I saleriani accelerano e preparano le liste, il centrodestra resta diviso tra i primaristi in corsa per le consultazioni del 28 gennaio (una sfida tra Sebastianelli, Borraccio, Langiano, Natale e Di Folco) e le secche di Fratelli d’Italia che, dopo l’uscita di Di Mascio e Bòrrea, doveva tenere ieri sera un confronto fra gli aspiranti candidati rimasti (Petrarcone, Bevilacqua, Marino e Abbatecola), ma non se ne è fatto niente.
Partiamo dal sindaco uscente che ormai accarezza il sogno di aggregare anche pezzi dell’area moderata, per far sì che i pronostici a lui già favorevoli possano trasformarsi in un vero e proprio “cappotto” a danno degli avversari.
In campo sicuramente ci sarà la lista del Pd che vedrà la presenza, allineata e coperta, della presidente del Consiglio comunale, Barbara Di Rollo. Confermata sicuramente anche la lista di Salera Sindaco, animata e promossa come al solito da Edilio Terranova, capogruppo uscente e Maria Concetta Tamburrini, assessore uscente.
In preparazione una civica – PartecipiAmo Cassino – molto agguerrita: promossa dall’assessore uscente Pierluigi Pontone, dall’attivista Jole Falese, dall’ex consigliere comunale Andrea Vizzaccaro e dai consiglieri comunali uscenti Fausto Salera e Daniele Longo.
Anche Demos sarà in campo col proprio simbolo considerata la presenza a Cassino del coordinatore provinciale Luigi Maccaro e l’elezione in Consiglio comunale 5 anni fa di Bruno Galasso ed Alessandra Umbaldo.
Una quinta lista di civici sarà promossa dalle assessore uscenti Monica Capitanio e Maria Rita Petrillo che faranno convergere su Salera realtà cittadine distanti dalla politica.
I boatos parlano anche dell’invito che il sindaco avrebbe fatto al consigliere comunale uscente Luca Fardelli affinché promuova una ulteriore e propria formazione civica di sostegno. Ma l’interessato resta alla finestra – anche per assenza di atti concreti di disponibilità della maggioranza nei suoi confronti – ed è attento a tutto quel che accade nell’area moderata. Insomma la scelta ancora non c’è stata.
Quanto ai pezzi di area moderata provenienti dal centrodestra si parla della consigliera comunale uscente Francesca Calvani e viene data importanza al colloquio intercorso a quattr’occhi – durante la conferenza stampa di fine anno – tra l’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro ed il primo cittadino.
In ogni caso, proprio questa sera, il sindaco Salera incontrerà la maggioranza consiliare e le forze politiche e civiche che lo appoggeranno alle elezioni per fare il punto sulle liste e definire le modalità di organizzazione della propaganda elettorale.
Dal centrosinistra al centrodestra. Le uscite di scena degli avvocati Bòrrea e Di Mascio – di cui abbiamo riferito su queste pagine – indiscutibilmente hanno indebolito Fratelli d’Italia ed il quadro d’insieme dello schieramento; mentre Mario Abbruzzese, regista occulto amato/odiato, puntando alle elezioni europee, non ha chiaramente interesse a mettersi contro troppi avversari. Il voto per Strasburgo, del resto, ha indiscutibilmente una valenza territoriale che travalica gli schieramenti.
Ieri sera doveva tenersi l’incontro tra i 4 aspiranti candidati a sindaco di Fratelli d’Italia ed il commissario Fabio Tagliaferri. Ma non si è tenuto e quindi si prevede che la “rosa” – così com’è – verrà adesso portata sui tavoli provinciale e regionale dei meloniani.
Va detto che sono all’opera le diplomazie per non far svolgere le primarie, evitare altre contrapposizioni e convergere su un nome che possa davvero mettere d’accordo tutti, o quasi. Ma al momento il nome non c’è. Anche se l’identikit ideale potrebbe essere quello di una donna capace di incarnare una alternativa vera e innovativa e, soprattutto, di scardinare le certezze saleriane nella rielezione.
Va dato conto anche di una polemica non marginale scoppiata negli ultimi giorni fra i “primaristi”.
L’ex consigliere comunale Gianrico Langiano e la consigliera comunale uscente Laura Borraccio hanno spiegato che, dal loro punto di vista e al di là del successo o meno il 28 gennaio, non si potrà in ogni caso prescindere da un rapporto coi pariti del centrodestra. Insomma nessuno dei due ha intenzione di chiudersi a riccio anche in caso di successo, confermando la disponibilità ad accomodarsi ad un tavolo di confronto per trovare la sintesi fra candidati anche a partire dal 29 gennaio.
“Il nostro avversario è Salera – hanno in sostanza affermato Borraccio e Langiano – e sarà, quindi, doveroso fare una riflessione coi partiti del centrodestra a 360 gradi».
Diversa la posizione dell’ex assessore Giuseppe Sebastianelli e del blogger Giorgio Di Folco. In particolare Sebastianelli – che per storia personale e consensi ottenuti in passato parte sicuramente in pole position tra i cinque delle primarie – ha invece detto chiaro e tondo che prende parte alla competizione con l’unica finalità di candidarsi a sindaco. Escludendo nettamente passi indietro una volta che il suo nome fosse prevalso nelle urne.
I cinque sfidanti intanto si preparano ad un primo dibattito pubblico. Il comitato dei garanti sta mettendo a punto gli aspetti organizzativi con la predisposizione delle schede, l’individuazione dei seggi e l’allestimento delle operazioni di spoglio.
Gli organizzatori si prefiggono di raggiungere la quota di almeno tremila cassinati partecipanti al voto. Viene considerata la soglia a cui puntare, visto che Salera cinque anni fa venne scelto alle analoghe consultazioni del centrosinistra, alle quali presero parte in 2700 circa.