Nessuna sorpresa dalle semifinali e così stasera al Forum di Assago inizierà la serie che un po’ tutti avevano pronosticato quale finale.
Le scarpette rosse dell’Armani Milano contro le V nere della Virtus Segafredo Bologna, secondo un copione che sarebbe stato difficile stravolgere.
In semifinale entrambe si sono sono imposte per 3/0, al Sassari i lombardi, al Tortona gli emiliani.
In post season il quintetto di Messina non ha il percorso netto solo per la partita persa nella serie dei quarti contro Pesaro, mentre Bologna è ancora imbattuta.
Dato statistico curioso, negli ultimi due anni ha vinto sempre chi ha iniziato la serie in trasferta: fu netta l’affermazione dei felsinei due anni fa, quando Milano reduce dal terzo posto in Eurolega arrivò in palese debito di energie, più lottata la serie dello scorso anno, quando fu il quintetto lombardo a prevalere. E oggi?
COME ARRIVANO ALLA FINALE
La stagione continentale non è stata soddisfacente né per la Segafredo né per l’Armani. Se le V nere di Scariolo possono però attribuire allo scotto del noviziato la partecipazione un po’ anonima all’Eurolega, non altrettanto può dirsi per il quintetto di Messina, atteso alla recita da protagonista e poi costretto, complici infortuni di alcuni uomini chiave, a chiudere senza l’ingresso nelle magnifiche otto, che da qualche stagione è diventato l’obiettivo minimo in campo europeo. Probabile che qualche errore di valutazione sia avvenuto a stagione in corso, perché rinunciare ad un play di ruolo, (dopo l’infortunio di Pangos) e avventurarsi in pericolosi adattamenti è stata scelta che non ha pagato e il tardivo innesto di Napier non è bastato.
Ora però la squadra ha di nuovo tutte le pedine a disposizione e parte leggermente favorita, non solo per il fattore campo teoricamente favorevole in gara 7. Molto dipenderà da Hines, Ricci e Davies, perché Bologna vorrà fare la voce grossa sotto i tabelloni, attestato che dal perimetro Milano sembra esprimere una superiorità evidente.
La difesa sarà l’altra arma su cui Messina punterà per far pendere dalla parte dell’Armani la bilancia del confronto.
E la Virtus? Non trascurando le doti di fantasia di Paiola, Mannion e dell’intramontabile Belinelli, è su Daniel Hackett, strepitoso in gara 3 con Tortona, sul toro Shengelia e su Mickey che Scariolo farà grande affidamento, con Teodosic e Cordinier star assolute.
In stagione gli scontri diretti, tra campionato e Coppe, dicono 4-1 per Bologna, che ha vinto entrambe le sfide di Eurolega, ma è un dato che va interpretato anche alla luce delle contingenze.
Ventinove gli scudetti di Milano, sedici quelli di Bologna, nella sfida tra i due club più blasonati d’Italia.
Stasera primo round, foro di Assago, ore 20,30.