Nicola Calandrini come principale interlocutore del commissario prefettizio. Il senatore e leader provinciale di Fratelli d’Italia, ha assunto di fatto il ruolo di playmaker della politica locale. Una conseguenza diretta del voto del 25 settembre che lo pone come punto di riferimento del partito di maggioranza relativa nel Paese e nel territorio pontino. “Ho messo a disposizione del Commissario Carmine Valente il mio ruolo istituzionale a sostegno di tutte le iniziative che dovessero servire per la comunità di Latina -ha affermato Calandrini– in particolare abbiamo affrontato il nodo dei fondi del Pnrr e dei relativi progetti, affinché possano essere attuate le necessarie procedure per cercare di non perdere neppure un euro delle somme messe a nostra disposizione e con l’auspicio di poter accedere a ulteriori risorse”.
Un incontro cordiale è avvenuto nel palazzo comunale fra Calandrini ed il Commissario del Comune di Latina, Carmine Valente.
“Si è trattato di un incontro istituzionale cordiale e approfondito, nel corso del quale sono state affrontate varie tematiche tra cui la questione della riapertura del teatro D’Annunzio -ha precisato Calandrini– e di come una struttura così importante per la vita culturale della città possa essere messa a disposizione dell’intera comunità in tempi veloci, dopo una chiusura durata sei anni.
Con il Commissario ci siamo riservati di programmare ulteriori incontri, al fine di poter sviluppare una proficua collaborazione istituzionale, in un’ottica di comune impegno che deve vedere tutti i livelli istituzionali partecipi verso l’obiettivo preminente di migliorare la qualità di vita dei cittadini e dell’intera comunità”.
LEADERSHIP E INGRESSO AL GOVERNO?
Il dato politico è netto. Nicola Calandrini oggi ha conquistato la golden share della coalizione a livello locale. Per la prima volta il coordinatore provinciale di FdI potrà assumere il ruolo di guida dell’alleanza, verso le prossime regionali e le amministrative di primavera. Con Giorgia Meloni premier, Calandrini potrebbe aspirare anche a qualcosa d’importante nel futuro governo. Anche il ruolo di sottosegretario di un ministero economico. Di certo se ne comincerà a parlare a breve, forse anche prima dell’inizio della legislatura previsto per il 13 ottobre.
Non altrettanto si può dire degli altri due senatori pontini. Claudio Durigon pur rieletto (nel collegio di (Viterbo-Rieti) è uscito fortemente ridimensionato dal voto. La Lega è crollata a Roma (sotto il 5%). Meglio sicuramente Claudio Fazzone, dal momento che FI ha limitato le perdite, fermando quella emorragia di voti che durava fino al 2019. Difficile però che il parlamentare di Fondi possa strappare un incarico di governo in una provincia dove FdI di fatto rappresenta i due terzi dell’intera coalizione.