Le prove sono finite. Da stasera si gioca sul serio, nell’ambito della Coppa Italia. Il Frosinone del Grosso bis non somiglia molto a quello della scorsa stagione. Un tourbillon di entrate ed uscite ne ha modificato i contorni, le sembianze e in parte le idee di gioco. Il tecnico romano è però molto sereno e molto fiducioso alla vigilia del primo impegno ufficiale e dalle sue parole traspare la profonda convinzione che i suoi possano tener botta, sia stasera in Brianza che nelle partite che verranno. “Metteremo in campo le nostre idee, la nostra voglia e proveremo a realizzare tutto quello che abbiamo studiato, naturalmente rispettando il valore dell’avversario. Non è un mistero che il Monza si stia attrezzando per reggere l’impatto con il massimo campionato e noi dovremo essere pronti a contrastarlo con applicazione e grande volontà”. In sintesi, suona come un “loro son bravi, ma noi non siamo da meno”. Un atto di fede verso una squadra ridisegnata e ringiovanita. Il primo anno senza Ciano e Zampano, dopo i saluti un po’ più datati dei fratelli Ciofani, di Dionisi, di Paganini. Il Frosinone che si è fatto apprezzare in B e ha fatto ben due volte capolino in massima serie è storia, è ricordo dolce e indelebile, ma bisognava voltar pagina per provare a crearne un altro altrettanto bello e vincente. La sapiente mano di Angelozzi ha disegnato una squadra sbarazzina e ambiziosa, che abbina qualità certa, leggi Caso, Lucioni e Garritano, a potenzialità non ancora del tutto espresse, ma certamente intriganti. Moro, Ciervo, Kone e gli altri volti nuovi dispiegheranno giorno dopo giorno la tela di una cifra tecnica che dovrà disegnare e designare il ruolo dei giallazzurri ciociari nel contesto di questa conclamata A2. Stasera in campo per la Coppa Italia, che solo nei sogni può essere un obiettivo. Altri son destinati a giocarsi la competizione, ma non per questo l’impegno va snobbato. E allora mister Grosso schiererà l’undici in questo momento più affidabile, con Lucioni e Sziminsky coppia centrale e Oyono – Cotali sulle corsie di difesa davanti a Turati. Centrocampo a tre con Lulic, Rohden e Boloca, davanti Caso, Moro e Garritano. Possibili un paio di scelte differenti, perché come sua abitudine il tecnico giallazzurro non ha fornito alcuna anticipazione sulle scelte di formazione. Più che il risultato conteranno il gioco e l’atteggiamento o almeno così si è soliti dire in queste circostanze, perché poi al risultato si guarda eccome.