Per acclamazione, in modo che il segnale di unità sia ancora più forte. Così il congresso del circolo frusinate di Fratelli d’Italia, svoltosi stamattina all’Astor Hotel, ha eletto Alessia Turriziani nuovo coordinatore cittadino. E lei nel suo intervento ha voluto vicino Armando Simoni, che assumerà il ruolo del vice coordinatore. Con loro nel direttivo ci saranno anche Marco De Giorgi, Matteo Loffredi, Francesco Stasolla, Corrado Falcidia, Debora Magliocchetti, Roberto Grande, Luca Bottoni, Sergio Crescenzi, Elisabetta Tozzi, Michele Meloni, Franco Napoli, Alessandro Maceroni e Aldo Mattia.
Non Fabio Tagliaferri, il coordinatore uscente, che ha sottolineato: “Da oggi sono un semplice iscritto e questo significa che posso… parlare”. Con riferimento alle dinamiche del Comune di Frosinone. Perché in prima fila era seduto il sindaco Riccardo Mastrangeli, che ha portato il saluto della città “al partito più importante della coalizione che mi sostiene”.
A presiedere i lavori il deputato Alessandro Palombi. Con lui al tavolo il due volte parlamentare e presidente provinciale Massimo Ruspandini, i deputati Aldo Mattia e Paolo Pulciani, i consiglieri regionali Daniele Maura e Alessia Savo.
E naturalmente Fabio Tagliaferri, presidente di Ales e coordinatore uscente del partito nel capoluogo. In sala il presidente della Saf Fabio De Angelis. C’erano i due assessori comunali Alessia Turriziani e Simona Geralico e i consiglieri.
Il congresso unitario è stato il risultato dell’accordo tra Fabio Tagliaferri e Aldo Mattia, accordo favorito da una sapiente mediazione del leader provinciale Massimo Ruspandini. Sia Mattia che Tagliaferri non si sono nascosti, dicendo che all’inizio ci sono stati dei problemi e che si andava nella direzione di una “conta”. Poi però a prevalere è stato il superiore interesse del partito. Anche perché, hanno rimarcato, “la visione della città è la stessa”.
Ma a tracciare la rotta politica è stato Massimo Ruspandini, con un intervento a tutto campo. Ha spiegato: “Ringrazio tutti. Il congresso unitario è un segnale importante, anche perché noi siamo classe dirigente di questa città, che è il capoluogo. E dobbiamo essere bravi a raccontare meglio quello che stiamo facendo. Frosinone è la “capitale” della Ciociaria”. Però è un capoluogo anomalo: ha 40.000 degli oltre 400.000 abitanti della provincia. Il fatto è che in ogni caso rappresenta il punto di riferimento per tanti ciociari che qui lavorano e studiano. Ecco perché il compito primario del Comune è quello di assicurare i servizi alle persone che quotidianamente arrivano qui. Il centrodestra in questi anni ha cambiato in meglio Frosinone, ma c’è ancora tanto da fare. E il gruppo di Fratelli d’Italia sente la responsabilità e l’orgoglio di essere il baricentro dell’intera coalizione. Un gruppo che lavora in maniera proficua e per questo ringrazio Fabio Tagliaferri che lo ha costruito. Penso pure che dobbiamo rivendicare, a partire proprio da Frosinone, il primato della politica. Perché la politica la fanno i partiti. Le liste civiche sono importanti, ma i partiti non possono andare a ricasco. Per il resto, Fratelli d’Italia ha dimostrato proprio con la stagione congressuale di avere le carte in regola per rappresentare le istanze di questa provincia. A testa alta. Non ci appartiene la logica del cappello in mano, non elemosiniamo posti. Ce li prendiamo da soli in base alla nostra forza politica”.
Quindi Ruspandini ha evidenziato il ruolo svolto sia da Fabio Tagliaferri che da Aldo Mattia.
Nel suo intervento Aldo Mattia ha spiegato: “Lasciatemi dire con orgoglio che noi tutti rappresentiamo il primo partito del Paese, il partito di Giorgia Meloni, che a sua volta ha riportato l’Italia al centro della scena internazionale. Vero: all’inizio ci sono state delle incomprensioni che non ho… capito. Poi però con Fabio Tagliaferri ci siamo ritrovati. Ora avanti insieme”.
Fabio Tagliaferri ha ripercorso i due anni e mezzo alla guida del circolo di Fratelli d’Italia, ricordando che “la storia è nata quando, dopo essere passato in Fratelli d’Italia, sono stato revocato come assessore dall’allora sindaco”.
Il riferimento è a Nicola Ottaviani. Ha continuato Tagliaferri: “Poi però è successa una cosa. Il ministro Francesco Lollobrigida, in un evento pubblico, ringraziò l’allora primo cittadino per quella decisione, aggiungendo che in quel modo il sottoscritto poteva dedicarsi al partito a Frosinone, a fare politica. E così abbiamo fatto e ringrazio ancora una volta tutti i 30 candidati alle comunali. Perché quella è stata la svolta”. Poi, rivolgendosi a Mastrangeli, Fabio Tagliaferri ha detto: “Sindaco, noi ti abbiamo sempre difeso, blindato, rispettato. Ora però dobbiamo dirci che il programma al quale fai spesso riferimento non nasce soltanto due anni e mezzo fa, ma dodici anni fa. Per esempio il Brt e le piste ciclabili. Questo non vuol dire mettere in discussione quelle scelte, ma vuol dire armonizzarle, attualizzarle e parametrarle in quella che Ruspandini ha giustamente definito una città che deve assicurare i servizi. E tra i servizi ci sono i parcheggi e le misure atte a facilitare l’attività dei ristoranti, degli esercizi commerciali, delle scuole. Di tutto quello che cioè caratterizza Frosinone. Facilitando anche chi viene da fuori, perché senza il loro contributo questa città è destinata ad una inesorabile deriva. Prima del Brt vengono i parcheggi. E una pista ciclabile va realizzata al posto di un marciapiede, impossibile tenere entrambe le opzioni in strade così strette. Ecco, Fratelli d’Italia chiederà un tavolo “propositivo” per migliorare questi aspetti”.
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