Claudio Fazzone alza il livello di scontro con il vertice della Regione. L’uscita pubblica del governatore Francesco Rocca in un recente intervento a Viterbo, non è piaciuto per nulla al coordinatore regionale di FI. Nelle ultime ore c’è stata la reazione dura del senatore di Fondi, che ha inviato una missiva al presidente della Regione Lazio, nella quale traspare come il termometro della maggioranza di governo segni un chiaro innalzamento della temperatura.
LA LETTERA
Fazzone ha criticato il presidente Rocca per un riferimento poco gradito nei confronti del presidente della provincia di Viterbo. “Al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, che ha definito ‘poco serio’ il Presidente della Provincia di Viterbo e Segretario provinciale di Forza Italia Alessandro Romoli, consigliamo di evitare inutili e demagogici attacchi personali nei confronti di chi si è sempre adoperato per la difesa e lo sviluppo della Tuscia -ha evidenziato il leader laziale di FI- Alessandro Romoli, contrariamente a quanto sostiene Rocca, è una persona seria, credibile e considerata autorevole anche da comunità politiche diverse dal centrodestra. E lo dimostra lo stesso attacco che Rocca ha mosso nei confronti di Romoli, “reo” di voler presentare ricorso al Tar per annullare il provvedimento con cui la Regione Lazio ha approvato l’ampliamento della discarica viterbese di Monterazzano. L’intenzione del Presidente Romoli è infatti quella di difendere la Tuscia ed evitare che l’invaso viterbese venga utilizzato come discarica del Lazio per supplire alle insufficienze delle altre Province, che non sono in grado di smaltire in maniera autosufficiente i propri rifiuti”.
L’esponente parlamentare azzurro ha quindi lanciato un monito al governatore: “Un ultimo consiglio al Presidente Rocca: posto che Forza Italia rappresenta una delle componenti più numerose della maggioranza politica della Regione Lazio, e posto che FI ha contribuito in maniera determinante all’elezione di Francesco Rocca a Presidente della Regione Lazio, auspichiamo da parte sua un maggior rispetto nei confronti di questo partito politico”.
TRIPODI ALL’ATTACCO
Un altro pontino (sempre di FI) si è segnalato per un grande attivismo sul piano mediatico. Angelo Tripodi, di fatto è uscito vincitore dal contenzioso aperto dall’assessore Pasquale Ciacciarelli, sul seggio conteso tra Latina e Frosinone, assegnato alla Lega nelle regionali 2023. “A dispetto delle dichiarazioni e dei toni trionfalistici delle prime ore su fantomatici 460 voti sottratti da oscure trame ordite a danno di Ciacciarelli -ha affermato Tripodi- la Lega deve prendere atto non solo di non avere tutti quei voti sperati, ma addirittura di averne persi 29, il Tutto dopo aver perso anche due consiglieri alla Pisana e non avere più i numeri neanche per giocare a tombola. Mi ricorda tanto la morale della famosa favola dei fratelli Grimm dei suonatori di Brema che andarono per suonare ma furono suonati. Ora intendo ringraziare tutte quelle persone che mi hanno votato in provincia di Frosinone, ma i cui voti non furono utilizzati, perché anche questo è emerso dalle verifiche delle schede”. Parole di fuoco, che rischiano di alimentare nuove polemiche nell’ormai infinita lite tutta interna al centrodestra, che vede FI e Lega protagoniste, in chiave regionale.