informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Il ritorno di Zingaretti e quell’analisi che il PD non vuole fare

Massimo Pizzuti
Le indicazioni di Francesco De Angelis sono anche il richiamo a rispettare una storia politica precisa. Oggi però sono cambiate troppe cose, ma si è dimenticato che mentre il Partito Democratico governava l’Italia senza vincere le elezioni, alla Regione Lazio “Zinga” ha trionfato due volte nelle urne.
Maggio 24, 2024

Il ritorno di Nicola Zingaretti in provincia di Frosinone non è un fatto che può passare inosservato. Anche se si tratta di una tappa di un tour elettorale che si snoda su quattro regioni (Lazio, Toscana, Umbria e Marche), quelle che fanno parte della Circoscrizione Centrale alle Europee. Particolare importanza l’appuntamento di Cassino, insieme al sindaco Enzo Salera, che ha come obiettivo la conferma per poter essere l’amministratore locale più alto in grado del partito in Ciociaria.
In questo territorio Zingaretti ha avuto le percentuali più alte alle primarie per la segreteria del Pd. Inoltre la corrente Pensare Democratico è sempre stata schierata soltanto con lui per tanti anni. Non è un caso che Francesco De Angelis, ora presidente regionale dei Democrat, l’altro giorno abbia voluto mettere le cose in chiaro: “Io voto Elly Schlein e Nicola Zingaretti, sulla terza preferenza non ci saranno indicazioni”.
I tempi però sono cambiati. Con Zingaretti oggi ci saranno il segretario provinciale Luca Fantini e la consigliera regionale Sara Battisti. Nell’appuntamento dell’8 e 9 giugno saranno importanti sia i voti che le preferenze. Nicola Zingaretti non può fallire: l’obiettivo è arrivare secondo dietro la Schlein e davanti a Dario Nardella, Matteo Ricci e Marco Tarquinio. Dipenderà da tanti fattori e dalle alleanze delle correnti del partito. Quelle stesse correnti che l’allora segretario Nicola Zingaretti mise sul banco degli imputati politici nel giorno in cui si dimise.
Molti hanno dimenticato in fretta le due vittorie di Zingaretti come presidente della Regione Lazio: nel 2013 quando il sistema politico italiano diventò improvvisamente tripolare (con l’entrata in scena del Movimento Cinque Stelle). Nel 2018, quando fu capace di ottenere la conferma nello stesso giorno in cui il Pd nazionale di Matteo Renzi colava a picco. Mai nessuno ha governato la Regione Lazio per due mandati consecutivi (dieci anni). Forse il Pd dovrebbe effettuare una riflessione a freddo su quel periodo. Ma pure sulle cause che portarono Zingaretti al clamoroso passo indietro come segretario compiendo uno di quegli errori difficilmente riparabili
In provincia di Frosinone il Partito Democratico è cambiato molto: archiviato, dal 2018, il “dualismo virtuoso” tra i “due Francesco” (De Angelis e Scalia), siamo in una fase nella quale l’area dell’ex presidente della Provincia Antonio Pompeo è sull’Aventino da tempo. Le sconfitte del centrosinistra alle politiche del 2022 e soprattutto alle regionali del Lazio del 2023 hanno ridimensionato enormemente gli spazi del partito in Ciociaria. Lo si vede negli enti intermedi: Provincia, Saf, Consorzio. Non ci sono più uomini del Partito Democratico alla guida. Francesco De Angelis, però, ha voluto ricordare a tutti che la priorità è votare Nicola Zingaretti alle europee. Nello stesso giorno diversi esponenti importanti dei Dem concorrono per la conferma alla carica di sindaco: Enzo Salera, Domenico Alfieri, Adriano Lampazzi, Enrico Pittiglio. Agli ultimi due anni basterà raggiungere il quorum del 40% degli aventi diritto ai seggi (non ci sono altri candidati). In ogni caso a urne chiuse si capirà davvero cosa sta succedendo nel partito provinciale. Cinque anni fa la percentuale in Ciociaria (16%) fu molto deludente. Difficile dire se un altro passo falso del genere potrebbe comportare una messa in discussione della classe dirigente. Forse però nel Partito Democratico non tutti hanno metabolizzato il fatto che il vero fallimento è stato il Campo largo, non Piazza Grande. Il Pd fa fatica ad abituarsi al ruolo dell’opposizione. Lo si vede a livello nazionale, regionale e anche locale. Ma non c’è alternativa: tutti hanno dovuto effettuare una lunga traversata nel deserto per riprendere centralità sulla scena politica. I tanti anni al governo nazionale senza mai aver vinto un’elezione hanno penalizzato il Pd. Mentre Nicola Zingaretti nel Lazio le elezioni le ha vinte. Due volte.

Luglio 7, 2025

Il Lazio consolida il proprio ruolo strategico nel panorama farmaceutico internazionale, grazie a un investimento record da parte della multinazionale

Luglio 7, 2025

Questa mattina, presso la Sala Aniene della Regione Lazio, il Presidente della Provincia di Frosinone, Luca Di Stefano, insieme al

Luglio 7, 2025

Il recente attacco frontale di Antonio Scaccia a Domenico Marzi evidenzia un profondo malessere all’interno della coalizione trasversale che appoggia

Luglio 4, 2025

“In Commissione Sanità e Politiche Sociali abbiamo svolto, nella seduta odierna, le audizioni sulla proposta di legge 115, di cui

Luglio 4, 2025

“Ciò che ispira l’azione della Giunta Rocca, di Fratelli d’Italia e del centrodestra è l’interesse esclusivo dei cittadini, degli imprenditori

ULTIMI ARTICOLI