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Aria pessima in Ciociaria e istituzioni inerti, il premio “Gnomo per l’Ambiente 2023” assegnato alla Direzione regionale Ambiente

Cesidio Vano
Novembre 23, 2023

L’associazione Fare Verde Provincia di Frosinone, come ogni anno ormai, ha comunicato di aver conferito, per il 2023 il Premio ‘Gnomo per l’Ambiente’ alla Direzione Generale Ambiente della Regione Lazio. Si tratta di una sorta di “tapiro” per chi poco e nulla ha fatto per la tutela del territorio che, satiricamente, l’associazione ambientalista conferisce ai peggio distinti.

E, proprio attingendo all’ironia, da Fare Verde spiegano che “l’ambito riconoscimento” è stato assegnato dopo un processo decisionale lungo e sofferto. “L’imbarazzo della scelta per le criticità ambientali presenti nella Provincia di Frosinone – spiegano da Fare Verde – hanno decisamente impegnato i componenti della commissione esaminatrice che hanno dovuto scegliere tra: L’inquinamento dell’aria, il SIN Bacino Idrico del Fiume Sacco; la SAF con le dichiarazioni del nuovo presidente; addirittura – rivelano – per qualche giorno sono stati in lizza un noto politecnico del Nord Italia e la schiuma del fiume Liri”.

Insomma è stata una decisione decisamente difficile ma ora ci sono le motivazioni: “Il Premio Gnomo per l’Ambiente 2023 è assegnato alla Direzione Generale Ambiente della Regione Lazio per il “magnifico” risanamento della qualità dell’aria in provincia di Frosinone dopo le condanne della Corte di Giustizia Europea. La Corte nel 2020 ha giudicato il superamento dei valori limite delle concentrazioni di particelle PM10, in maniera sistematica e continuata tra il 2008 e il 2017. L’Italia non avrebbe approntato per tempo le misure atte ad abbassare i valori di inquinanti e anche gli interventi annunciati o messi in campo – per la maggior parte in tempi estremamente recenti – sottolinea la Corte, sono di fatto tardivi e potranno realizzarsi concretamente in almeno un decennio dall’entrata in vigore dei limiti posti dalla Direttiva sulla qualità dell’aria, vanificando le finalità della direttiva in termini di protezione della salute umana e dell’ambiente”.

Fare Verde Provincia di Frosinone distende un velo pietoso sulla seconda condanna comminata all’Italia per l’inquinamento dell’aria cagionato dal biossido di Azoto perché nel caso specifico riguarda solo l’Areale romano”. Seguono le “congratulazioni della Dirigenza provinciale di Fare Verde Provincia di Frosinone alla Direzione Ambiente della Regione Lazio per le “magnifiche” azioni di risanamento della qualità dell’aria a 3 anni dalla prima sentenza di condanna per l’Italia”.

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