Il quadro politico di Isola del Liri a pochi mesi dalle elezioni comunali conferma come le divisioni interne al Partito Democratico siano insuperabili. L’area di Pensare Democratico di Francesco De Angelis e Sara Battisti è decisa a sostenere il sindaco Massimiliano Quadrini, che adesso è un dirigente di Azione. L’idea di una lista unitaria del centrosinistra alle provinciali nasce anche per questo. Naturalmente il segretario di Federazione Luca Fantini è d’accordo. Ma ad Isola del Liri Antonella Di Pucchio è pronta a sfidare Massimiliano Quadrini. Come sempre è accaduto. La Di Pucchio è una superfedelissima di Antonio Pompeo, che infatti alle provinciali punta su di lei. Mentre altrove (da Cassino a Veroli) si cercano soluzioni condivise, a Isola del Liri la spaccatura viene considerata la condizione naturale.
A FROSINONE A UN PASSO DALLA ROTTURA
All’interno del Partito Democratico, però, le grane maggiori si concentrano a Frosinone e non avviene certamente per colpa del destino. Da diversi mesi il capoluogo è un vero e proprio “caso” politico, sicuramente sottovalutato. Fino a poche sere fa, quando è esploso in tutta la sua dirompente pericolosità. E’ successo martedì, al termine di una riunione al ristorante L’Intruso di Giuliano di Roma. In estrema sintesi il problema, che appare sinceramente insuperabile è il seguente: tanto impegno da parte dei big per togliere le castagne dal fuoco al sindaco di Cassino Enzo Salera e zero considerazione per altre istanze, a partire da quelle di Frosinone. Sì perché proprio in vista delle comunali di Cassino è stata proposta una vera e propria “candidatura della pace” alle provinciali (Luca Fardelli o Barbara Di Rollo), da sostenere unitariamente. Senza discussioni. Perché? Perché in questo modo si chiederà ai due dissidenti di appoggiare il primo cittadino Enzo Salera in vista delle amministrative di primavera. Vuol dire che il presidente regionale Francesco De Angelis, la consigliera regionale Sara Battisti, il segretario provinciale Luca Fantini intendono tirare la volata a Salera in modo da garantirgli il bis come sindaco. Cercando perfino di evitare un ballottaggio che sarebbe comunque insidioso. In questo caso le candidature alle provinciali diventerebbero funzionali a questo tipo di schema. Lo stesso ragionamento però non viene neppure preso in considerazione da mesi a Frosinone, dove invece il gruppo consiliare più volte si è rivolto alla Federazione per avere delle risposte che non sono arrivate. A questo punto le possibilità di una rottura aumentano di parecchio. In modo particolare con i consiglieri Angelo Pizzutelli e Norberto Venturi. Pizzutelli non hai mai nascosto la volontà di essere eletto consigliere provinciale. Intanto è il capogruppo, ma in secondo lui ritiene che un simile approdo possa essere una sorta di “minimo sindacale” dopo i tanti “obbedisco” pronunciati in questi anni. Gli si continua a prospettare la prossima candidatura a sindaco di Frosinone, dove si voterà nel giugno 2027. Quale modo migliore di prepararla se non esercitare le funzioni di consigliere provinciale? Angelo Pizzutelli non è uno qualunque: per anni il consigliere più votato nel capoluogo, nel 2022 il secondo dietro Francesca Chiappini (Lista per Frosinone). Due anni di lavoro (e di visibilità) a Palazzo Jacobucci gli potrebbero consentire degli spazi importanti anche per costruire alleanze e coalizioni. Lo ha detto ai vertici del Pd, che a quanto pare hanno fatto e continuano a fare spallucce. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è anche un’altra. Sembra che la Federazione provinciale, in perfetto stile pilatesco, si sia lavata le mani. Dicendo ai circoli di Frosinone e Ferentino di trovare loro una “sintesi” su una proposta di “area” alle provinciali. Pare che Angelo Pizzutelli sia sobbalzato. Infatti a tutti gli addetti ai lavori è noto che a Ferentino Luigi Vittori è già in campagna elettorale. A Frosinone il Partito Democratico si è infilato in un vicolo cieco. Si arriverà alla rottura, bisogna solo stabilire quando.
