informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Perché il Brt rischia di seppellire il centrodestra

Massimo Pizzuti
Al Comune di Frosinone situazione molto tesa in maggioranza. Dubbi e malumori sempre più forti in Fratelli d’Italia. Senza considerare la posizione di Massimiliano Tagliaferri. Poi c’è l’ultimatum della Lista per Frosinone. Davvero Riccardo Mastrangeli vuole ignorare chi ha contribuito ad eleggerlo?
Agosto 4, 2025
Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli (Foto: Facebook/Mastrangeli)

Ai tempi della Dc (quella vera) la riunione di giunta in programma oggi sarebbe stata rinviata. Per far raffreddare una situazione politicamente incandescente. Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli è alle prese con una situazione molto più complicata rispetto alle precedenti. Fratelli d’Italia, che con cinque consiglieri ha il gruppo più numeroso, nei mesi scorsi aveva chiesto una serie di risposte su temi amministrativi di primo piano. Non sono arrivate.
Inoltre, il primo cittadino è andato avanti sulla variante del Brt senza coinvolgere nessuno, men che meno il partito che da oltre tre anni lo sostiene incondizionatamente. Nell’ultima riunione di maggioranza il capogruppo di FdI Franco Carfagna ha mosso una serie di obiezioni documentate sul Bus Rapid Transit, aggiungendo che è arrivato il momento di chiedersi se non sia preferibile potenziare il trasporto pubblico locale. E basta. Poi c’è il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani), che sin dall’inizio della consiliatura ha manifestato dubbi sul Brt. Riccardo Mastrangeli non ha ascoltato nessuno, se non i tecnici. Ripetendo che il Bus Rapid Transit verrebbe realizzato con le risorse del Pnrr.
Ma il punto è che il tracciato e la variante relativi al Bus elettrico rivoluzionerebbero in senso negativo una vasta area del capoluogo, con effetti già non graditi a residenti e commercianti. La domanda che bisognerebbe porsi è: ne vale la pena?
Poi c’è il profilo politico, nel senso che Mastrangeli è stato eletto sindaco con l’appoggio della coalizione di centrodestra. Con una maggioranza di 22 consiglieri, che non esiste più. Già 9 “dissidenti” sono andati via: Forza Italia (3), Futura (3), Lista Mastrangeli (2), Lega (1). Adesso sono di traverso Fratelli d’Italia (5) e la Lista per Frosinone (3). Per motivi diversi, ma comunque di traverso. Senza considerare i dubbi di un esponente ormai “storico” del centrodestra cittadino, Massimiliano Tagliaferri.
E’ valsa la pena sfibrare una coalizione sui sensi unici, sul tracciato del Brt, sui parcheggi e più in generale sulla mobilità urbana? E’ questa la domanda alla quale Riccardo Mastrangeli dovrebbe rispondere. Trentotto mesi vissuti (politicamente) sempre sul filo del rasoio.
Nell’ultima seduta consiliare, conclusasi con l’approvazione degli assestamenti di bilancio, la Lista per Frosinone del vicesindaco Antonio Scaccia ha dato un triplo ultimatum al primo cittadino: fuori Domenico Marzi dalla coalizione traversale, assegnazione delle deleghe che Mastrangeli tiene per sé (a cominciare dall’urbanistica), rientro in maggioranza di una parte dei “dissidenti”, a cominciare da Forza Italia.
I tre consiglieri Corrado Renzi, Francesca Chiappini e Sergio Verrelli hanno platealmente voluto far vedere che senza di loro non ci sono i numeri nell’aula di Palazzo Munari. Ma perché la Lista per Frosinone del vicesindaco Antonio Scaccia è così preoccupata? Il motivo è semplice: con l’appoggio a Mastrangeli di Andrea Turriziani (Lista Marini), Claudio Caparrelli (Polo Civico) e con la “sponda” determinante della Lista Marzi per il mantenimento del numero legale, la civica di Scaccia non ha più quel ruolo baricentro che ha avuto per tanti anni, specialmente quando le sedute si svolgevano in seconda convocazione.
Non sfugge a nessuno il legame profondo (politico ma pure personale) tra Antonio Scaccia e Nicola Ottaviani, ex sindaco e adesso parlamentare e coordinatore provinciale della Lega. Nelle ultime due sedute consiliari prima Antonio Scaccia e poi Corrado Renzi, nel “bacchettare” sia Riccardo Mastrangeli che Domenico Marzi, hanno ripetuto all’infinito che “Nicola Ottaviani è stato il miglior sindaco della storia del Comune di Frosinone”. Al punto che Domenico Marzi ha risposto: “Per me il sindaco migliore è stato Sandro Lunghi”.
E’ ragionevole pensare che Nicola Ottaviani condivida l’impostazione della Lista per Frosinone e che gradirebbe l’estromissione di Domenico Marzi dall’arco della maggioranza? Sicuramente sì. Riccardo Mastrangeli lo sa perfettamente.
Ad un certo punto Mastrangeli ha deciso di cambiare il profilo della coalizione che lo sostiene, che è diventata trasversale. In questo quadro Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli e Carlo Gagliardi hanno un ruolo determinante. Lo ha capito Antonio Scaccia, leader della Lista per Frosinone. Che infatti sta concentrando su questo aspetto il “fuoco amico” nei confronti del sindaco.
Adesso però è diverso, perché sul Brt (il tema centrale della consiliatura) c’è un problema anche politico. E riguarda la posizione di Fratelli d’Italia e di Massimiliano Tagliaferri. Per Mastrangeli è il momento della riflessione. Davvero si vuole distruggere definitivamente il centrodestra a Frosinone?

Agosto 5, 2025

Il richiamo della foresta è scattato ancora una volta, portando il sindaco Riccardo Mastrangeli ad appiattirsi sulle posizioni del suo

Agosto 1, 2025

“L’approvazione, avvenuta all’alba di questa mattina, dell’Assestamento al Bilancio 2025-2027 e del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2026-2028

Agosto 1, 2025

“Come Consigliere regionale del territorio, non posso che esprimere piena soddisfazione per i risultati ottenuti grazie alla recente manovra di

Luglio 31, 2025

“Portiamo a compimento un altro importante obiettivo per la nostra comunità. Con l’approvazione dell’elenco degli interventi di manutenzione straordinaria sulla

Luglio 31, 2025

“Desidero esprimere un sentito ringraziamento ad Antonio Iannetta (Comunità Montana Valle di Comino), Francesco Piccirilli (Monti Ausoni), Achille Bellucci (Monti

ULTIMI ARTICOLI