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Australian Open, esce anche Berrettini dopo una rimonta incompiuta con Murray

Roberto Mercaldo
Solo la Giorgi esce vittoriosa in una giornata molto deludente per i colori azzurri
Gennaio 17, 2023
Matteo Berrettini

La seconda giornata ha riservato al tennis italiano molte amarezze e una sola gioia. La delusione più grande l’ha generata, suo malgrado, il semifinalista dell’edizione 2022, Matteo Berrettini, sconfitto in 5 set dal redivivo Andy Murray. Curiosamente, l’andamento del match ha ricalcato quello del giorno prima di Lorenzo Musetti: italiano sotto per 2/0, capace di vincere terzo e quarto set e poi quinto che va al super tiebreak, con successo ahimè dell’avversario.

Che Andy Marray, ex numero uno del mondo e cinque volte finalista in Australia, non fosse avversario comodo da primo turno, era cosa nota. Che avesse la concreta possibilità di battere Berrettini in un match tre su cinque appariva invece ipotesi meno accreditabile. E allora cosa è accaduto? È accaduto che Matteo abbia servito bene ma con qualche piccola pausa e che in quella piccola pausa il marpione scozzese sia andato a cercar gloria con successo. Il rovescio, colpo meno forte del romano, nelle giornate “così così” può diventare un vero e proprio punto debole, e su quella diagonale si è catapultato con ferocia Murray, che dalla situazione di vantaggio ha tratto certezze ulteriori, fino a giocare un tennis perfino raffinato. Vederlo saltellare come un ventenne anche al quinto set, dopo che l’orgoglio di Matteo aveva prodotto l’aggancio, ha destato stupore e ammirazione.

Il successo di Murray è meritato, ma resta il legittimo rammarico di Berrettini, che sul match ball al decimo gioco del quinto set, ha affossato in rete un comodissimo rovescio. Un’occasione colossale che il romano avrà negli occhi come un incubo, almeno fino al prossimo slam.

FUORI ANCHE FOGNINI E BELLUCCI

Sebbene il match non sia ancora terminato, possiamo purtroppo già registrare anche l’eliminazione di Fabio Fognini, che contro Kokkinakis ha giocato un match davvero indecifrabile e indefinibile. La sufficienza con cui è stato in campo ha indispettito persino il pubblico australiano, che era pronto a fischiarlo e a cercare di innervosirlo, salvo desistere, dopo aver preso atto che il ligure era lì solo per onore di firma. Anche Kokkinakis ha preso atto e per suo conto ha giocato un buon match, sempre che si possa definir tale un incontro di esibizione, quale si è rivelato quello con il nostro portacolori. A impedire l’ufficializzazione del ko di Fognini, sul punteggio di 6/1 6/2 4/2 per Kokkinakis e 15/40 sul servizio di Fabio, è intervenuto l’ennesimo scroscio di pioggia violenta, in una giornata tormentata prima da un caldo torrido e poi dalle precipitazioni. Di fatto Fognini può già pensare al doppio, in coppia con Bolelli, sperando che almeno lì trovi maggiore ispirazione. Ha lottato con coraggio Mattia Bellucci, che ha perso in 4 set da Bonzi, ma può recriminare per il gran numero di palle break non tradotte. Vinto il primo parziale per 6/4, Bellucci ha ceduto il secondo e nel terzo ha disputato un tiebreak che per 11 punti ha seguito i servizi. Al dodicesimo punto Bonzi, con un passante di rovescio, ha rotto l’incantesimo portando a casa il parziale e creando i presupposti per il 3/1 conclusivo.

GIORGI UNICA SUPERSTITE TRA LE DONNE

Continuano le prove non troppo convincenti delle nostre ragazze con una sola autorevole eccezione. Camila Giorgi, croce e delizia del nostro movimento, ha preso “a pallate” Pavlyuchenkova, che non sarà un esempio di corsa e mobilità, ma resta un’eccellente tennista, che non può prendere 6/0 6/1 da una qualunque. Camila è così, o tutto o niente. E nelle giornate di gran vena il niente è tutto delle avversarie, spesso costrette a far da spettatrici allo show della marchigiana. Ha invece ceduto di schianto, forse condizionata dal gran caldo, la nostra numero uno, Martina Trevisan, battuta seccamente da Schmiedlova, prossima avversaria di Camila Giorgi. Niente derby italiano, allora, e niente secondo turno anche per Jasmine Paolini. Contro Samsonova, che fu italiana fino al 2018, la nostra Paolini è riuscita ad evitare un punteggio molto severo solo grazie a un sussulto che da 1/5 l’ha portata fino al 4-5 nel secondo set. Ma la rimonta è finita lì e anche stavolta il turno inaugurale è stato fatale per Jasmine. Rinviate a domani le sfide di Lucia Bronzetti e Lucrezia Stefanini, che proveranno ad aumentare un contingente azzurro che al momento conta solo su 3 unità.

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