Il centrodestra di Cassino resta frastornato, sospeso tra i partiti finiti nelle secche della scelta del candidato sindaco ed i civici che corrono verso le primarie del 28 gennaio, mentre il centrosinistra si prepara all’evento del 27 gennaio con la presenza della segretaria nazionale dem Elly Schlein e organizza le liste a sostegno del sindaco Salera.
Restiamo al centrodestra. I quattro nomi rimasti nella rosa di Fratelli d’Italia Cassino (Petrarcone, Bevilacqua, Abbatecola e Marino) sono stati trasmessi dal commissario Fabio Tagliaferri al deputato e coordinatore regionale meloniano Paolo Trancassini. Quest’ultimo dovrebbe chiedere a breve la convocazione del tavolo regionale dei partiti del centrodestra, sede in cui si deciderà su quello che nel frattempo è diventato il “caso Cassino”. In quella occasione anche gli altri partiti dello schieramento presenteranno eventuali proprie candidature di aspiranti sindaci (Forza Italia ad esempio avrebbe un nome da proporre) ma, prima di tutto, si cercherà di far rientrare le divergenze di metodo emerse con l’area leghista di Mario Abbruzzese. Area che, ricordiamo, non ha firmato a Cassino il documento di unità tra i partiti dello schieramento in vista delle elezioni comunali, chiedendo prima di far chiarezza sul nome del candidato sindaco. Quanto ai primaristi, che non siederanno al tavolo regionale, si ritiene che un ponte con loro esista attraverso l’ex presidente del consiglio regionale e che possa essere utilizzato per giungere ad un sintesi prima che sia troppo tardi.
Ma nel centrodestra cassinate il clima è ormai tesissimo ed il fallimento della missione del commissario di FdI ha urtato non poche suscettibilità in città. E’ ormai prossima la scelta di referenti di altri partiti di chiedere la convocazione di un tavolo cittadino del centrodestra: mossa in arrivo nelle prossime ore. Con spiegazioni puntualmente argomentate: «Fratelli d’Italia – stigmatizza un esponente di primo piano – ha dimostrato incapacità rispetto all’esigenza di fare sintesi al proprio interno su un solo nome ed ha mostrato un atteggiamento quasi di disinteresse sull’opportunità di riunire un tavolo di centrodestra. Due cose francamente incomprensibili, considerato che a quel partito è stato dato credito quale primo della coalizione sulla base dei risultati ottenuti a livello nazionale o regionale. Ma nella città di Cassino deve ancora dimostrare di essere il più votato dello schieramento».
Peraltro ci sono esponenti che guardano alla convocazione del tavolo regionale di centrodestra come ad una vera e propria sconfitta per la politica cittadina: «Il rispetto per i territori dovrebbe consistere, prima di tutto, nella possibilità che tutti gli attori locali possano discutere e decidere. Ma qui non c’è stato davvero modo di farlo fino ad oggi».
Peraltro tra gli stessi candidati del “poker” finito sulla scrivania del coordinatore regionale di FdI c’è malumore per l’essere finiti nel tritacarne di una selezione dall’alto. Così sarebbe per l’imprenditore Silvestro Petrarcone, particolarmente contrariato. Mentre alla consigliera Bevilacqua sono state ribadire le ragioni dell’inopportunità politica di una sua candidatura che, però, il commissario comunale a tempo debito non ha preso in considerazione.
I primaristi intanto corrono ed hanno avuto nei giorni scorsi un primo confronto pubblico al Teatro Manzoni.
