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Cassino: il bilancio rischia di annegare in un mare di bollette dell’acqua prescritte. Dubbi su quindicimila euro del Comune destinati a una Pro-Loco fantasma

Tarcisio Di Pontecorvo
Lunedì torna in consiglio comunale la questione delle eccedenze idriche non dovute dal 2015 al primo semestre 2017. Oltre 500 impugnative e sentenze del giudice di pace favorevoli agli utenti spingono a De Sanctis di chiedere l’annullamento di tutte le cartelle. In discussione anche i fondi alla Pro Loco “che non esiste” ed il nuovo Documento unico di programmazione 2024-2026
Novembre 2, 2023
Il consigliere Renato De Sanctis

Tre milioni di entrate previste nel bilancio municipale traballano mentre 15mila euro vengono assegnati alla manifestazione di una Pro loco che, in realtà, non esisterebbe, almeno sui registri regionali deputati. Partiamo da canoni ed eccedenze idriche degli anni 2015-2016 e del primo semestre 2017 torneranno, infatti, al centro del Consiglio comunale nella seduta di lunedì 6 novembre grazie ad un’interrogazione del consigliere comunale di minoranza, il leader No Acea Renato De Sanctis.
La questione spinse il Comitato No Acea a presentare circa 500 istanze di annullamento delle bollette in autotutela e De Sanctis a discutere in Consiglio comunale due interrogazioni presentate al sindaco, proprio in merito ad un diritto reclamato dai cittadini (richiesta di prescrizione delle pretese avanzate dal Comune) ed al diniego (ritenuto da De Sanctis esclusivamente “politico”) dell’amministrazione in carica.
«Ancora una volta – ha affermato l’esponente della minoranza – il sindaco non si dimostra all’altezza del ruolo che occupa: si prende gioco dei cittadini e delle norme stesse. In un primo momento (non avendo risposto) alle tante autotutele, sollecitato da una mia interrogazione, in Consiglio disse che comunque avrebbe aspettato l’esito dei ricorsi che molti cittadini avevano presentato al Giudice di Pace, per poi prendere di conseguenza una direzione precisa nel far lavorare agli uffici comunali tutte le autotutele».
Interrogato di nuovo sull’argomento, in  un secondo Consiglio (forse già conoscendo gli esiti delle sentenze), il primo cittadino corresse il tiro affermando che gli eventuali giudicati nel merito, «valevano solo per l’attore che aveva promosso il ricorso».

«Oggi – tira le somme De Sanctis – possiamo affermare con certezza che il sindaco ha mentito sapendo di mentire. Esistono infatti sentenze in merito alle richieste di prescrizione, che sono precedenti alle sue stesse affermazioni, che confermano in modo chiaro che i cittadini che hanno reclamato la prescrizione con le autotutele, hanno pienamente ragione».
Una ragione che il Comune doveva confermare in fase di autotutela, così come il Giudice precisa, e che avrebbe fatto risparmiare al Comune €.243,00 (spese e compensi di danno erariale) per ogni ricorso discusso o ancora da discutere.
Ma perché il problema – come denuncia il consigliere di minoranza, sarebbe di ordine politico? «Se il sindaco avesse mai ammesso la prescrizione dei ruoli 2015-2016-2017 – spiega ora -, avrebbe denunciato la propria inefficienza e dovuto annullare una ulteriore entrata (visto che già per lo stesso motivo sono stati annullati ruoli riferiti a fognatura e depurazione di circa 3 milioni di euro) in bilancio di altri 3 milioni di euro. Allora anche risultando più inviso di quanto già non sia, ha preferito fare credere che il problema fosse normativo, credendo in tal modo, di evitare una ulteriore figura pessima».

