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Aprilia, ipotesi commissione d’accesso e rischio scioglimento per mafia. Principi sarò politicamente ricordato per il ‘colpaccio’ di Acqualatina

Marco Battistini
Luglio 5, 2024

Con le dimissioni protocollate ieri pomeriggio si è chiusa la parentesi durata poco più di un anno di Lanfranco Principi alla guida del Comune di Aprilia. Il sindaco uscente, coinvolto nella maxi inchiesta dell’antimafia che ha portato a 23 arresti e 40 indagati , ha deciso dunque di gettare la spugna. Tutto lascia presupporre che a breve ci sarà il commissariamento. 

LE IPOTESI IN CAMPO

Le dimissioni di Lanfranco Principi diverranno irrevocabili tra 20 giorni, un tempo durante il quale potrebbe ritirarle. Rimane però il fatto che questa mattina la Prefettura ha anticipato le dimissioni, emettendo un decreto di sospensione dello stesso sindaco. Quindi Vittorio Marchitti ha assunto i poteri di sindaco prima delle dimissioni di Principi. In una procedura ordinaria di dimissioni e commissariamento si tornerebbe alle urne presumibilmente a maggio 2025. Alla luce del decreto della Prefettura, che in qualche modo dà un’indicazione sulla direzione che potrebbe prendere la vicenda, c’è da chiedersi se la neo insediata dottoressa Vittoria Ciaramella, nuovo Prefetto di Latina, nominerà una commissione di accesso al fine dello scioglimento per mafia. In questo caso la commissione passerà al setaccio il Comune per tre mesi, trascorsi i quali invierà una relazione al Ministero dell’Interno che, se riscontrerà i presupposti, chiederà lo scioglimento per mafia al Consiglio dei Ministri.

IL CASO ACQUALATINA

Sul piano politico, l’era Principi verrà ricordata per un fatto storico relativamente alla provincia di Latina. Principi ha di fatto inflitto la più grave sconfitta politica dell’ultimo ventennio al senatore Fazzone. Il ruolo di Aprilia si è rivelato determinante nell’elezione del Cda, avvenuta poco meno di tre mesi fa. Contrariamente alle indiscrezioni della vigilia l’allora sindaco Lanfranco Principi aveva optato per l’asse FdI-Lega, votando i candidati delle due forze politiche. Una mossa che aveva spiazzato tutti. Forza Italia in primis. Il senatore Fazzone venne clamorosamente disarcionato. Aver perso il controllo del ‘gioiello’ di famiglia è stato un duro colpo. D’altronde, Lanfranco Principi, non è un mistero, è sempre stato politicamente vicino a Forza Italia. 

Peraltro proprio nelle ultime ore si è registrata una frizione non di poco conto tra gli amministratori dei Comuni pontini, sul tema dell’acqua. La Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell’Ato 4 Latina è stata la sede nella quale i vertici di Acqualatina hanno sottoposto il nuovo piano industriale 2024-2030. I sindaci hanno espresso perplessità, sia quelli che hanno votato l’attuale consiglio di amministrazione, sia quelli che non si erano schierati con il nuovo corso di Acqualatina, sulla mole di investimenti presentati e si sono espressi contrariamente al piano, pur non arrivando al voto. Acqualatina con questo piano industriale, se approvato, avrebbe però fatto salire ancora la quota delle bollette con un 10% di aumento a cui aggiungere il 4% di aumenti previsti dalla delibera di Arera. Appare probabile che la società possa romodulare il piano industriale.

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