Il tennis non è sport che si presti molto a previsioni a lungo termine: troppi fattori, primi fra tutti quelli fisici, impediscono di avanzare ipotesi che non vengano “aggredite” da elementi imprevedibili.
Alla luce di quanto è accaduto negli ultimi mesi, appare comunque ragionevole ipotizzare che i grandi rivali del tennis che verrà saranno loro: Jannik Sinner, da oggi ufficialmente ventinovesimo numero uno della classifica ATP dell’era Open e Carlos Alcaraz, tre major e cinque mille all’attivo, già leader della classifica ATP e fresco trionfatore del Roland Garros.
Alexander Zverev, tedesco di origini russe, ha provato a riscrivere la storia, la sua personalissima storia di giocatore eccellente che però non riesce a vincere uno dei tornei dello slam. Alla sua seconda finale, dopo quella dell’Open Usa 2020, si è portato sul 2-1 nel contesto di una sfida contrassegnata più da errori che da prodezze. A questo Roland Garros 2024 nessuno dei big è arrivato in condizioni eccelse: ne è scaturito uno spettacolo complessivamente inferiore alle attese. Capita, quando il calendario è fitto e i ritmi di gioco esasperati.
Il merito di Alcaraz è stato quello di aver valicato i due ostacoli più significativi, Jannik Sinner e Sacha Zverev, a dispetto dei chiaroscuro che hanno condizionato le sue prestazioni. Mentalità vincente, tenacia e quel pizzico di fortuna che negli equilibri dello sport talvolta non è fattore secondario, hanno traghettato il ventunenne di Murcia verso il suo primo trionfo sul rosso francese. Ora il conteggio dei major vinti è 3-1, i mille sono 5 per Carlitos e 2 per Jannik, ma il rendimento degli ultimi 12 mesi e soprattutto quello del 2024, fotografato dalla Race, parla italiano. Jannik è con pieno merito il numero 1 della classifica mondiale, e alla luce dei punti in scadenza a Wimbledon il suo già robusto vantaggio potrebbe aumentare ulteriormente.
Fermato dall’anca malandrina, che lo ha costretto a due settimane di assoluta inattività, il campione altoatesino ha comunque disputato un Roland Garros di tutto rilievo, raggiungendo per la prima volta la semifinale e cedendo al suo giovane e formidabile rivale solo al quinto set e con un computo di punti realizzati addirittura in attivo. Al di là dei riflessi emotivi e del sorpasso operato da Carlitos negli scontri diretti, che ora dicono 5-4 per lo spagnolo, il match ha fornito risposte confortanti anche per Jannik, che ora sa di poter competere per il massimo traguardo su ogni superficie.
La sensazione è che questo duello andrà avanti negli anni con esito alterno, perché si tratta di due ragazzi straordinari dal punto di vista agonistico e che fanno della serietà e della dedizione un abito quotidiano.
Ricordiamo quanto è accaduto fino ad oggi in una brevissima retrospettiva. Il primo confronto non fu nell’ambito dei tornei maggiori, ma nel Challenger di Alicante, e a prevalere fu il giovanissimo Alcaraz vittorioso in tre set.
Il primo vero confronto nel contesto dell’ATP Tour avvenne a Parigi Bercy, con Carlitos vittorioso per 2-0: 7/6 e 7/5 lo score di quel primo storico incontro, datato 2021. Nel 2022 i due giovani predestinati sono avversari negli ottavi di Wimbledon e stavolta Sinner prevale piuttosto nettamente: domina i primi due parziali, cede di un soffio il terzo, ma torna a comandare nel quarto e chiude il match andando a sfidare nei quarti Nole Djokovic, che vincerà al quinto.
L’altoatesino passa in vantaggio per 2-1, aggiudicandosi la finale del torneo di Umago, sul rosso: in Croazia, dopo un tiebreak favorevole allo spagnolo, Jannik vince con doppio 6/1 i due set successivi. La rivincita del murciano è “terribile”, perché dopo aver annullato un match ball al rivale, Alcaraz si aggiudica al quinto la sfida valevole per i quarti dell’Open Usa. E grazie a questo successo, Carlitos potrà proseguire fino al suo primo trionfo in un major.
Sfide ravvicinate nel 2023 sui campi americani, sempre nell’ambito della semifinale: a Indian Wells prevale Alcaraz in due set; a Miami è Sinner a vincere il match, in tre set.
E’ ancora una semifinale tra i due fenomeni, quella che giocano a Pechino nell’ottobre 2023: s’impone Jannik Sinner in due set, portandosi 4-3 negli scontri diretti.
Torna in cattedra Alcaraz nel marzo 2024, a Indian Wells, vincendo in rimonta dopo un primo set dominato dall’italiano. E’ la prima sconfitta di Jannik nell’anno solare 2024.
Il resto è storia recente, la semi dello Chatrier, con quello smash che forse ha impedito a Jannik di chiuderla 3 set a 1. Poco male, c’è tempo per rifarsi. Il numero 1 è ansioso di pareggiare i conti, magari nella finale di Wimbledon.