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Autovelox e multe, ecco quanto incassano i Comuni ciociari e cosa fanno con i soldi delle contravvenzioni

Cesidio Vano
Nelle dichiarazioni ci sono molte incongruenze e sviste.
Agosto 10, 2022

Il record spetta sicuramente al Comune di Veroli, ente autorizzato a piazzare sulla superstrada ‘Frosinone-Sora’ (direzione Frosinone) un autovelox fisso, senza obbligo di contestazione immediata, che nel 2021 ha fruttato proventi per oltre 1,6 milioni di euro. Non va altrettanto bene – ma possono pur sempre permettersi di festeggiare a champagne – agli altri due comuni, Monte San Giovanni Campano e Acuto, che parimenti sono autorizzati a collocare simili apparati di rilevamento della velocità, il primo sempre sulla ‘Frosinone-Sora’ ma in direzione Sora e il secondo sulla S.R. 155 per Fiuggi verso Fiuggi-Anagni. Nel 2021, infatti, Monte San Giovanni Campano ha dichiarato di aver incassato con le multe dell’autovelox oltre 658mila euro mentre il Comune di Acuto si è fermato a 204mila. E’ singolare rilevare come, secondo le dichiarazioni fornite al Ministero dell’Interno, il comune di Veroli, in tutto il 2021, abbia fatto solo multe con l’autovelox: neanche un divieto di sosta? Possibile? Mah! Stessa cosa per il Comune di Acuto (!) mentre quello di Monte San Giovanni Campano dichiara verbali (non effettuati con l’autovelox) per 481,40 euro.

Già questo dato – se non si tratta di una dimenticanza – conferma quanto pesi la ‘sicurezza stradale e della circolazione’ nell’attività di controllo e sanzione: fa tutto l’autovelox, ma lo fa solo sulla superstrada colpendo lo straniero, ché sennò poi il cittadino-elettore si ‘scazza’ con il sindaco!

C’è poi un altro problema, che emerge dalle dichiarazioni dei Comuni sulle multe con autovelox: gli enti locali sono tenuti a versare il 50% delle multe fatte con tale sistema all’ente proprietario della strada che risulta essere la Provincia di Frosinone (sicuramente nel caso di Veroli e Monte San Giovanni Campano) ma nelle loro certificazioni i Comuni asseriscono di non dover alcunché ad alcun soggetto terzo. E, verificando la dichiarazione fatta dalla Provincia a sua volta, anche l’ente di Piazza Gramsci non segnala entrate da parte di enti terzi che hanno effettuato multe con apparecchiature elettroniche o a distanza sulle sue strade. Mah!

La quota spettante dei proventi delle multe da autovelox (ma qui si sono tenuti tutto!) debbo essere utilizzate – dice il codice della strada – per la “realizzazione di interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, ivi comprese la segnaletica e le barriere, e dei relativi impianti, nonché’ al potenziamento delle attività’ di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, ivi comprese le spese relative al personale”.

L’articolo 208 del Codice prevede poi che i proventi delle violazioni stradali destinate agli enti locali, per almeno il 50%, siano, in sintesi, destinate a sistemare la segnaletica stradale ed a potenziare l’attività di controllo e accertamento delle stesse violazioni, per il resto a migliorare la sicurezza stradale, la manutenzione delle strade, misure di assistenza e previdenza per il personale di polizia locale.

Ecco dunque come i tre comuni, con autovelox fisso, hanno impiegato i loro ricchi ricavi.

Il Comune di Veroli (che dice di avere solo proventi da autovelox) ha speso 611mila euro: 390mila per interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e 221mila per il potenziamento di attività di controllo e accertamento delle violazioni (cioè ha reinvestito nell’autovelox e pagato le spese per il funzionamento delle stesse e l’inoltro delle multe!), infine ha speso 38mila euro per segnaletica stradale, ulteriore potenziamento dei controlli (sic!) e manutenzione strade. A fronte di 1,6 milioni ha dichiarato spese per solo 611mila euro, meno della metà. Resta non dichiarato l’impiego del restante milione di euro incassato esclusivamente con l’autovelox.

Il Comune di Monte San Giovanni Campano ha speso l’intero incasso dovuto all’autovelox (658mila euro) per le finalità consentite (manutenzione 252mial euro; sicurezza 206mila euro; attività di controllo 159mila euro; spesa per il personale 40mila euro). Inoltre, ha utilizzato tutti i 481,40 euro delle multe staccate dai vigili senza autovelox, come previsto dall’art. 208, per segnaletica stradale 120,35 euro; attività di controllo 120,35 euro e manutenzione strade 240,70 euro.

Il Comune di Acuto (che pure ha dichiarato di aver fatto solo multe con l’autovelox)ha speso esattamente la metà di quanto ricavato con la macchinetta per le finalità previste dal Codice per tali proventi e cioè: 5.700 euro per la segnaletica; 85mila euro per la manutenzione stradale e la pubblica illuminazione; 10mila euro per la spesa del personale di polizia locale. Dei restanti 102mila euro non si ha notizia.

Abbiamo dato anche uno sguardo veloce a cosa ha ‘combinato’ qualcuno degli altri comuni, tra i più grandi, del territorio, alcuni dei quali l’autovelox lo usano ma a postazione mobile, a partire dal Capoluogo.

Il Comune di Frosinone ha dichiarato ricavi per sanzioni con l’autovelox per euro 92mila euro e per multe ‘normali’ per 334mila euro, per un totale di 427mila euro di proventi. A fronte di questi ha speso 210mila euro per le finalità consentite dall’art. 208 (109mila segnaletica stradale; 70mila potenziamento controlli; 30mila manutenzione strade ecc.) non ha speso nulla dei 92mila euro delle dichiarate sanzioni da autovelox!

Il Comune di Cassino ha dichiarato 180mila euro di proventi da multe (senza autovelox) e ne ha spesi 90mila (la metà) per segnaletica, manutenzioni e potenziamento del servizio di polizia locale.

Il Comune di Fiuggi ha dichiarato di aver 0 (zero) proventi da multe (!) probabilmente una svista dato che subito dopo certifica di aver speso i soldi dei verbali: 45mila euro per segnaletica stradale, funzionamento, spese per la polizia locale e miglioramento sicurezza stradale.

Il Comune di Sora ha dichiarato per il 2021 proventi da sanzioni al codice della strada per 31mila euro (senza autovelox) e di aver speso la metà (15.500 euro) per le finalità previste dall’art. 208: segnaletica stradale, mezzi tecnici di polizia stradale, sicurezza del personale di polizia locale.

Infine, il Comune di Belmonte Castello, a cui la Prefettura non ha rinnovato l’autorizzazione all’autovelox sulla superstrada ‘Sora-Cassino’. A fronte degli incassi a più zeri dei bei tempi andati, lo scorso anno, senza autovelox, l’ente si è dovuto accontentare di 25mila euro di sanzioni staccate con i ‘vecchi metodi’. Soldi che ha speso per intero in segnaletica stradale (6mila euro); potenziamento dei controlli (6mila euro); manutenzione strade (12.500 euro).

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