Oggi il “problema normativo” sembra averlo sciolto la giustizia ordinaria, e nel consiglio comunale di lunedì si vedrà quale sarà la decisione della maggioranza consiliare: se perseverare nelle richieste non impugnate dai cittadini o se prendere atto che quelle pretese erano infondate, in virtù proprio delle sentenze emesse.
Sempre De Sanctis porterà in assise un’altra questione che riguarda il contributo ad una manifestazione organizzata dalla Pro Loco. Se non fosse che: «A Cassino al momento non esiste alcuna Pro Loco, l’ultima iscritta risultava quella cui presidente era il dott. Stefano Gallaccio – ricostruisce De Sanctis -. La stessa risulta Cancellata con determina della R.L. del 2/11/22, anche a seguito di nota inviata dal nostro solerte sindaco che quando c’ è da “aiutare” qualcuno lo trovi sempre pronto. A fine settembre 2023 all’ UNPLI risulta iscritta solo la Pro Loco città di Cassino, con presidenza Gallaccio. La sedicente Pro Loco APS non risulta iscritta neanche al Registro Unico Nazionale Terzo Settore,  dove le APS per usufruire dei benefici previsti dal Codice di cui al D.M. 106/2020 hanno l’ obbligatorietà della iscrizione».

Ecco la cronologia dei provvedimenti:

26 luglio 2023 delibera di Giunta n. 318 : il Comune approva il progetto “Cultiva Cassino” e partecipa al bando Arsial;
14 settembre 2023 determina regionale n. 574/Re: Approvazione graduatorie di cui al bando Arsial. Al Comune di Cassino sono assegnati 15.000,00 euro di Contributi;
21 settembre 2023: richiesta da parte della sedicente Pro Loco per coorganizzare con il Comune l’ evento  “Cultiva Cassino”;
2 ottobre 2023 determina 2126 il Comune assume l’impegno di spesa di €.15.000,00 euro in favore della sedicente Pro Loco.

«Conclusioni – argomenta sempre il consigliere No Acea -, si sono adoperati per la cancellazione della vecchia Pro Loco, si sono preoccupati di istituire una nuova APS (Non è Pro Loco), si sono preoccupati di farsi assegnare i contributi dalla Regione, si sono preoccupati di far fare la Domanda di coorganizzazione dalla nuova APS per l’ evento “Cultiva”, si sono naturalmente preoccupati di far impegnare i 15.000,00 euro a favore della stessa APS. Non hanno considerato che questa APS a norma di Regolamento non può fare progetti condivisi con il Comune, non può assolutamente incassare contributi dal Comune di Cassino».
L’ordine del giorno di lunedì prevede inoltre due interrogazioni del consigliere di minoranza Francesco Evangelista: una sull’abbattimento di alberi all’interno di Bosco Vandra e l’altra sul rinnovo delle cariche al centro anziani “Bembo”.

La maggioranza invece porterà all’approvazione del Consiglio comunale il Dup (Documento unico di programmazione) per il periodo 2024-2026. Nella seduta Consiliare del 22 marzo 2023 era stato approvato il DUP 2023/2025, quindi lunedì ci ritroveremo di fronte ad un documento aggiornato.
La priorità amministrativa resta “la riqualificazione del centro e di alcune zone periferiche, attraverso lo sblocco e la semplificazione dell’iter procedimentale secondo un Piano di Sviluppo di Rigenerazione Urbana. L’attuazione della Legge Regionale 7/2017 ed approvazione con Delibera di Consiglio Comunale degli strumenti urbanistici: Ambiti territoriali di riqualificazione e recupero edilizio, disposizioni per il cambio di destinazione d’uso degli edifici, interventi per il miglioramento
sismico e per l’efficientemente energetico degli edifici (artt. 3, 4 e 5 L.R. 7/2017). La pedonalizzazione del centro urbano al fine di favorire una mobilità alternativa e migliorare la qualità della vita dei cittadini e dei visitatori della città. Sviluppo della mobilità alternativa di tipo ciclo – pedonale attraverso la creazione di piste ciclabili o corsie ciclabili”.

Inoltre “risoluzione della questione Ambiente istituendo una consulta permanente e di una vera e propria task force che, coinvolgendo le associazioni ambientaliste e i comitati di quartiere, monitorare le criticità e solleciti la loro risoluzione”. Ma vedremo lunedì quali saranno le novità rispetto a queste linee di tendenza.

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