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Borgo Montello, la bonifica congelata e la caccia del Comune ai fondi statali

Marco Battistini
Domani in commissione Ambiente del Comune di Latina verrà fatto il punto sull’obiettivo posto dall’amministrazione Coletta. Ci sono forti dubbi sull’avvio del percorso di bonifica.
Giugno 7, 2022
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Il palazzo comunale di Latina

Le discariche di Borgo Montello da inserire nel Programma nazionale di bonifica dei siti inquinati. Questa la richiesta del Comune di Latina volta a strappare fondi statali utili per il disinquinamento dell’area. Domani in commissione Ambiente del Comune di Latina verrà fatto il punto sull’obiettivo posto dall’amministrazione Coletta. Ci sono forti dubbi sull’avvio del percorso di bonifica. Ad oggi sarebbe stata avviata la messa in sicurezza da sostanze inquinanti. Mentre la bonifica delle discariche non sarebbe neppure iniziata e nonostante i due gestori abbiano dichiarato l’esaurimento delle volumetrie per l’abbancamento di immondizia già tra il 2015 e il 2016. Alla società Ecoambiente sarebbe stata pure rigettata l’istanza di ulteriori 38.000 metri cubi.  
L’assessore Adriana Calì ha recentemente ribadito: “A Montello si deve aprire una procedura di bonifica su scala nazionale, che avrà costi elevati. Il Comune di Latina si sta facendo rappresentante per il suo inserimento del Programma delle pulizie nazionali. Altresì, nella programmazione 2022-2027 della Regione Lazio c’è pure il capitolo dedicato alle pulizie”.
Altro aspetto che sarà necessario affrontare anche un eventuale studio medico e ambientale per le famiglie che risiedono intorno al sito e che da anni trovano un legame fra patologie e inquinamento del sito. Tutto questo finalizzato per arrivare finalmente al diritto di risarcimento per le famiglie residenti vicino alla discarica per una valorizzazione della qualità della vita dei borghi e delle sue comunità.
Quindi c’è la questione del recupero delle somme destinate al Comune versate dai proprietari dei due siti che permetterebbe finalmente di avviare i servizi primari mancanti nei borghi come la scuola elementare di Borgo Santa Maria e la riqualificazione dell’area. Somme già previste nel 1992 nella delibera del Sindaco Romagnoli.

IL RICORSO PERSO DA ECOAMBIENTE SUL TMB

Vale la pena di ricordare che la società Ecoambiente voleva realizzare un impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb) nella discarica di borgo Montello.
Cinque anni fa una sentenza del Tar di Latina aveva accolto il ricorso di Rida Ambiente annullando la determinazione della Regione Lazio sul rinnovo dell’Aia ad Ecoambiente. Di qui il tentativo di Ecoambiente di cancellare questa pronuncia, attraverso il ricorso in appello. Ma dal Consiglio di Stato ad inizio aprile non è arrivato il via libera atteso dalla società che gestisce la discarica.
“Non può essere accolta la tesi dell’appellante per cui si sarebbe trattato di ‘un unico complesso impiantistico’ -si legge nella sentenza emessa dalla quarta sezione del Consiglio di Stato presieduta da Raffaele Greco– e quindi ai fini dell’applicazione della vecchia disciplina si poteva (come fatto dalla Regione) considerare già esistenti le discariche gestite dalla odierna appellante senza che rilevasse il mancato avvio dei lavori di realizzazione dell’impianto di trattamento”.
I giudici amministrativi di secondo grado hanno inoltre condannato Ecoambiente alla rifusione delle spese del giudizio a favore della ditta Rida Ambiente e della Regione Lazio per una somma pari a 6.000 euro.

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