Pippo Ganna infinito. Il gigante di Verbania ha conquistato in Scozia il suo sesto titolo mondiale nell’inseguimento individuale. Su otto partecipazioni, il piemontese volante ha centrato sei ori, un argento e un bronzo. Mai fuori dal podio, Filippo, e di regola sullo scalino più alto. In questo mondiale 2023 Ganna partiva largamente favorito, ma forse (e il forse è pleonastico) è stata proprio questa la vittoria più sofferta della sua vita.
Dopo aver raggiunto senza troppi patemi la finale per la medaglia d’oro, Filippo “Top Ganna” ha infatti dovuto stroncare a suon di pedalate il tentativo di “golpe” operato da Bigham, l’inglese che un po’ tutti immaginavano quale vittima sacrificale dell’ultimo atto. E invece il ragazzo di Newcastle, inseguitore di grande valore e detentore fino all’ottobre del 2022 del record dell’ora (55,548), ha pensato bene di dar battaglia con una partenza al fulmicotone.
Se per il primo chilometro il copione è stato in buona sostanza quello che un po’ tutti attendevano, il passaggio a metà gara ha cominciato a instillare dubbi in tutti i presenti al velodromo, perché il ragazzone inglese, compagno di squadra di Filippo nella Ineos, non voleva saperne di rallentare e il vantaggio sul fuoriclasse italiano aveva assunto dimensioni sensibili. “Ora parte la locomotiva di Verbania” era qualcosa di più di un semplice pensiero, era la coscienza collettiva, il mantra, il dogma.
UN FINALE INCREDIBILE
Invece, tra lo stupore generale, anche il terzo dei 4 km di gara, ha visto il 31enne inglese marciare a ritmo superiore rispetto a quello di Pippo, col risultato che i secondi di distacco sono diventati due.
A questo punto un po’ tutti hanno archiviato la grande sorpresa, ritenendo impossibile una rimonta di cotal fatta in una così piccola frazione di gara. Pippo Ganna però non si perso d’animo e ha iniziato il suo recupero, prima appena percettibile, poi più corposo, fino all’esplosione degli ultimi due giri di pista, in cui ha divorato il tartan, compiendo uno dei sorpassi più clamorosi e incredibili della storia di questa disciplina. A fine gara il divario tra i due contendenti è stato di soli 5 centesimi, una distanza nemmeno percettibile a occhio nudo. E Filippo si è preso il sesto titolo mondiale individuale, tra il tripudio degli italiani presenti a Glasgow.
A completare il trionfo azzurro è stato Jonathan Milan, che pochi minuti prima della finalissima si è preso la soddisfazione di battere nella sfida per il bronzo il portoghese Oliveira. Milan, già due volte argento mondiale in questa specialità, si è aggiudicato il confronto in modo netto, in testa fin dal primo giro e con vantaggio che è progressivamente aumentato fino a raggiungere oltre due secondi.
Peccato che Rachele Barbieri, nella gara ad eliminazione, si sia fermata a un passo dal podio: per lei un quarto posto nella gara vinta dalla belga Kopecky.