Un regolamento bizzarro mette di nuovo di fronte Italia e Cina ai mondiali di volley. In luogo dell’abituale formula d’incrocio, che avrebbe assegnato all’Italia la Polonia quale avversaria dei quarti di finale, per questo mondiale è stato previsto un sorteggio che stabilisse quale delle due quarte classificate dovesse confrontarsi con l’Italia, vincitrice della Pool E. E il sorteggio ha designato la Cina quale avversaria di Egonu e compagne. Anche il Brasile giocherà contro il Giappone, squadra che aveva sorprendentemente superato le verde-oro nel girone eliminatorio. A completare gli abbinamenti dei quarti USA-Turchia e Serbia-Polonia. Non inganni il 3/0 ottenuto tre giorni fa: le cinesi sono avversarie temibili, che hanno dimostrato tutta la loro pericolosità battendo 3/0 il Giappone nel sentitissimo derby asiatico e anche contro le azzurre hanno giocato un primo set di altissimo livello, prima di arrendersi alla superba prestazione delle ragazze di Mazzanti. Sarà importante, anzi cruciale, la ricezione, perché è questo il fondamentale che durante questo lungo torneo mondiale ha funzionato in modo un po’ intermittente. Bosetti e Sylla, ma anche il libero Di Gennaro, hanno avuto qualche momento di difficoltà, mentre nel caso di Pietrini c’è un’oggettiva carenza nel fondamentale, cui però fa da contraltare una grande capacità offensiva. Mazzanti dovrà esser bravo a trovare la formula giusta per l’impiego delle posto 4. Se Orro riceve palle col contagiri, l’attacco italiano diventa devastante, con i primi tempi di Danesi e Chirichella e le bordate di Paoletta Egonu, capace di metter palla nei tre metri e di colpire ad altezze proibitive per chiunque. L’Italia al massimo dei giri è fuori portata anche per una Cina in giornata positiva, ma il problema sarà quello di mantenere alta l’intensità e di attaccare sempre con decisione, perché sui pallonetti e su conclusioni interlocutorie la seconda linea cinese va a nozze. Anche a muro le azzurre possono fare la voce grossa, perché l’aiuto delle “bande” alle ragazze di posto tre è sempre consistente e la palleggiatrice Orro spesso dà un buon contributo specifico. Alle 17 il via di questa gara dei quarti. Serve l’Italia vera, per entrare nelle magnifiche quattro.