Il regolamento dell’isola pedonale permanente e un’interrogazione sul lungo braccio di ferro da 11,3 milioni di euro tra Egato 5 e Comune di Cassino saranno tra gli argomenti che animeranno il Consiglio comunale che tornerà a riunirsi lunedì pomeriggio 29 gennaio. L’ordine del giorno prevede, dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, la discussione di due interrogazioni del consigliere di minoranza Renato De Sanctis. Una relativa, appunto, alle dichiarazioni del sindaco in aula in riferimento alla sentenza del Tar Lazio sul ricorso proposto dall’Egato 5 per annullamento della delibera dell’Organismo di Liquidazione del Comune di Cassino numero 291 del 9 marzo 2023; la seconda sull’attività di competenza dell’Organismo straordinario di liquidazione svolta da impiegati comunali nelle normali ore di servizio.
Si passerà, quindi, all’approvazione della relazione di ricognizione dei servizi pubblici locali per rilevanza economica, all’approvazione del regolamento dell’isola pedonale “Cassino centro sostenibile”. Ci sarà il voto per acquisire due terreni al patrimonio comunale per consentire i lavori di collegamento tra Parco della Pace, Parco Archeologico, parcheggi ed itinerari intermodali.
Chiuderà la seduta la discussione di una mozione presentata sempre dal consigliere De Sanctis avente ad oggetto l’adozione della Carta di Pisa, codice etico per gli amministratori locali.
Iniziamo dall’isola pedonale “Cassino Centro Sostenibile”. Il voto consiliare sancirà un’area regolamentata permanentemente come “Isola Pedonale Totale” e comprendente Corso della Repubblica; Piazza Diamare e Piazza Labriola. All’interno della c.d. “Isola Pedonale Totale” viene istituita un’area pedonale dalle ore 0.00 alle ore 24.00 di tutti i giorni, riservata al transito dei pedoni ed interdetta alla circolazione ed alla sosta di tutti i veicoli; è vietata la circolazione di monopattini elettrici, di hoverboard o skate elettrici e non, veicoli elettrici o a motore, nonché l’utilizzo di pattini o monopattini bici e biciclette a pedalata assistita e non, per i quali, tuttavia, è consentito spingerli a mano. E’ consentito l’uso delle bicicletta ai bambini, accompagnati dai genitori, con età inferiore ai 12 anni.
E’ consentito l’accesso a tutti i veicoli di soccorso, sorveglianza/pattugliamento. Le ambulanze, i veicoli delle forze armate, dei corpi di polizia, dei Vigili del Fuoco, degli istituti di vigilanza, dell’Azienda Sanitaria, possono transitare e sostare solo se in situazione di emergenza e/o per servizi di pattugliamento e sorveglianza attinenti alla pubblica sicurezza.
Il regolamento prevede casi particolari in cui l’accesso all’area viene consentito ai veicoli interessati agli specifici eventi. In occasione di matrimoni, cerimonie funebri e religiose in genere, è consentito l’accesso all’interno di Piazza Diamare e in casi particolari, previa autorizzazione solo ai mezzi necessari e per la durata della cerimonia/celebrazione religiosa. In caso di particolari operazioni di carico e scarico (comprese quelle dei mezzi diretti al Teatro Manzoni, Caritas parrocchiale), che necessitano di lunghi periodi e che possono essere effettuate solo in determinate fasce orarie, sarà consentito l’accesso dopo ordinanza del comando Polizia Municipale. Disciplinato il carico e lo scarico delle merci ai negozi presenti lungo l’area vietata al traffico.
All’interno dell’Isola Pedonale Totale è consentito l’accesso e la sosta ai mezzi speciali necessari a facilitare l’autonomia e la mobilità dei soggetti con difficoltà motorie, ad esclusione delle autovetture a motore ed elettriche, le quali potranno essere parcheggiate in apposita area adiacente. Previsto un elenco degli arredi utilizzabili per le occupazioni di suolo pubblico e di aree private di interesse pubblico.
