Angelo Retrosi è il nuovo assessore ai lavori pubblici del Comune di Frosinone. L’avvocato prende il posto di Fabio Tagliaferri, a cui il sindaco ha revocato la delega. Ma dietro la notizia c’è molto altro. L’incarico di Retrosi durerà (si presume) per gli ultimi otto mesi della consiliatura e origina da una partita, già vista in precedenza, tutta volta a mantenere gli equilibri politici venuti fuori nelle passate elezioni del 2017.
Dopo il passaggio a Fratelli D’Italia di Tagliaferri, Nicola Ottaviani ha ritenuto di dover comunque tenere conto del consenso di Polo Civico, la lista con cui si era candidato Tagliaferri. Come pure del peso politico di questa realtà e del sostegno incondizionato che il Polo offre al primo cittadino da ben nove anni. Ecco quindi la nomina di Retrosi, dopo le pressioni del leader Gianfranco Pizzutelli. Eppure la decisione non può passare inosservata. AnzI fa clamore, visti i risultati raggiunti sul piano dei nuovi progetti realizzati, cosa che anche il sindaco ha riconosciuto in un comunicato, e dati i rapporti tra partiti come Lega e Fdi. Giorgia Meloni è stata informata della vicenda e dopo le lunghe conversazioni telefoniche con Massimo Ruspandini, senatore di FDI e presidente provinciale, non è esclusa un’uscita del partito dalla maggioranza in Consiglio.
La quota di sicurezza per la maggioranza di centrodestra è 17 consiglieri. Attualmente se ne contano 21, eppure non è chiaro cosa decideranno di fare i consiglieri di Fdi Maria Rosaria Rotondi – non una fedelissima di Ruspandini – e Domenico Fagiolo. Senza dimenticare l’assessore al patrimonio pubblico Pasquale Cirillo, referente di Fdi. Il bivio è tra continuare a sostenere Ottaviani o sganciarsi prima delle elezioni, ormai vicine, nelle quali è altamente probabile che Fabio Tagliaferri possa candidarsi a sindaco.
La scelta di Ottaviani è stata spiegata come una conseguenza di ordine amministrativo più che politico. in maggioranza il Polo Civico fa contare i suoi 3.749 voti, ottenuti da Francesco Trina, Igino Guglielmi, Debora Patrizi, Claudio Caparrelli. Solo un avvicendamento quindi. In merito non si esprime Tagliaferri. Non certo per imbarazzo, forse per garbo. O perché questa strada era anche un po’ annunciata dal momento che l’ex assessore sembra far intuire ambiziose mire politiche. Uno degli indizi appunto il passaggio a un partito come Fratelli D’Italia.