Fratelli di Italia si conferma di gran lunga il primo partito (stabile), il Pd rosicchia qualche decimale ai Cinque Stelle ma non ha spazi per far crescere la coalizione di centrosinistra. I risultati della Supermedia YouTrend/Agi sulle intenzioni di voti arriva dopo il trionfo del centrodestra al ballottaggio e conferma una tendenza in atto ormai da dieci mesi. Fratelli d’Italia è il traino assoluto del centrodestra con il 29%. La Lega perde lo 0,2% e si ferma al 9%, Forza Italia guadagna lo 0,1% ed è al 7,1%. Tutto il centrodestra è al 46,01% (+0,1%). Irraggiungibile. Il Pd è al 20,6% (+0,2%), i Cinque Stelle al 15,7 (-0,3%), Azione al 4,1% (-0,1%), Italia Viva al 3% (stabile). Sono partiti divisi. Il centrosinistra è al 25,8%, staccatissimo. La situazione politica italiana è questa da mesi, immutabile. Al centrodestra il governo del Paese e delle Regioni fa bene evidentemente: non scende nel gradimento e vince nei Comuni, anche al ballottaggio dove per anni il centrosinistra ha costruito i successi. Elly Schlein ha fatto risalire il Pd fino al 20-21%, togliendo punti ad ex alleati (Cinque Stelle) e altre forze di quell’area. Il Partito Democratico sconta l’attrazione per le primarie allargate a chi non è … del Pd. Tra gli iscritti aveva vinto (e bene) Stefano Bonaccini. Significa che la vocazione del partito è quella interpretata dal Governatore dell’Emilia Romagna. Il successo della Schlein è stato determinato da una galassia indistinta di sinistra. Finita (presto) la luna di miele si scopre che il Pd non ha una leadership in grado di mettere insieme una coalizione.
L’EGATO E FRATELLI D’ITALIA
La Regione Lazio annullerà la prossima settimana la delibera del novembre scorso con la quale la giunta di centrosinistra guidata da Daniele Leodori stabiliva le quote di partecipazione dei Comuni della Ciociaria all’Ente di gestione dell’ambito territoriale dei rifiuti. E’ stato commesso un errore di calcolo, ma la questione è che l’intera situazione è stata gestita malissimo. Fratelli d’Italia della provincia di Frosinone ha sollevato il problema subito perché le incongruenze erano tante. L’Egato di Frosinone è stato l’unico ad essere costituito (in fretta e furia) mentre quelli delle altre province no. Lo stesso Leodori decise di procrastinare tutto a dopo le elezioni regionali. L’anomalia è stata proprio… Frosinone. Tutto in fretta e furia, in piena campagna elettorale, con Mauro Buschini eletto presidente per consentire la candidatura alle regionali di Sara Battisti e Antonio Pompeo. Le cose non sono state fatte come dovevano e adesso i nodi vengono al pettine. Quella delibera sarà annullata e quindi crollerà l’elezione di Buschini e del consiglio direttivo. A dicembre era chiaro a tutti che avrebbe vinto il centrodestra di Francesco Rocca. Non si capisce perché Rocca dovrebbe accettare situazioni che lui non ha determinato. Fratelli d’Italia ha fatto bene a sollevare il tema. Mauro Buschini dovrebbe prendersela con il centrosinistra e con il Pd che non hanno saputo gestire la situazione.
IL PRAGMATISMO DI GIORGIA
Nella riunione con i vertici del suo partito il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha dato indicazioni precise sulla volontà di procedere con la formula del “premierato forte”, eletto direttamente dai cittadini. Senza però toccare l’autonomia e le prerogative del presidente della Repubblica. Rispetto per il ruolo di Sergio Mattarella, ma anche sano pragmatismo. Sul presidenzialismo la strada è in salita, mentre con il “premierato forte” si possono trovare sponde importanti in Azione, allargando il campo. Inoltre si tengono insieme due modelli diversi di leadership: quella istituzionale del Colle e quella operativa di Palazzo Chigi. E’ un primo passo di una riforma che mira a garantire stabilità all’Italia. Ancora una volta Giorgia Meloni dimostra concretezza e capacità rapida di sintesi.
LEODORI PUO’ SORPASSARE SCHLEIN AL CENTRO
Elly Schlein ha vinto le primarie del Pd con un modello di partito spostato a sinistra. Ha recuperato diversi punti percentuali ma ha seppellito ogni ipotesi di alleanza. Nel Lazio Daniele Leodori può essere eletto segretario sulla base di un modello inclusivo e meno radicale. Coinvolgendo positivamente le correnti e creando le condizioni per costruire delle alleanze, senza le quali il Pd è condannato alla sconfitta perenne. Francesco De Angelis sarà uno dei perni di questo progetto con la sua corrente Pensare Democratico. Daniele Leodori (che ha votato per la Schlein) potrebbe diventare un modello anche per la segretaria nazionale.