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Acqualatina verso il voto del Cda: Stefanelli lancia segnali a Fazzone e chiede un cambio nella governance

Marco Battistini
Aprile 11, 2024

Dai rifiuti l’attenzione si sposta sull’acqua. Le prossime saranno giornate cruciali per il futuro del gestore idrico. Cresce infatti l’attesa per l’elezione del nuovo Consiglio di amministrazione di Acqualatina. Il voto è previsto per l’inizio della prossima settimana (il 15 o 16 aprile). A fare clamore sono le dichiarazioni del Presidente della Provincia di Latina e di Egato4, Gerardo Stefanelli. L’inquilino di via Costa è intervenuto per ricordare l’importanza di sviluppare un rapporto più solido tra il Gestore del Sistema Idrico Integrato e i Sindaci dell’Ato 4.

UN NUOVO PERCORSO
A conclusione dei sei anni di mandato, il nuovo Consiglio di amministrazione subentrerà in un momento di transizione importantissimo per la qualità del Sistema Idrico, grazie anche ai 64 milioni di euro dei finanziamenti PNRR che potranno rendere più sostenibile e moderna la gestione dell’intera rete. Il territorio dell’Ato 4 detiene ancora una delle posizioni più basse della classifica nazionale in ordine a perdite e a recupero delle morosità e, proprio in merito a tale gap, il Presidente ha sottolineato l’importanza di un cambio di passo nei rapporti interni tra Gestore ed Egato per poter raggiungere gli obiettivi predisposti per il 2026, tra cui rientra anche una riduzione delle perdite almeno al 55%. “Le trasformazioni che abbiamo davanti richiedono la presenza di un management solido, pronto ad aprire un dialogo con l’Ufficio di Presidenza dell’Egato 4. –ha affermato Stefanelli– Nei precedenti sei anni, il rapporto tra il Consiglio di amministrazione di Acqualatina e i sindaci dell’Ato 4 è stato completamente inesistente. I sindaci hanno avuto come unico interlocutore l’Egato e sullo stesso hanno riposto esigenze e aspettative che avrebbero dovuto trovare risposta proprio nel Gestore”.

GIOCHI APERTI
Da Stefanelli è partito un messaggio chiaro e senza equivoci. “Acqualatina è competenza dei sindaci: sono loro che hanno l’onere di intervenire negli indirizzi inerenti alla gestione del servizio –ha proseguito Stefanelli– Intervenire in maniera più efficace prima, attraverso un dialogo tra Gestore e sindaci e tenendo in considerazione gli strumenti che le leggi e lo Statuto della Società mettono a disposizione, è il modo migliore per poter contenere le tariffe”. Appare evidente come Stefanelli chieda un cambio radicale nella governance di Acqualatina. Un invito rivolto in primis al senatore Fazzone e che conferma la maggiore autonomia rimarcata negli ultimi mesi dal presidente della Provincia rispetto a Forza Italia. Sul piano politico i fari sono puntati anche sul Comune di Aprilia. La posizione del sindaco Principi sarebbe molto vicina a Forza Italia. Se questa indiscrezione verrà confermata dai fatti, Fazzone potrebbe sperare di confermare la guida della società, a discapito delle ambizioni di Fratelli d’Italia. Infatti il partito guidato da Nicola Calandrini, con i soli sindaci di Latina e Terracina, non avrebbe i numeri per rompere il dominio azzurro sul Cda. Conti alla mano si dovrebbe andare verso la scelta di tre membri di parte pubblica espressione di FI, Pd e FdI. La presidenza rimarrebbe ancora ad appannaggio di Forza Italia.

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