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Berrettini e Fognini fuori al primo turno: niente derby

Roberto Mercaldo
Carreno Busta e Rune sbarrano la strada ai nostri, ma una sontuosa Giorgi elimina Emma Raducanu
Agosto 10, 2022
Camila Giorgi

Il tennis italiano si aggrappa al braccio veloce di Camila Giorgi, nel giorno in cui si vede costretto a registrare la precoce partenza di Berrettini e Fognini da Montreal. La bella marchigiana si conferma tennista in grado di battere chiunque ed estromette dal tabellone di Toronto, in una sorta di derby di grazia e abilità, Emma Raducanu, giovanissima inglese con padre rumeno e mamma cinese, già in grado di vincere un Major, proprio sul cemento americano. La Giorgi versione Penelope, quella che fa e disfa con disinvoltura, è durata un set, tiebreak escluso. Un festival di break e controbreak, ma tutti con la stessa matrice: Camila che fa vincenti, Camila che esagera in gratuiti, l’altra che non riesce ad incidere ed è costretta a… ringraziare o ad applaudire le giocate della marchigiana. L’andirivieni cessa d’incanto nel tredicesimo gioco, quando Camila Giorgi decide che è il momento di non sbagliare più. L’ultima concessione al brivido è il primo game di servizio del secondo set, ma il 2/0 di Emma Raducanu è un fuoco fatuo. Camila arma il suo braccio ed esibisce un repertorio completo, concedendosi anche non infrequenti discese a rete. La vincitrice dell’Open Usa stavolta non ha armi per contrastare la nostra portacolori, che vince sei game di fila, arrivando persino ad aggiudicarsi 16 punti senza alcuna interruzione. Promossa, a pieni voti e a dispetto di quel chiaroscuro iniziale. Bocciato invece Matteo Berrettini, in palese giornata no sul cemento canadese. Può capitare anche ai campioni come Matteo, una giornata no. E se dall’altra parte della rete trovi uno spietato Carreno Busta, i contorni possono apparire un tantino inquietanti. Equilibrio solo dopo i primi 6 giochi, ma era un 3/3 faticato per il tennista romano, costretto da subito a fronteggiare palle break. E il resto del match è andato in una sola direzione, perché la solidità dello spagnolo ha scavato un fosso nel quale Matteo è precipitato senza funi e senza ramponi. Qualche recriminazione in più per Fabio Fognini, che ha pagato una falsa partenza e ha provato invano a rimediare nel nono gioco del primo set. Il giovane Rune però ha cancellato senza batter ciglio ben 5 palle del controbreak al tennista ligure e ha chiuso 6/3 il parziale. All’insegna dell’equilibrio anche il secondo set, con Fognini che però a un passo dal tiebreak ha trovato improvvise difficoltà al servizio ed ha ceduto il dodicesimo gioco. Oggi tocca a Jannik Sinner, ultima ma anche più importante carta a disposizione dell’Italia nel mille canadese. Di fronte avrà Mannarino, un artista che però soffre quando il ritmo è troppo alto. E il ritmo di Jannik a Umago era decisamente sostenuto. In caso di successo, l’altoatesino troverà il vincente di Rune-Carreno Busta. Comunque vada sarà occasione per una rivincita azzurra.

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