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A San Siro più ombre che luci, ma il Frosinone può sorridere per una classifica tranquilla

Roberto Mercaldo
Dicembre 4, 2023
Matias Soulè

Diciamolo senza giri di parole: ci eravamo illusi di poter interrompere la serie no in trasferta sul campo di una delle tre squadre più blasonate d’Italia. Il Frosinone di Di Francesco è così bello, così sfacciato e intraprendente che nessun’impresa sembra al di fuori della sua portata. In effetti sul piano del gioco per metà gara i giallazzurri ciociari non hanno fatto peggio del Milan, e questo è un dato incontrovertibile, giacché il primo tiro in porta dei rossoneri è arrivato al minuto 43 ed è coinciso con il gol del vantaggio. Poi, il gol segnato a inizio ripresa ha mandato idealmente in archivio la gara, almeno per quanto concerne l’assegnazione dei tre punti. E quel che è accaduto dopo è servito solo ad aggiornare le statistiche sul punteggio, sul possesso palla e su altri non trascurabili dettagli. Il verdetto no, quello lo ha scritto Pulisic, raccogliendo un lancio di Maignan (tutte contro il Frosinone capitano queste abnormi performance, dal terzino goleador da centrocampo al portiere assist-man dalla sua porta).
E allora in archivio dobbiamo mettere, nostro malgrado, la quinta consecutiva trasferta infruttuosa della squadra ciociara: tre sono sul campo di grandi tradizionali, Roma, Inter e Milan; due, le più evitabili, anche per lo sviluppo, contro Bologna e Cagliari. Mister Di Francesco aveva sottolineato già alla vigilia la necessità di convincersi che quel che si fa allo Stirpe può essere replicato anche lontano da casa. Ai microfoni di Sky il tecnico abruzzese ha ribadito che presto i frutti di una mentalità propositiva e vincente potranno essere colti anche in trasferta. A regalare tranquillità c’è una classifica eccellente, un decimo posto condiviso con il Monza grazie ai 18 punti all’attivo. I risultati del turno sono stati in qualche modo favorevoli al team canarino, che ha mantenuto nonostante la sconfitta una distanza di ampia sicurezza dalla zona rossa. Qualche motivo di preoccupazione è invece legato all’infortunio di Reiner, sulla cui entità sapremo di più nei prossimi giorni. Inoltre, pensando alla prossima gara con il Torino, va sottolineata la sicura assenza del centrocampista Barrenechea, incappato in un giallo che a causa della diffida sarà pregiudizievole della partecipazione al prossimo match. Recuperare capitan Mazzitelli risulta allora ancor più importante e addirittura indispensabile.
Tra le “voci” non proprio rasserenanti ecco anche l’articolo apparso sulla “Gazzetta dello Sport”, secondo il quale il digì juventino Giuntoli starebbe trattando il possibile trasferimento in Premier fin da gennaio dei due giovani talenti juventini Iling Junior e Soulé. Su quest’ultimo poggia gran parte del gioco offensivo del Frosinone ed è palese che tenerlo fino a scadenza del prestito (giugno 2024) non è un dettaglio, ma una priorità del club. Da qui a gennaio le voci su un giocatore che si è guadagnato i riflettori non solo in Italia saranno tante, purchè restino voci…
A San Siro è emersa anche una certa ingenuità del pacchetto arretrato canarino, ma in questo caso non si tratta di una “scoperta” e va detto che proprio in sede di campagna acquisti di riparazione, anche alla luce dell’infortunio di Marchizza, si dovrà intervenire massicciamente. Ma intanto pensiamo al prossimo match casalingo, che si giocherà domenica all’ora di pranzo, prima volta in stagione: a recar visita al Benito Stirpe sarà il Torino, impegnato stasera nel posticipo che chiuderà la giornata, contro l’Atalanta. C’è un lusinghiero cammino interno da confermare e se possibile addirittura migliorare. Il match contro i granata comincia oggi.

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