Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ha revocato a tempo di record l’assessore Valentina Sementilli (Lista Ottaviani). Indicando al suo posto l’avvocato Mario Grieco, che in consiglio comunale lascerà lo scranno ad Andrea Campioni. Un’operazione fortemente voluta da Nicola Ottaviani, deputato e coordinatore provinciale della Lega, oltre che naturalmente fondatore della civica. Tutto questo è avvenuto dopo che martedì scorso (ultimo giorno di un Carnevale che la politica frusinate ricorderà a lungo) la stessa Valentina Sementilli e il consigliere Christian Alviani (pure lui della Lista Ottaviani) avevano fatto richiesta di aderire al gruppo di Fratelli d’Italia. Rivolgendosi al referente cittadino Fabio Tagliaferri, il quale aveva fatto presente a entrambi che la disponibilità c’era ma bisognava che il tema fosse affrontato dalle segreterie provinciali e regionali del partito.
Nicola Ottaviani però l’ha presa malissimo, considerando l’iniziativa di Sementilli e Alviani come una presa di distanza dalla lista e come un “affronto” sul piano politico. Inoltre ha avuto un acceso scambio di battute con Fabio Tagliaferri. Ma questa non è una novità: i due in realtà si sopportano (a fatica) ormai da anni.
Sul piano politico i livelli sono stati diversi. Fratelli d’Italia ha fatto capire di voler analizzare con calma la situazione, visto che comunque Frosinone è un capoluogo di provincia e dunque c’è la necessità di mantenere un quadro di armonia con gli alleati. In questo caso con la Lega, rappresentata da Nicola Ottaviani. L’ex sindaco ha accelerato per il cambio in giunta. Cosa che Riccardo Mastrangeli ha effettuato. Attraverso la revoca delle deleghe alla Sementilli, che dunque non si è dimessa. Una circostanza che nel prossimo futuro è destinata a pesare. Intanto Christian Alviani si appresta a lasciare la Lista Ottaviani.
L’intera vicenda conferma quanto sia ancora influente Nicola Ottaviani nelle dinamiche
dell’Amministrazione guidata da Riccardo Mastrangeli. Si è fatto riferimento al modello Rocca attuato alla Regione. Nel senso che gli assetti della giunta devono restare indipendenti dai giri di valzer dei gruppi consiliari. Un discorso che in realtà vale fino ad un certo punto, perché la coalizione che appoggia il Governatore è la stessa uscita dalle urne. Con due “rinforzi” provenienti dai Cinque Stelle che però da tempo fanno parte di Forza Italia.
Al Comune di Frosinone non è così. Intanto Forza Italia (due consiglieri: Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia) è fuori dalla maggioranza da mesi. Così come due esponenti eletti nella Lista Mastrangeli (Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella) e uno nella Lega (Giovanni Bortone) sono da oltre un anno e mezzo sulle barricate. Infine, Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Francesco Pallone (Futura) adesso fanno parte delle opposizioni. A Frosinone il centrodestra si è “rotto” e nessuno ha provato a ricostruirlo. Preferendo aprire… al centrosinistra. Non è certamente questo il modello Rocca. L’unica strada che permetterebbe di tornare al quadro originario determinato dal voto degli elettori resta quella dell’azzeramento della giunta e dell’avvio di una verifica politica nei confini del centrodestra. Come chiede da mesi il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri.
C’è un altro fatto accaduto l’ultimo giorno di Carnevale: il gesto dell’ombrello che l’assessore Rossella Testa (Lega) ha rivolto ai cittadini nel quartiere Giardino, in risposta alle contestazioni. La diretta interessata si è scusata, ma in diversi continuano a ritenere che sia opportuno un passo indietro. Che invece non ci sarà perché l’esponente del Carroccio è stata blindata sul piano politico dal sindaco Riccardo Mastrangeli e dal parlamentare Nicola Ottaviani.
Solo nel nostro capoluogo che ha raggiunto un livello di decadenza, di volgarità e di confusione che non ha precedenti un “Testa…coda” così grave intriso di tanta maleducazione da parte di un amministratore pubblico poteva essere archiviato senza alcuna conseguenza.
Forse sarebbe stato complicato mettere in discussione due assessori (Sementilli e Testa) nella stessa fase. Però a sorprendere è come non si sia voluto cogliere la volo l’apertura di Forza Italia e decidere un azzeramento totale dell’esecutivo, con l’impegno di una verifica rapida e a tutto campo. Anche perché nel frattempo i malumori nella coalizione non sono scomparsi. Tutt’altro. Basta andarsi a fare un giro sulle pagine Facebook di consiglieri e assessori.