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Liste d’attesa, la presidente della commissione sanità Alessia Savo replica alla consigliera Droghei (PD)

Redazione
“ll Lazio è una delle poche regioni in cui la riforma del ministro Schillaci è realtà, cosi come l’inizio del cambio di passo della nostra Regione. Le accuse dell’opposizione sono intollerabili e pretestuose”
Aprile 17, 2025

“La riforma del Recup e l’integrazione delle agende tra pubblico e privato accreditato hanno già iniziato a ridurre i tempi di attesa delle prestazioni e hanno permesso l’erogazione di un maggior numero di esami e visite. Il presidente Rocca ha coraggiosamente deciso di riprogrammare e riorganizzare la sanità laziale, partendo dalla nuova rete ospedaliera, da uno straordinario piano assunzionale, dagli investimenti strutturali e tecnologici, dalla riforma del Recup unico, consapevole che la salute dei cittadini laziali non poteva essere curata con una Tachipirina ma necessitava di una ‘terapia intensiva’. Non riconoscere questo è intellettualmente disonesto”.

Così la presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche Sociali di Fratelli d’Italia, Alessia Savo, replica alle dichiarazioni della consigliera di opposizione, Emanuela Droghei (Pd) sulle liste d’attesa.

Il governo Rocca sta invertendo la rotta e sono i numeri ad attestarlo: a gennaio 2025 il 95,7% degli utenti che ha prenotato una visita sul Recup ha ricevuto un appuntamento nei tempi previsti per legge e per le prestazioni critiche la percentuale sale addirittura al 96,5%. Con la sinistra della consigliera Droghei al governo, i tempi di attesa venivano rispettati in una percentuale del 78,6% e, se consideriamo, che le linee guida nazionali prevedono come tempi di garanzia almeno una percentuale del 90%, non serve certo il pallottoliere (o forse sì?) per tirare la somma del nostro operato. La spesa per il privato? Quello che desumiamo dai dati della Ragioneria dello Stato è una crescita vertiginosa negli ultimi dieci anni di gestione del centrosinistra (dal 26% al 30%), senza che questo si affiancasse a un governo della sanità accreditata, cosa che ha fatto il presidente Rocca pretendendo la condivisione totale delle agende e permettendo la messa a disposizione delle prestazioni a favore di ogni cittadino laziale. Senza contare che alle 17 strutture accreditate che non hanno messo a disposizione del Recup unico le loro agende, è stato revocato l’accreditamento. 

Che altro dire? – Conclude la presidente Savo – La consigliera Droghei sa bene – e non abbiamo motivo di non riconoscerle un’esperienza politica significativa – che stiamo realmente e coraggiosamente riformando la sanità del Lazio. Evidentemente, però, questa fretta alla denigrazione e al continuo, esasperato lancio di accuse decisamente strategiche da parte dell’opposizione – che fa benissimo il proprio lavoro e per questo il nostro augurio è quello di ricoprire a lungo questo ruolo – sono figlie della paura dei risultati che, percorrendo questa strada, continueremo a produrre e a portare come bilancio alla fine di questo mandato, nell’esclusivo interesse dei cittadini e dei territori”.

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