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Sondaggi e richieste di rimpasto? Servono a motivare le truppe

Massimo Pizzuti
Fase decisiva della campagna elettorale per europee e comunali: aumentano i nervosismi e gli scenari (annunciati) di crisi. Nel Lazio continua a tenere banco lo scontro tra Forza Italia e Lega. Ma Francesco Rocca non consentirà salti nel buio. Al Comune di Frosinone l’aplomb del sindaco Mastrangeli che punta al bis del pieno di voti sul Rendiconto.
Maggio 22, 2024

Ultimi giorni nei quali sarà possibile pubblicare i sondaggi relativi alle europee. Poi scatteranno le due settimane di “silenzio”, nelle quali però i diretti interessati continueranno… a conoscere i vari rilevamenti. Nel frattempo aumenteranno nervosismi, polemiche e annunci di futuri rimpasti di maggioranza e di giunta ad ogni livello.
Ma cosa potrà cambiare davvero? Nei vari test degli istituti demoscopici gli scostamenti in tutti i partiti sono dell’ordine dello 0,2-0,5%. Il dato più attenzionato in questa fase è il testa a testa tra Lega e Forza Italia per la piazza d’onore nel centrodestra. Fratelli d’Italia resterà saldamente primo partito. Nel Pd Elly Schlein potrebbe portare a compimento la “missione” per la quale è stata eletta segretario: recuperare il più possibile a sinistra, magari staccando anche il Movimento Cinque Stelle. Ma questo non risolve il problema principale, vale a dire lo sfondamento al centro. Il 40% alle europee del 2014 fu il risultato della capacità di Matteo Renzi di attrarre i consensi dell’elettorato centrista e moderato. Il Partito Democratico di Elly Schlein è troppo schiacciato a sinistra e inoltre non ha grandi spazi per costruire una coalizione che davvero possa essere alternativa. E’ questo il motivo che rende molto importante la performance della corrente di Dario Franceschini.
A livello di Regione Lazio si parla moltissimo della sfida tra Forza Italia e Lega. Con gli “azzurri” saliti a 7 consiglieri e il Carroccio sceso a 1. Ma è arrivato il momento di dire come stanno realmente le cose. In questa fase della campagna elettorale tutti hanno l’interesse a motivare le truppe. Antonio Tajani e Claudio Fazzone credono davvero nella possibilità di aumentare la rappresentanza di FI in giunta, ma adesso hanno l’esigenza di spingere tutti i candidati a “correre” al massimo. Stessa cosa fa la Lega, che ha fatto sapere in modo chiarissimo che vale il voto delle regionali. Non i cambi di casacca. Poi si vedrà, considerando che il presidente Francesco Rocca ha voluto sottolineare come esecutivo e maggioranza stiano viaggiando bene sull’onda della serenità e dell’armonia. Quanto ai risultati che usciranno dalle urne, bisogna aspettare. Però perché il dopo elezioni dovrebbe essere caratterizzato da Forza Italia che decide di aprire la crisi alla Regione Lazio oppure al Comune di Frosinone? Potranno esserci analisi del voto serrate per arrivare perfino ad un confronto importante. Ma sinceramente alcuni scenari non hanno senso. C’è un ultimo scorcio di campagna elettorale nel quale è fondamentale cercare di massimizzare voti e preferenze. Tutto qui. Come sempre.
Al Comune di Frosinone il sindaco Riccardo Mastrangeli non perde il suo aplomb. Dopo aver fatto il pieno sul bilancio (22 su 22), adesso porterà all’attenzione dell’aula il Rendiconto. Con l’obiettivo di registrare un’altra votazione importante. Quanto alla verifica politica e all’eventuale rimpasto, non si tratta di ipotesi abbandonate. Semplicemente sono temi che possono e devono essere affrontati a mente fredda. Mauro Vicano si aspetta l’attribuzione al suo gruppo dell’assessorato lasciato libero dalle dimissioni di Alessandra Sardellitti. Con Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Giovanni Bortone sta proseguendo il confronto su alcune tematiche amministrative. Pasquale Cirillo da mesi ha chiesto di sostituire l’assessore di Frosinone Capoluogo (Maria Rosaria Rotondi) e merita delle risposte definitive. Però tutto questo non porterà ad alcuna crisi al Comune di Frosinone. Sarebbe una sceneggiatura da teatro dell’assurdo a due anni dalla terza vittoria elettorale consecutiva del centrodestra. Con tre anni di mandato ancora da espletare. I risultati delle europee nel capoluogo saranno interessanti in chiave locale, ma è impensabile “leggerli” con la stessa lente utilizzata per le comunali, dove partecipano tante liste civiche.
E’ il discorso di prima e di sempre: la priorità è motivare le truppe.

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