Giuseppe Sebastianelli, ex assessore in piena corsa per la vittoria finale, s’è appellato al sindaco Salera che «si prepara a redigere la relazione di fine mandato: fornisca più dati sociali ed economici possibili. Per poter mettere in atto politiche di sostegno e di aiuto alla città e alle sue famiglie – spiega – bisogna ampliare il dato conoscitivo ovvero sapere quanti sono i disoccupati e quali sono i disoccupati, il numero delle imprese, il numero dei professionisti, il numero degli studenti con l’obbligo scolastico, il numero delle famiglie che vengono aiutate dai servizi sociali per le esigenze economiche. L’invito che rivolgo all’attuale amministrazione è quello di ampliare i dati della relazione di fine mandato in modo da poter fornire una fotografia della città, il saldo contabile da dove una nuova amministrazione deve ripartire, mettendo in atto le misure atte a limitare le diseguaglianze e ad incrementare il benessere sociale con gli strumenti che l’ente ha a sua disposizione. Si tratta di dati utili per la comunità per esprimere un giudizio politico e amministrativo di un mandato elettorale».
La consigliera comunale uscente Laura Borraccio, altra candidata in lizza alle primarie, ha invece proposto un confronto col primo cittadino: «Auspico un dibattito serrato sui temi di stretta attualità e soprattutto sui criteri di spesa e di controllo utilizzati per le realizzazioni delle opere pubbliche grazie al PNRR e non da ultimo sui criteri attraverso cui sono state individuate le ubicazioni delle opere rispetto all’assetto del territorio cittadino, nel caso di specie (la realizzazione degli asilo nido). Qualora avessi gestito personalmente tale occasione irripetibile quale è quella della gestione dei fondi PNRR – ha polemizzato Borraccio – avrei ubicato gli asili nei quartieri periferici così da avvicinarli sempre più al centro città, conferendo ai quartieri un’ opera strategica, portatrice di un volano economico nuovo, riducendo con la presenza di una istituzione pubblica in periferia quel gap che da sempre contraddistingue tali realtà. Mentre, a differenza della giunta Salera, non avrei dato inizio ai lavori di ristrutturazione della scuola Conte senza assicurare un collocamento alternativo al complesso scolastico che avrebbe garantito una realizzazione in sicurezza e non una corsa ad appaltare l’opera in assenza delle cautele necessarie».
L’ex consigliere comunale Gianrico Langiano si è soffermato sulle problematiche del turismo e poi anche sulla questione dello smog che a Cassino ha raggiunto livelli di vera emergenza: «L’inquinamento atmosferico rappresenta una criticità su cui occorre intervenire, ormai, a livello intercomunale. Ma il problema delle polveri sottili continua ad essere sottovalutato dal sindaco Enzo Salera. Abbiamo visto che i livelli di pm10 anche lo scorso dicembre hanno permesso, si fa per dire, alla nostra Cassino, di risultare la città più inquinata del Centro Italia, oltre ad esserlo ormai quasi stabilmente della Regione Lazio».
Domenico Natale, commerciante noto ed attivista, è tornato a sottolineare i problemi del centro della città, tra isola pedonale e situazione critica del comparto commerciale. Ha sollecitato progetti ed eventi che, partendo dall’amministrazione, coinvolgano coralmente le forze politiche e sociali della città, al di là ed oltre qualsiasi appartenenza o colorazione politica. «Viviamo in un territorio eccezionale, immenso, sotto tanti punti di vista – ha sottolineato Natale -. E faremo di tutto per creare risorse culturali, commerciali e industriali con trasparenza e sicurezza, cose che oggi mancano in città. Vogliamo puntare su sostenibilità ambientale e risparmio energetico e di un servizio pubblico a disposizione del cittadino, cose che oggi mancano. Questa é la verità, rispondendo a una amministrazione grigia e spenta sotto questo aspetto».
Il blogger Giorgio Pistoia ha chiesto «un modello di città sicura», visto che quello attuale «deve essere rivisto in toto e necessita di una forte sinergia tra amministratori e forze dell’ordine. Cassino deve essere video sorvegliata sotto ogni aspetto. Il rilancio del commercio, infine, può essere volano di rinascita per una città che vive una crisi gravissima accentuata dalle scelte scellerate del sindaco uscente».