Manovre in corso tra i partiti che scrutano all’orizzonte l’avvio di una campagna elettorale lunga 12 mesi. I riflettori in terra pontina sono puntati soprattutto su Forza Italia, la cui collocazione potrebbe divenire determinante ai fini della vittoria di una o dell’altra coalizione.
Il timore che serpreggia fra gli (ex) alleati di centrodestra è che gli azzurri pontini potrebbero fare una scelta in chiave regionale, differente rispetto al passato.
IL SILENZIO DI FI E I SOSPETTI CRESCENTI DI LEGA E FDI
Sia dentro la Lega che in Fratelli d’Italia starebbe avanzando il sospetto di un prossimo ulteriore e pesante strappo con le truppe di Fazzone. C’è chi giura che dopo le amministrative di giugno potrebbe consumarsi la rottura definitiva.
D’altronde la vittoria di Coletta a Latina è stata propiziata da una scarsa mobilitazione degli elettori di Forza Italia nei giorni che hanno preceduto il ballottaggio. I vertici locali e gli esponenti politici principali di FI hanno sempre negato un ‘supporto’ nei confronti di Coletta. Almeno durante la fase elettorale. Ma le recenti dichiarazioni del consigliere comunale Mauro Anzalone (con l’ammissione di un accordo ai massimi livelli per sostenere Coletta), peraltro mai smentite, hanno alimentato nuovi dubbi nei gruppi della destra, quasi rassegnati a perdere l’alleato storico.
La maggioranza venutasi a creare dopo la vittoria ‘monca’ di Coletta, si sta lentamente trasformando nel campo ‘largo’ che Enrico Letta ed i dirigenti regionali del Pd stanno portando avanti da tempo.
Un’area vasta tale da comprendere Pd, M5S, i gruppi vicini al sindaco Coletta, ma anche FI e Fare Latina. Proprio nella conferenza stampa di ieri Coletta senza citarla ha elogiato il comportamento di Forza Italia elgiandone il senso di responsabilità dimostrato in questa fase amministrativa.
A Latina s’intravede sempre più una maggioranza Leodori.
Questa d’altronde è l’alleanza che il probabile candidato governatore del centrosinistra vorrebbe riproporre alle regionali, possibilmente allargandola all’area libdem guidata da Carlo Calenda.
TIERO LANCIA LA SFIDA PER IL PRIMATO PROVINCIALE
Il quadro che potrebbe delinearsi non spaventa certamente Fratelli d’Italia, consapevole del sicuro successo elettorale. L’obiettivo posto da FDI in provincia di Latina è diventare ufficialmente la prima forza politica in tutto il territorio pontino. Enrico Tiero, l’uomo di punta delle prossime regionali, tesse la tela nei Comuni impegnati al voto amministrativo di giugno. “FdI deve fare la parte del leone -ha dichiarato il vice portavoce regionale Enrico Tiero nel corso della recente riunione interna al partito- Noi abbiamo su tutti i territori una classe dirigente forte e importante che sono convinto saprà farsi valere come già avvenuto in altri comuni. Noi dobbiamo confermare la nostra leadership a livello provinciale con tutte le conseguenze che ci saranno poi alle prossime elezioni regionali e politiche. Abbiamo una squadra bella, che sta lavorando bene e che crescerà con l’organizzazione in dipartimenti”. Di fatto Tiero ha lanciato la sfida a Lega e Forza Italia, convinto di poter strappare più voti rispetto a due forze il cui consenso non è omogeneo. Il Carroccio appare meglio organizzato e vitale nel nord della provincia, mentre gli azzurri viaggiano in doppia cifra solo nel sud.
LA SCALATA DI ENRICA SCUOTE IL PD
E’ sempre più presente sul territorio pontino e sembra non nascondere le sue ambizioni. Enrica Onorati sta emergendo sempre di più come il volto nuovo di un partito apparso ai più quasi come un circolo ristretto per non dire elitario. L’assessore all’agricoltura si segnala per dinamismo e concretezza, e si sta costruendo giorno dopo giorno un’immagine di efficienza e competenza che è merce rara di questi tempi.
Una scalata vera e proprio che non sembra preoccupare Salvatore La Penna, il cui potere interno va sempre più consolidandosi. Tutta da decifrare la situazione di Enrico Forte, la cui ricandidatura in Consiglio non è scontata per il semplice fatto che il neo presidente della commissione regionale Trasporti e Lavori pubblici potrebbe ritrovarsi in corsa per un posto a Montecitorio. La speranza dem è legata alla possibilità di eleggere 2 consiglieri in caso di successo del centrosinistra. Una missione possibile anche e soprattutto per via del vantaggio importante accumulato dalla coalizione nella Capitale. Al Pd pontino però spetterà il compito di dare segnali di ripresa, approfittando magari della nuova filiera di governo venutasi a creare nel capoluogo e presso l’ente provinciale.