Si sono dati appuntamento a dopo le europee, come in un duello al sole. Eppure sono esponenti di due partiti del centrodestra che fanno parte della maggioranza che sostiene il Governatore Francesco Rocca.
Angelo Tripodi, consigliere eletto nella Lega e poi passato a Forza Italia, ha messo nero su bianco questo concetto: “A dispetto delle dichiarazioni e dei toni trionfalistici delle prime ore su fantomatici 460 voti sottratti da oscure trame ordite a danno di Ciacciarelli, oggi, la Lega deve prendere atto non solo di non avere tutti quei voti sperati, ma addirittura di averne persi 51, dopo aver perso anche due consiglieri alla Pisana e di non avere più i numeri per giocare a tombola”.
I due esponenti del Carroccio passati a Forza Italia sono Angelo Tripodi e Pino Cangemi. Tripodi fa riferimento al riconteggio di alcuni voti della provincia di Frosinone, chiesto appunto dall’assessore Pasquale Ciacciarelli.
Alle regionali del febbraio 2023 il seggio della Lega scattò in provincia di Latina, dove la percentuale fu del 12,71%. Mentre in Ciociaria si è arrivò al 12,31%. Consigliere regionale venne eletto Angelo Tripodi (8.119 preferenze). Non Pasquale Ciacciarelli, che di preferenze ne ottenne14.030. Decisiva risultò la percentuale del partito, più alta in provincia di Frosinone. Per far scattare il seggio in Ciociaria occorrevano 464 voti in più.
Da qui il ricorso di Ciacciarelli. Tripodi afferma: “Dopo un lungo ed estenuante lavoro della Prefettura di Frosinone, che ringrazio per la professionalità e la competenza dimostrate, termina il riconteggio di tutte le schede della provincia di Frosinone delle ultime regionali. Dovrebbe finire anche la politica degli annunci trionfalistici di Ciacciarelli”.
Angelo Tripodi continua: “La resa dei conti ci sarà dopo le europee. Io so aspettare”.
Il consigliere “azzurro” si riferisce al fatto che Forza Italia e Lega in giunta regionale indicano 2 assessori ciascuno. Perché all’inizio elessero 3 consiglieri per parte. Ora però la situazione è cambiata Il gruppo di Forza Italia ha 7 esponenti: Giorgio Simeoni, Fabio Capolei e Cosmo Mitrano, Marco Colarossi, Roberta Della Casa, Angelo Tripodi, Pino Cangemi. Si sale a 8 considerando l’intergruppo con Noi Moderati di Nazzareno Neri. Gli assessori sono Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni. Il Carroccio ha un solo consigliere: Laura Cartaginese. Gli assessori sono Pasquale Ciacciarelli e Simona Baldassarre.
Pasquale Ciacciarelli la pensa in maniera completamente diversa. Spiega: “Con oltre 450 schede in parte già attribuite, in parte contestati e quindi al vaglio della decisione del giudice nell’udienza di ottobre si chiude un ulteriore fase del riconteggio. Considerando che in molti casi non si è proceduto all’analisi di ogni singola scheda, ma che sono stati riaperti solo i plichi relativi alla Lista Salvini Premier, abbiamo, insieme ai miei avvocati, ritenuto opportuno chiedere la calendarizzazione di un’ulteriore udienza così da consentire il riconteggio anche delle schede al di fuori di quelle affascettate che, al momento, non sono state ricontate. Un’istanza nata in ragione dell’esigenza, ribadita all’interno dell’ordinanza, di procedere alla verifica generale dei voti e della loro corretta attribuzione alle singole liste”.
Fin qui l’aspetto giuridico e burocratico. Antonio Tajani e Claudio Fazzone (Forza Italia) hanno in più occasioni anticipato l’intenzione di chiedere un rimpasto di giunta dopo le europee. Davide Bordoni (Lega) ha già risposto che non se ne parla e che valgono i voti e gli assetti determinati dalle elezioni regionali del febbraio 2023, “non i cambi di casacca”.
Ci sono due situazioni che emergono chiaramente. La prima che il clima tra Lega e Forza Italia è davvero incandescente e che nel Lazio potranno esserci problemi seri. Non solo a livello di Regione ma pure nei Comuni. Per esempio a Frosinone.
Ma nessuno dei due partiti sembra considerare che c’è un presidente di Regione, Francesco Rocca, che ha dimostrato in molteplici occasioni di non gradire di essere tirato per la giacchetta. Inoltre c’è il gruppo di maggioranza relativa (22 consiglieri), Fratelli d’Italia, che non farà mancare il suo pieno sostegno a Rocca. Verifica politiche rimpasto di giunta non sono operazioni tabù, ma sicuramente a decidere dovrà essere il presidente della Regione. Il quale non può certo mettere in secondo piano l’amministrazione rispetto ad una voglia esagerata di resa dei conti politica. La sovrapposizione dei livelli non fa parte delle corde politiche di Francesco Rocca e di Fratelli d’Italia. Anche perché operazioni del genere potrebbero determinare un effetto domino su altre Regioni. Ecco perché la guerra tra Forza Italia e Lega nel Lazio va in qualche modo ricondotta al tavolo del confronto politico. Lo farà il Governatore.