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Ciociari in serie A, è Angelo Palombo il recordman di presenze

Roberto Mercaldo
Anche Giannichedda, Quagliozzi e Di Carlo hanno disputato molti campionati in massima serie, ma il record dei gol segnati è di Beppe Incocciati
Maggio 23, 2023
Angelo Palombo

Con la promozione del Frosinone in A, la terza della storia, i riflettori del grande calcio torneranno a essere puntati sulla Ciociaria.
Prima dell’avvento di Maurizio Stirpe l’idea di una squadra ciociara in massima serie era rivoluzionaria, se non utopistica. Qualcuno però aveva già assaporato il gusto del massimo campionato, militando in squadre di serie A non ciociare.
Percorriamo rapidamente le vicende agonistiche di questi “pionieri”, che hanno avuto il merito di associare il nostro territorio al campionato più bello del mondo.
L’antesignano è Claudio Di Pucchio, che gli appassionati ricordano anche per la brillante carriera di allenatore. Prima di vincere campionati di C2 con il Sora, sua città natale, il “maestro”, come veniva chiamato per la sua saggezza e per le sue grandi doti di stratega, è stato anche un eccellente calciatore.
In verità la sua carriera si svolse in massima parte tra campionati di B e C, con un’autorevolissima eccezione. Il primo giugno del 1967, in occasione dell’ultima giornata del massimo campionato, Claudio Di Pucchio esordì in serie A con la maglia della Lazio, impegnata al Comunale sul campo della Juventus.

La gara si concluse sul 2/1 per i bianconeri, ma il gol laziale, che arrivò dal dischetto, fu firmato proprio da Di Pucchio. Il 3 febbraio del 1974 esordì invece nel massimo campionato Roberto Quagliozzi, pontecorvese, centrocampista bravo in entrambe le fasi.
La gara era Napoli-Cagliari e si chiuse sull’1-0 per i partenopei. In quella stagione Quagliozzi collezionò 15 presenze con la maglia dei sardi, per poi arrivare a 26 nella stagione successiva, quando però il Cagliari retrocesse in B. Quagliozzi tornò in A con quella che ormai era una sua seconda pelle, tanto che a fine carriera saranno 297 le presenze con la maglia rossoblu. Ancora oggi Roberto è l’ottavo giocatore per presenze in maglia cagliaritana. In A giocò 154 gare, mettendo a segno 10 reti.

INCOCCIATI È IL BOMBER DELLA CIOCIARIA

E arriviamo al giocatore ciociaro che ha segnato più gol in serie A: si tratta del fiuggino Beppe Incocciati, che la prima gara in
massima serie la giocò l’11 ottobre dell’81. Il 18enne ciociaro vestì quel giorno la maglia del Milan, nella partita che i rossoneri giocarono sul campo del Bologna (0:0 il finale).
Fu l’inizio di una carriera entusiasmante, spesa tra i campi di A e B, indossando tra le altre anche maglie blasonate come quelle del Milan e del Napoli. La sua esperienza a Napoli lo portò prima a conoscere e poi a diventare grande amico di Diego Armando Maradona, che più volte si recò a Fiuggi in visita a Beppe, il bomber ciociaro. Allenatore, opinionista e politico, Beppe Incocciati è uomo di grande spessore umano. In questa sede ne evidenziamo un talento calcistico non comune che gli valse 139 presenze e 23 gol in A, alle quali si aggiungono 196 presenze e 47 gol in B.

Anche Cassino ha avuto un suo illustre rappresentante. Si tratta di Mimmo Di Carlo, che appesi gli scarpini al chiodo, ha intrapreso una carriera di allenatore che lo ha riportato in serie A.
Centrocampista con spiccate doti in interdizione, guadagnò gli onori della massima serie con la maglia del Vicenza, che vesti 268 volte. Con i lanieri Mimmo Di Carlo giocò 114 gare di A, alle quali vanno aggiunte 4 in maglia Lecce. Di Carlo concluse la carriera da calciatore con 118 presenze e 4 reti in A.
Come premesso, però, la massima serie tornò ad essere casa sua nelle vesti di allenatore, con Chievo Sampdoria Livorno e Cesena che si sono avvalsi della sua abilità di stratega in campionati che avevano quale obiettivo prioritario la permanenza nella categoria.

GIANNICHEDDA E PALOMBO, GLI STAKANOVISTI

Una carriera lunga e condita da tanti successi è stata quella di Giuliano Giannichedda, ora allenatore della rappresentativa Nazionale Dilettanti.
Da calciatore Giuliano, nato a Pontecorvo nel 1974, si mise in luce fin da giovanissimo, tanto da guadagnarsi prima la platea della C con il Sora e poi la massima serie con l’Udinese (curiosamente la maglia bianconera sarà un punto quasi fermo della carriera di Giuliano).
In Friuli Giannichedda evidenziò doti non comuni di centrocampista interdittore, contribuendo in modo decisivo si successi del club, che conquistò addirittura un “rivoluzionario” terzo posto finale.
La costanza nell’esprimersi ad alti livelli gli valse la chiamata nella Nazionale maggiore, con la quale raggiunse 8 convocazioni e tre presenze, e anche il trasferimento all’ambiziosa Lazio, nella stagione 2001/2002.

Tornò poi a vestire il bianconero, ma quello prestigiosissimo della Juventus, nell’anno 2005/06, poi conclusosi con lo scudetto cancellato da “Calciopoli”.
Nella sua lunga carriera Giuliano Giannichedda ha disputato 281 gare in A, segnando anche tre gol. L’ultima casacca indossata in massima serie è stata quella del Livorno.
Il giocatore ciociaro con più presenze in serie A è Angelo Palombo, che è arrivato a sommare 370 gettoni, con 11 gol realizzati e persino una doppietta.
Anche Palombo è stato un centrocampista con caratteristiche spiccate nel gioco di rottura, ma il suo grande acume tattico e il suo senso della posizione hanno indotto alcuni tecnici, nella parte finale della carriera, a schierarlo come difensore centrale.

Scoperto da Rosettano Navarra, dopo Ferentino e Fano, ha spiccato il volo verso il grande calcio con le giovanili della Fiorentina, ma la sua lunghissima storia d’amore l’ha vissuta con la Sampdoria, squadra della quale divenne capitano e giocatore simbolo.
Una breve parentesi nell’Inter, con 3 sole presenze, e poi il ritorno a Genova, con quella maglia amata e onorata in modo esemplare.
Palombo ha giocato anche 22 volte in maglia azzurra, 9 volte da titolare e 13 da subentrato e anche in questa classifica e saldamente il primo di ogni epoca tra i calciatori ciociari. Attualmente allena l’Under 17 della Sampdoria, ma ha già avuto esperienze in A come assistent-coach.

Un altro ciociaro ha calcato i campi della massima serie. Si tratta dell’alatrense Dario Rossi, difensore di grandi doti tecniche, elegante e corretto. Con la Roma scese in campo 9 volte e conquistò la Coppa Italia del 91, che fu anche la stagione del suo esordio in A.
La prima partita di Dario in A risale infatti al 3 marzo del 91, un Lecce-Roma 1-1.
Dopo una carriera spesa sui campi della B e della C, e praticamente chiusa con la maglia del Frosinone, allora in serie C2, Dario Rossi è ora allenatore in seconda dell’Avellino, vice di Rastelli.

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