Ma tra gli argomenti più interessanti c’è sicuramente il preteso credito di Egato 5 per 11 milioni e 370mila euro nei confronti dell’organismo di liquidazione (Osl) del Comune di Cassino. Il 20 giugno dello scorso anno l’Osl ha annunciato che l’Egato 5 aveva proposto ricorso al Tar Lazio impugnando, con richiesta di misura cautelare, la delibera dell’organismo di liquidazione del 9 marzo 2023 di parziale non ammissione alla massa passiva della pretesa liquidazione debitoria della società ricorrente. L’Egato 5, insomma, intende essere inserito nella liquidazione e non molla sulla richiesta degli 11milioni e 370mila euro. Dopo questa ulteriore mossa dell’ente frusinate, l’Osl ha inserito in liquidazione solo 1 milione e 872mila euro, rigettando la domanda per differenza. Quindi l’Ato 5 ha presentato ricorso al Tar ed il Comune di Cassino ha resistito. Da questo braccio di ferro nasce l’interrogazione di Renato De Sanctis che chiede al sindaco Salera «aspetti e comportamenti contraddittori rispetto a ciò che era stato il proprio voto nell’assemblea dell’Ato 5 del 14 dicembre 2021, allorché, appunto, votava favorevolmente all’approvazione del rendiconto della gestione di tale ente, quando nelle scritture contabili compariva un credito per l’Ato 5 di 11,370 milioni ed un debito di identico importo 11,370 milioni per il comune di Cassino». De Sanctis chiede di conoscere le vere motivazioni per cui l’avvocato difensore del Comune «aveva avuto l’incarico ed il patrocinio dell’ente sin dall’inizio “per la valutazione dell’intera controversia ed eventuale giudizio che si dovesse instaurare ivi compresa qualsiasi attività connessa e conseguente ad essa” fosse stato sostituito da altro avvocato».
Peraltro sull’argomento ha relazionato in Consiglio comunale l’assessore Capitanio e, subito dopo il sindaco dichiarava: «No, solo per informazione del Consiglio comunale. Il Tar ha accolto le tesi del Comune di Cassino in questo giudizio, ho avuto poco fa la sentenza». In effetti il Tar, senza entrare nel merito delle tesi del Comune di Cassino, ha dichiarato inammissibile il ricorso Egato e disposto la compensazione tra le parti delle spese di giudizio.
Adesso De Sanctis chiede: «appurato che il ricorso è stato dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione dal giudice amministrativo, che non sono state quindi accolte le tesi del Comune di Cassino e che le dichiarazioni del sindaco non corrispondono a quella che è la verità fattuale, interrogo il sindaco stesso affinché chiarisca “le finalità di questa sua ripetuta attività di disinformazione, già perpetrata in altre sedi con comportamenti poco consoni a quelle che sono le funzioni istituzionali della stessa sua carica. Non è certamente un tale comportamento che possa far stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione, anzi sicuramente acuisce contrapposizione e rende più ruvido il dibattito consiliare».
Consiglio comunale a parte, nei giorni scorsi, intanto, si è riunita la commissione elettorale consiliare, presenti il vice sindaco Francesco Carlino e i consiglieri, Gabriella Vacca, Bruno Galasso e Massimiliano Mignanelli, e con voto unanime è stata elevata la quota dei disoccupati e inoccupati per la scelta degli scrutatori salita dal 50 al 70 per cento.
Il capogruppo Edilio Terranova ha spiegato: «Dopo aver dato, la prima volta nelle elezioni regionali del 2023, la possibilità a chi è disoccupato o inoccupato di poter fare lo scrutatore al 50% dei posti disponibili, la nostra amministrazione ha voluto continuare lungo la strada intrapresa. Insieme al sindaco Enzo Salera abbiamo richiesto ai componenti la commissione elettorale di incrementare la quota della percentuale dal cinquanta al settanta per cento. A commissione ultimata sono contento che la stessa, all’unanimità, abbia dato seguito alla nostra richiesta. Ringrazio per la sensibilità avuta nel dare ancora oggi e con una quota maggiore una piccola opportunità ai nostri concittadini disoccupati o inoccupati. Grazie anche al dott. Marcello Canessa, sempre preciso e puntuale nell’applicazione delle normative vigenti, nell’occasione pronto alla variazione che si è andata a concretizzare per le opportune modifiche tecniche».