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Cassino, Salera fa le liste e approfitta delle troppe incertezze del centrodestra

Tarcisio Di Pontecorvo
Almeno cinque le liste in preparazione a sostegno del sindaco uscente: questa sera una riunione tra maggioranza consiliare e civici di sostegno. Pezzi di area moderata potrebbero convergere sul primo cittadino. I primaristi intanto polemizzano tra di loro sull’opportunità di trovare una sintesi coi partiti del centrodestra. Saltata ieri sera la riunione in FdI coi quattro aspiranti candidati rimasti dopo l’addio di Bòrrea e Di Mascio. La rosa dei 4 candidati superstiti va direttamente sui tavoli provinciale e regionale di FdI
Gennaio 9, 2024
Il sindaco Salera insieme ai rappresentanti della lista Pontone-Falese

I saleriani accelerano e preparano le liste, il centrodestra resta diviso tra i primaristi in corsa per le consultazioni del 28 gennaio (una sfida tra Sebastianelli, Borraccio, Langiano, Natale e Di Folco) e le secche di Fratelli d’Italia che, dopo l’uscita di Di Mascio e Bòrrea, doveva tenere ieri sera un confronto fra gli aspiranti candidati rimasti (Petrarcone, Bevilacqua, Marino e Abbatecola), ma non se ne è fatto niente.
Partiamo dal sindaco uscente che ormai accarezza il sogno di aggregare anche pezzi dell’area moderata, per far sì che i pronostici a lui già favorevoli possano trasformarsi in un vero e proprio “cappotto” a danno degli avversari.
In campo sicuramente ci sarà la lista del Pd che vedrà la presenza, allineata e coperta, della presidente del Consiglio comunale, Barbara Di Rollo. Confermata sicuramente anche la lista di Salera Sindaco, animata e promossa come al solito da Edilio Terranova, capogruppo uscente e Maria Concetta Tamburrini, assessore uscente.
In preparazione una civica – PartecipiAmo Cassino – molto agguerrita: promossa dall’assessore uscente Pierluigi Pontone, dall’attivista Jole Falese, dall’ex consigliere comunale Andrea Vizzaccaro e dai consiglieri comunali uscenti Fausto Salera e Daniele Longo.
Anche Demos sarà in campo col proprio simbolo considerata la presenza a Cassino del coordinatore provinciale Luigi Maccaro e l’elezione in Consiglio comunale 5 anni fa di Bruno Galasso ed Alessandra Umbaldo.
Una quinta lista di civici sarà promossa dalle assessore uscenti Monica Capitanio e Maria Rita Petrillo che faranno convergere su Salera realtà cittadine distanti dalla politica.
I boatos parlano anche dell’invito che il sindaco avrebbe fatto al consigliere comunale uscente Luca Fardelli affinché promuova una ulteriore e propria formazione civica di sostegno. Ma l’interessato resta alla finestra – anche per assenza di atti concreti di disponibilità della maggioranza nei suoi confronti – ed è attento a tutto quel che accade nell’area moderata. Insomma la scelta ancora non c’è stata.
Quanto ai pezzi di area moderata provenienti dal centrodestra si parla della consigliera comunale uscente Francesca Calvani e viene data importanza al colloquio intercorso a quattr’occhi – durante la conferenza stampa di fine anno – tra l’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro ed il primo cittadino.
In ogni caso, proprio questa sera, il sindaco Salera incontrerà la maggioranza consiliare e le forze politiche e civiche che lo appoggeranno alle elezioni per fare il punto sulle liste e definire le modalità di organizzazione della propaganda elettorale.
Dal centrosinistra al centrodestra. Le uscite di scena degli avvocati Bòrrea e Di Mascio – di cui abbiamo riferito su queste pagine – indiscutibilmente hanno indebolito Fratelli d’Italia ed il quadro d’insieme dello schieramento; mentre Mario Abbruzzese, regista occulto amato/odiato, puntando alle elezioni europee, non ha chiaramente interesse a mettersi contro troppi avversari. Il voto per Strasburgo, del resto, ha indiscutibilmente una valenza territoriale che travalica gli schieramenti.
Ieri sera doveva tenersi l’incontro tra i 4 aspiranti candidati a sindaco di Fratelli d’Italia ed il commissario Fabio Tagliaferri. Ma non si è tenuto e quindi si prevede che la “rosa” – così com’è – verrà adesso portata sui tavoli provinciale e regionale dei meloniani.
Va detto che sono all’opera le diplomazie per non far svolgere le primarie, evitare altre contrapposizioni e convergere su un nome che possa davvero mettere d’accordo tutti, o quasi. Ma al momento il nome non c’è. Anche se l’identikit ideale potrebbe essere quello di una donna capace di incarnare una alternativa vera e innovativa e, soprattutto, di scardinare le certezze saleriane nella rielezione.
Va dato conto anche di una polemica non marginale scoppiata negli ultimi giorni fra i “primaristi”.
L’ex consigliere comunale Gianrico Langiano e la consigliera comunale uscente Laura Borraccio hanno spiegato che, dal loro punto di vista e al di là del successo o meno il 28 gennaio, non si potrà in ogni caso prescindere da un rapporto coi pariti del centrodestra. Insomma nessuno dei due ha intenzione di chiudersi a riccio anche in caso di successo, confermando la disponibilità ad accomodarsi ad un tavolo di confronto per trovare la sintesi fra candidati anche a partire dal 29 gennaio.

“Il nostro avversario è Salera – hanno in sostanza affermato Borraccio e Langiano – e sarà, quindi, doveroso fare una riflessione coi partiti del centrodestra a 360 gradi».
Diversa la posizione dell’ex assessore Giuseppe Sebastianelli e del blogger Giorgio Di Folco. In particolare Sebastianelli – che per storia personale e consensi ottenuti in passato parte sicuramente in pole position tra i cinque delle primarie – ha invece detto chiaro e tondo che prende parte alla competizione con l’unica finalità di candidarsi a sindaco. Escludendo nettamente passi indietro una volta che il suo nome fosse prevalso nelle urne.
I cinque sfidanti intanto si preparano ad un primo dibattito pubblico. Il comitato dei garanti sta mettendo a punto gli aspetti organizzativi con la predisposizione delle schede, l’individuazione dei seggi e l’allestimento delle operazioni di spoglio.
Gli organizzatori si prefiggono di raggiungere la quota di almeno tremila cassinati partecipanti al voto. Viene considerata la soglia a cui puntare, visto che Salera cinque anni fa venne scelto alle analoghe consultazioni del centrosinistra, alle quali presero parte in 2700 circa.

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