Il Memorandum d’intesa sottoscritto a Tunisi sul tema dei migranti apre le porte ad una nuova stagione in cui è l’intesa tra Stati a dettare le regole delle politiche dei flussi. Il successo della missione del presidente Meloni in Tunisia mette un tassello importante nella cooperazione internazionale, e pone l’Italia al centro, non solo degli sbarchi clandestini come è stato fino ad oggi, ma al centro delle strategie per cercare di impedire traffici illeciti di uomini e morti in mare e per elaborare piani di sostegno a quei Paesi che si trovano ad essere basi di partenza o di transito dei flussi irregolari. Con questa intesa diventa prioritario l’impegno degli Stati a trovare soluzioni per il rilancio delle economie martoriate di Paesi in cui vivere è difficile.
PROCACCINI SODDISFATTO
L’europarlamentare di Fratelli d’Italia-ECR, Nicola Procaccini, copresidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo è apparso molto soddisfatto per l’accordo sottoscritto domenica.
“L’accordo siglato con la Tunisia è il frutto di una visione e una strategia che riporta l’Italia ad essere centrale nel Mediterraneo -ha affermato l’esponente di Fratelli d’Italia- Ma che aiuta anche l’Europa a superare la sua cronica irrilevanza in politica estera. Giorgia Meloni è riuscita a portare a casa un importante tassello nel contrasto all’immigrazione clandestina non solo attraverso il coinvolgimento dell’intera Ue, ma soprattutto attraverso un memorandum d’intesa che racchiude anche la cooperazione economica, energetica e culturale. Si tratta di una visione di lungo termine che caratterizza l’azione esterna del Governo italiano il quale sta riuscendo, tra mille difficoltà, a far cambiare approccio anche a Bruxelles e agli altri partners europei. Vogliamo sostenere i paesi africani e in cambio chiediamo un maggiore impegno concreto nella lotta ai trafficanti di esseri umani e nei rimpatri. Auspico che un tale approccio possa essere ripetuto a partire dalla definizione di una nuova strategia per la Libia”.