Voleva celebrare il suo fresco numero uno raggiungendo la sua prima finale al Roland Garros, ma ancora una volta il quinto set si è rivelato fatale per Jannik Sinner, sconfitto dopo quattro ore di battaglia dal suo rivale di sempre Carlos Alcaraz.
Anche stavolta, inevitabilmente, ci sono consistenti recriminazioni, sebbene non ci siano stati match ball falliti dal ragazzo di San Candido, come invece accadde negli Stati Uniti. E’ stata una partita piuttosto atipica, condizionata dal grande caldo e con entrambi i contendenti costretti a superare momenti di difficoltà. Jannik ha pagato a carissimo prezzo uno smash agevole fallito nel decimo gioco del quarto set, rivelatosi poi decisivo per il break operato dall’avversario, che ha così portato a casa all’improvviso un parziale che sembrava sotto controllo. E al quinto, Carlitos ha operato immediatamente il break decisivo, riuscendo poi con gran fatica a conservarlo fino al 6/3 conclusivo.
L’incontro era iniziato nel segno di Sinner, che aveva vinto il primo set con estrema facilità (6/2 con un 4/0 iniziale che aveva annichilito uno spento e scentrato avversario) e si era portato avanti 2/0 anche nel secondo. Sono però iniziati a quel punto problemi di crampi e di scarsa idratazione che hanno fiaccato Jannik, d’improvviso falloso e decisamente poco brillante negli spostamenti. Alcaraz, sia pure senza brillare in modo esagerato, ha saputo approfittarne, portando a casa il secondo parziale con facilità. Nel terzo, dopo un primo break operato da Alcaraz, Sinner ha finalmente reagito, tornando a giocare con grande incisività da fondo campo e aggiudicandosi con merito il parziale.
La pirandelliana partita ha però riservato un ulteriore ribaltamento o se preferite cambio di scena, con lo smash di cui si è detto a fare da spartiacque tra la possibile gloria e la legittima delusione del nuovo numero uno del mondo. Va peraltro evidenziato come quarto e quinto set siano stati paradossalmente quelli più belli dal punto di vista dello spettacolo e delle prelibatezze tecniche mostrate da entrambi i contendenti. Jannik Sinner ha pagato un paio di incertezze, ma è tornato a giocare in modo eccellente, dimenticando i crampi e ogni altra problematica fisica.
Certamente la semifinale raggiunta, e la sconfitta al quinto che è comunque una vittoria mancata di un soffio, rappresentano un bilancio più che soddisfacente per Jannik Sinner, che fino a tre giorni prima del via non aveva alcuna certezza in merito alla propria partecipazione al major parigino. E’ però l’ennesimo quinto set perso, che fa seguito a quelli contro Khachanov, Tsitsipas, Zverev, Djokovic, e lo stesso Alcaraz. Tante, troppe volte, la sorte volge le spalle al nostro grande campione in occasione di queste sfide da oltre quattro ore. Urge un cambio di tendenza e conoscendo le virtù di questo incredibile ragazzo non c’è dubbio che presto si verificherà .
Una terza finale però l’Italia l’ha centrata: nel doppio femminile Errani e Paolini hanno infatti sconfitto in tre set Kostyuk e Ruse e potranno sfidare nell’ultimo atto le superfavorite Siniakova e Gauff. Per Jasmine un’edizione di Parigi 2024 davvero incredibile, con finale raggiunta nel singolo e nel doppio. Mancherà un finalista proprio nel singolare maschile, ma per l’Italia resta un’edizione davvero indimenticabile.