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Il Frosinone riparte da Guido Angelozzi dopo la sospirata salvezza

Roberto Mercaldo
Giugno 10, 2025

Brescia nei guai. Ricorso ritirato dal club lombardo, e procedura fallimentare alle viste. Cellino ha scelto di alzare bandiera bianca al cospetto della giustizia sportiva, ma ancora tuona, attraverso il suo legale, di rivalersi attraverso quella ordinaria. Intanto però, all’insegna del mors tua vita mea, il Frosinone raccoglie una salvezza non più in dubbio. A giocarsi la permanenza saranno Salernitana e Sampdoria, con i campani che avranno la discriminante a favore in caso di egual numero di reti realizzate nel doppio confronto, in programma domenica 15 giugno a Genova e venerdì 20 giugno a Salerno.
I giallazzurri possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e ricordare non proprio come una piacevole reminiscenza questa stagione che ha confermato quanto il campionato cadetto possa rivelarsi insidioso anche per chi nella stagione precedente aveva militato in massima serie.
Per una volta le valutazioni compiute dal club in sede di campagna acquisti si sono rivelate insufficienti a regalare quella tranquillità e quell’evitar disastri che a inizio stagione era stato il fermo proposito del patron Stirpe.
Seppure nocchiero navigato e valente, come aveva perentoriamente confermato nelle stagioni precedenti, stavolta Guido Angelozzi ha compiuto degli errori di sopravvalutazione di alcuni elementi, che alla prova dei fatti si sono rivelati incapace di apportare quel quid di tecnica e di combattività necessario a traghettare la squadra verso lidi tranquilli.
Per la prossima stagione la priorità sarà quella di garantire all’organico una congrua pericolosità offensiva, perché il reparto che quest’anno è davvero naufragato è proprio quello avanzato. Le chiavi saranno consegnate anche quest’anno al manager catanese, che starà sicuramente predisponendo le strategie per evitare di ripetere un’annata con il fiatone.
Possibile che le indicazioni di questo campionato fatto di poche gioie e di tante problematiche possano trasformarsi in un volano che riporti il Frosinone verso quelle zone nobili della graduatoria che da qualche anno aveva saputo conquistarsi, prima di questa stagione così poco brillante.
Una squadra forte di serie B, questo ambisce ad essere e questo è stato nella sostanza il Frosinone nell’ultimo decennio. Le capatine in massima serie sono state una piacevole eccezione e al terzo tentativo i ciociari sono andati davvero vicinissimi a conquistare la salvezza. Per arrivare alla quadratura del cerchio, per aggiungere la ciliegina a una storia calcistica che davvero è stata esaltante dall’avvento di Stirpe in poi, bisognerebbe tornare in A e poi guadagnare la prima salvezza della storia, il solo traguardo che ormai manchi a questo club che sta sbalordendo l’Italia. Un sogno? Forse. Ma sognare è gratis e poi come ha insegnato Marzullo, i sogni aiutano a vivere meglio.

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