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I detenuti diventano scrittori. E’ in libreria ‘Letteratura d’evasione’: scritti e racconti dei carcerati di via Cerreto

Cesidio Vano
Il volume è disponibile dallo scorso 17 febbraio in libreria o negli shop online. Le prefazioni sono di Luigi Manconi e Alessandro Bergonzoni
Marzo 30, 2022
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Carcere di Frosinone

Scritti e racconti dei detenuti del carcere di Frosinone. E’ in edicola per i tipi del Saggiatore ‘Letteratura
d’evasione
‘, un volume che nasce all’interno dei laboratori di scrittura svoltisi presso l’istituto penitenziario del capoluogo ciociaro.

Il libro scritto dai detenuti in via Cerreto

Il libro si apre con questi quesiti: “Che cosa significa essere liberi? Potere uscire di casa tutti i giorni quando si vuole, mangiare a qualunque ora del giorno e della notte, andare a correre in un parco, a scalare una montagna, a fare un tuffo nel mare, fare l’amore con la persona che si desidera ogni volta che se ne ha l’occasione. E come si fa a essere liberi quando ciascuna di queste cose è negata?” a cui i detenuti con i loro scritti provano a dare una risposta. Un’antologia, appunto, che raccoglie i lavori nati durante il laboratorio di scrittura ideato e condotto da Ivan Talarico, nell’ambito del progetto Fiorire nel pensiero curato e ideato da Federica Graziani.

Nella presentazione del volume si legge: “…questo insieme di racconti, brevi autobiografie, pagine
diaristiche, lettere, surrealistici «cadaveri squisiti» e altri esercizi letterari rappresenta una rottura delle pareti che separano l’esterno del carcere dalla realtà al suo interno, permettendo sia a chi legge sia a chi scrive di abitare insieme uno spazio di confronto e vicinanza: quello della letteratura. Uno spazio di libera espressione nel quale gli autori danno voce al proprio passato, ai propri sogni e alle proprie paure, descrivono gli ambienti della prigione e le planimetrie di città immaginarie, inventano storie a partire da una fotografia e si reinventano come personaggi di finzione, condividono ricordi e parlano di amore e di morte, di errori commessi e di scelte fatte con coraggio”.

Le prefazioni sono di Luigi Manconi e Alessandro Bergonzoni.

Letteratura d’evasione‘ è al contempo potenza liberatoria e rigenerazione grazie alla scrittura: “letteratura d’evasione è sia quella che consente al detenuto-lettore di emanciparsi dalla claustrofobia mentale, delle sbarre, delle porte blindate, degli spazi coatti, sia quella prodotta dal detenuto-scrittore. Ovvero da chi, nella prigione psicologica e materiale, ha trovato uno spiraglio per prendere aria, per sgranchire gambe e braccia, per conquistare una porzione di autonomia e di libertà”.
Il volume è disponibile dallo scorso 17 febbraio in libreria o negli shop online.

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