Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha fatto visita al carcere romano di Regina Coeli riscontrando una situazione allarmante per i detenuti e per le persone che lavorano all’interno della casa circondariale. Ad oggi infatti, su una capienza effettiva di 628 posti, nel carcere della Capitale sono reclusi 1009 detenuti, senza tralasciare il fatto che due sale operatorie sono chiuse e la mancanza di un medico psichiatra, che si fa sentire.
Le parole di Rocca su Facebook
Il governatore del Lazio ha evidenziato i dati allarmanti in cui versa la regione Lazio, la seconda in Italia per tasso di detenuti nelle case circondariali. La percentuale è del 127 per cento, il 12 per cento in più rispetto alla media nazionale di 115.
“È stato doveroso visitare il carcere di Regina Coeli – scrive il governatore della Regione Lazio Francesco Rocca -. I numeri di questa struttura sono eloquenti: su 628 posti effettivi, sono reclusi al momento oltre 1000 detenuti. Oltre il sovraffollamento, Regina Coeli vive criticità molto profonde anche dal punto di vista sanitario: ogni anno, infatti, si erogano 80mila prestazioni in condizioni che non esiterei a definire disperate.

Come Regione Lazio dovremo lavorare di più e meglio, anche di concerto con il ministero della Giustizia per incentivare misure alternative al carcere favorendo il reinserimento sociale e lavorativo. Il carcere è un luogo di profondo disagio e di sofferenza – conclude Rocca -, ma può essere anche una straordinaria occasione di rinascita”.
