Inizio positivo per il Frosinone, che approccia nel migliore dei modi il suo quattordicesimo campionato cadetto battendo per 2-0 l’Avellino.
È stato un successo meritato e convincente, ottenuto a dispetto di un’inferiorità numerica sopportata per mezz’ora della ripresa, per via dell’espulsione di Calvani.
In vantaggio all’alba del confronto, i giallazzurri hanno mostrato grande autorevolezza e di fatto hanno dominato il match, ribadendo in buona sostanza le buone indicazioni già fornite nel vittorioso match di Coppa Italia a Monza.
LA CRONACA
Alvini schiera davanti a Palmisani una linea a quattro con A. Oyono, Calvani, Monterisi e Marchizza, i due mediani sono Calò e Koutsoupias, i trequartisti Ghedjemis, Barcella e Kvernadze, la punta è Raimondo.
Pronti via e il Frosinone va subito all’assalto. È Kvernadze a chiamare all’opera Iannarilli quando non è ancora completo il secondo giro di lancette. Il portiere degli irpini risponde presente.
Al 4’ i ciociari sbloccano il risultato: perentoria percussione di Ghedjemis sul settore destro e cross al centro per il puntualissimo Koutsoupias, che non concede scampo a Iannarilli.
I giallazzurri, non paghi, continuano ad arrembare nella metà campo ospite e gli uomini di Biancolino faticano alquanto a tenere botta.
Solo al 16’ l’ex Insigne offre a Russo che gira di testa e impegna Palmisani in una parata non difficile. Al 27’ ancora Frosinone pericoloso, con Barcella che ci prova da fuori e Iannarilli che alza oltre la traversa.
Dal tiro d’angolo la palla esce fuori area, dove Marchizza si coordina alla perfezione e con una perfetta fiondata segna il gol del 2-0.
È un Frosinone da stropicciarsi gli occhi, già incisivo e fluido nella manovra.
E i giallazzurri confortano la sensazione fino all’intervallo, cercando persino il tris con Anthony Oyono. Le risposte avellinesi, affidate e Palumbo e Insigne, trovano pronto Palmisani.
SECONDO TEMPO
Nessun cambio per Alvini e Biancolino. Il primo quarto d’ora trascorre senza sostanziali emozioni, con il Frosinone che gestisce il possesso palla e punge di continuo, tenendo sempre desta l’attenzione della retroguardia irpina.
Al 18’ però ecco un colpo di scena: Calvani stende Russo e Dionisi, con decisione fors’anche eccessivamente fiscale, ne decreta l’espulsione.
L’Avellino, forte della superiorità numerica, ci prova, ma la conclusione di Crespi da posizione defilata non procura problemi all’attento Palmisani quando i minuti sono 23.
I minuti scorrono con il Frosinone attento e ben disposto a protezione della propria area. Spiovono palloni alti dalle parti di Palmisani, che non chiede di meglio e si disimpegna egregiamente.
È ancora Crespi, il più attivo degli ospiti, a chiamare al lavoro il giovane portiere altarense con un rasoterra potente ma non sufficientemente angolato.
E dopo 6 minuti di extra time il 2-0 viene consegnato agli archivi del torneo cadetto.