Questa mattina, presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone è stato firmato un importante protocollo d’intesa in materia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo dei cittadini stranieri.
L’intesa, le cui attività preparatorie sono state svolte sotto l’egida del Procuratore F.F. della Repubblica presso la Procura di Frosinone, dott. Vittorio MISITI, che ha dato impulso alla sinergica attività tra tutti gli attori istituzionali coinvolti, è stata formalmente siglata questa mattina dalla Procura di Frosinone, dalla Questura, dal Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza, dal Gruppo Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Roma, dalla A.S.L. di Frosinone e dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Frosinone.
Il protocollo operativo ha tra le finalità non solo quella di garantire un maggior impulso alle attività di contrasto allo sfruttamento lavorativo attraverso la repressione delle condotte illecite, ma anche di rafforzare la tutela delle vittime attraverso un percorso che ne agevoli l’accesso alla giustizia e ne favorisca l’integrazione culturale, sociale ed economica.
L’obiettivo è quello di fare “rete” tra le istituzioni coinvolte anche e soprattutto sotto il punto di vista dell’emersione dei fenomeni di sfruttamento, per superare le difficoltà che, ancora oggi, ostacolano la denuncia da parte delle vittime delle condotte illecite, necessaria per scalfire l’impunità degli autori delle condotte.
Tra gli aspetti significativi, l’attribuzione da parte della Procura della Repubblica di un canale di valutazione prioritario per la concessione, in fase di indagini preliminari, del “nulla osta” necessario per l’attivazione dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (A.G.E.A.), al fine di interrompere/recuperare i finanziamenti dell’UE nei confronti delle aziende che hanno violato le condizioni di socialità e ambientali;