramuccia politica o di appartenenza sul presente e sul futuro deve giocarsi con il dialogo. Sul confronto quando sarà il momento di sedersi con i Sindaci per il nuovo Piano di Classifica. Quella sarà una fase cruciale, determinante ed importante. Dal luglio scorso, dal giorno 10, quando ci fu la riunione alla Pisana,  dal Consorzio senza proclami ed annunci si sta lavorando. A fari spenti ma con determinazione.
Obiettivo dichiarato: la riduzione dei consumi ed a una diversa ripartizione dei costi tra gli utenti; ottenere finanziamenti ministeriali e soprattutto regionali. Per dignità di un territorio che merita di dare risposte migliori ma anche di non essere screditato, sempre e comunque.
Un territorio che registra anche nei Consorzi di Bonifica, comunque, anche del personale importante non solo numerico ma anche come competenze, professionalità, abnegazione ed impegno e garantisce, seppur migliorabili, risposte per garantire irrigazione e salvaguardia idrogeologica argomenti che vanno al di là delle polemiche e delle appartenenze e di ogni strumentalizzazione messi al primo punto. «Insieme», si sottolinea appunto negli ambienti che lavorano all’unificazione.

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