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Capitale italiana della Cultura 2026: scontata vittoria de L’Aquila. Latina e Gaeta sconfitte ma pronte a riprovarci

Marco Battistini
Marzo 15, 2024

E’ l’Aquila la città scelta come capitale italiana della cultura 2026. A proclamarla è stato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nel corso della cerimonia che si è svolta a Roma, nella Sala Spadolini del ministero, alla presenza della giuria presieduta da Davide Maria Desario e composta da Virginia Lozito, Luisa Piacentini, Andrea Prencipe, Andrea Rebaglio, Daniela Tisi, Isabella Valente, e dei rappresentanti di tutte le città finaliste. Erano in competizione Latina e Gaeta, oltre ad Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena).

POLEMICHE A LATINA

Nel capoluogo si è scatenata la verve polemica dell’opposizione. I gruppi di minoranza in Consiglio comunale dopo la proclamazione de L’Aquila Capitale della Cultura 2026 hanno preso di mira l’amministrazione Celentano e annunciano la presentazione di una richiesta di accesso agli atti: “Vogliamo capire l’iter seguito per la candidatura di Latina al titolo e conoscere le spese sostenute dall’amministrazione Celentano. Visto che non è stato possibile con il dossier rimasto secretato fino all’ultimo momento, ci sia trasparenza almeno su questi aspetti. Latina non ce l’ha fatta – continuano i consiglieri di Lbc, M5S, Pd e Per Latina 2032 – per via di un progetto approssimativo, della mancanza di investimenti concreti e della grave impreparazione dell’amministrazione comunale. L’audizione della scorsa settimana al Ministero non ha fatto altro che confermare la superficialità con cui è stato gestito tutto il percorso. Nessuna convergenza sul progetto, né sono state coinvolte le tante realtà del territorio, tantomeno la cittadinanza. Nessun coinvolgimento dei giovani: in termini culturali gli studenti e le studentesse sono la risorsa più importante che Latina ha prodotto nei suoi 91 anni di storia”.

CELENTANO CI RIPROVA

La vera notizia è che il capoluogo tenterà di nuovo la fortuna. “Tra due anni credo che saremo di nuovo in corsa con un dossier migliorato”. Lo ha detto la sindaca di Latina Matilde Celentano commentando l’assegnazione del titolo di Capitale Italiana della Cultura al capoluogo abruzzese. “Una grande emozione. La città di Latina – ha affermato il sindaco Celentano – è stata rappresentata nella competizione nazionale con un dossier meritevole della finale. Il presidente della commissione ha detto che siamo arrivate tutte seconde e il Cantiere Città ci aiuterà a creare un percorso culturale”. Un pizzico di delusione maggiore si respira a Gaeta, che forse aveva maggiori chance di aggiudicarsi l’ambito riconoscimento. Il sindaco Cristian Leccese sperava nella vittoria pur consapevole della consistenza e della bontà del progetto presentato da L’Aquila. Il sindaco Leccese nel complimentarsi con il sindaco dell’Aquila, ha sottolineato: “Siamo orgogliosi di essere arrivati fino alla proclamazione di oggi con il nostro dossier “Blu, il Clima della Cultura”. Porteremo avanti il nostro progetto, certi che esso rappresenta comunque uno straordinario masterplan di sviluppo socio-economico del territorio basato sulla cultura”.

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