Prima ufficiale dinanzi al pubblico amico per il rinnovato Frosinone di Fabio Grosso. In dote i tre punti di Modena, l’entusiasmo di un precampionato convincente e quel pizzico di spregiudicatezza che della gioventù è carattere precipuo. C’è un libro da scrivere e l’incipit fa sovente le fortune di un autore. Cosi Grosso, senza licenze poetiche e con un realismo degno di Flaubert, immagina che la seconda pagina racconti di una vittoria ai danni del Brescia, che al pari del Frosinone ha iniziato il torneo ottenendo i tre punti. Per tradurre in atto il proposito dovrà chiedere ai suoi una prestazione eccellente, perché le rondinelle bresciane hanno già dimostrato in Coppa Italia, ribadendolo nel match d’esordio in campionato, che le loro ali sono robuste e performanti. La filosofia del tecnico romano non muta in relazione al valore dell’avversario. La priorità è che il Frosinone faccia il suo, in termini di propositività, applicazione e buona volontà. In conferenza stampa l’autore del rigore più bello e salvifico della storia del calcio italiano lo ha evidenziato una volta di più. Le qualità, la corsa, la voglia dovranno essere gli alleati del Frosinone anche contro una squadra che getterà sul piatto della bilancia tanta tecnica e un gioco incisivo. Sulla possibilità di vedere in campo contemporaneamente Moro e Mulattieri, Grosso è stato piuttosto evasivo, limitandosi a sottolineare che sono entrambi da considerarsi titolari, a prescindere da chi partirà dal fischio iniziale a da chi subentrerà. Ne deriva che, molto probabilmente, ne vedremo uno solo, almeno inizialmente. La tecnica di Caso e il brio di Garritano a immediato ridosso della punta, poi i preziosi inserimenti dei centrocampisti incursori per far saltare il bunker bresciano e regalare la prima gioia casalinga al pubblico giallazzurro. Sugli innesti per il completamento della rosa, Fabio Grosso ha palesato certezze. Sa che la società lo accontenterà, procurandogli quelle pedine che ancora mancano per avere alternative concrete in ogni ruolo. Chi avrà la chance di una maglia da titolare, dovrà fornire il suo apporto per la causa e anche per guadagnare credito nelle gerarchie del tecnico, che a inizio stagione sono necessariamente ispirate alla flessibilità. Intanto ieri c’è stato un prologo davvero interessante per i colori giallazzurri, perché i ragazzi della Primavera, al loro esordio nel massimo campionato di categoria, hanno colto un eclatante successo sul campo del Milan. In vantaggio con Maestrelli a inizio match, il Frosinone sembrava andasse incontro a una sonora sconfitta perché la reazione dei rossoneri aveva prodotto ben 3 gol. Chiusa la prima frazione sotto di due gol, i ragazzi di Gorgone hanno giocato una seconda parte di gara ai limiti della perfezione: subito capaci dimezzare il distacco con Selvini, i giovani giallazzurri hanno agganciato il Milan a metà ripresa con Jirillo e poi hanno segnato il 4/3 con Cangianello a 2 minuti dal termine. Nel recupero il punteggio ha assunto le vistose sembianze da consegnare agli archivi. Milan-Frosinone 3-5 fa effetto, anche se non è la partita dei “grandi”.