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Io, speriamo che mi candidano

Licandro Licantropo
Le grandi manovre per le europee. In Ciociaria l’unico certo di essere in lista è Mario Abbruzzese (Lega). Le speranze di Sara Battisti (Pd). Raffica di indiscrezioni e di scenari nel Lazio e nella circoscrizione Centro. Tutti i nomi.
Febbraio 26, 2024
Mario Abbruzzese
Mario Abbruzzese

Ha scelto uno slogan da “battaglia” per la presentazione della candidatura alle europee: “Avanti”. Mario Abbruzzese farà parte della lista della Lega. Sabato prossimo a Ferentino (Terme Pompeo) con lui sul palco ci saranno Claudio Durigon, Nicola Ottaviani, Pasquale Ciacciarelli, Davide Bordoni, Andrea Amata, Luca Zaccari e Maria Veronica Rossi. Come anticipato nelle scorse settimane da Politica7, Abbruzzese aveva la certezza di poter concorrere. La circoscrizione Centro (Lazio, Toscana, Umbria e Marche) è impegnativa, ma lui punterà ad un risultato ragguardevole, specialmente nel Basso Lazio. Poi si vedrà dove e come farlo “pesare”. Bisognerà vedere se a questo punto Pino Cangemi deciderà per un passo indietro. Appare probabilissimo. Nella lista del Carroccio ci saranno sicuramente Matteo Adinolfi, Cinzia Bonfrisco e Monica Picca. Nelle ultime ore circola anche il nome del coordinatore regionale Davide Bordoni. Sarà il sottosegretario e senatore Claudio Durigon a dirimere le ultime situazioni. Tenendo presente che nella circoscrizione la presenza del generale Roberto Vannacci costringerà tutti a puntare al secondo posto.

In Fratelli d’Italia ci sarà l’uscente Nicola Procaccini, che punta al mandato bis. Nel frattempo, aspettando di capire se concorrerà Giorgia Meloni (ma secondo alcuni dovrebbe scendere in campo Arianna Meloni), ci sono diverse ipotesi. Intanto quella dell’assessore regionale Fabrizio Ghera, che però dovrà discuterne con Fabio Rampelli, intenzionato a non perdere un’autorevole rappresentanza nella giunta regionale. Non concorrerà il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma, mentre c’è chi non esclude che alla fine la vicepresidente della Regione Roberta Angelilli possa farci un pensierino. Tra gli altri nomi, Giovanni Quarzo (capogruppo in Campidoglio, vicinissimo a Domenico Gramazio) e Giovanni Libanori (che non dispiacerebbe a Massimiliano Maselli).

In Forza Italia si aspettano le decisioni del segretario nazionale e ministro degli esteri Antonio Tajani. Hanno fatto sapere che “sta riflettendo sull’ipotesi di candidatura alle europee”. Nessun dubbio sull’uscente Salvatore De Meo, fedelissimo del senatore Claudio Fazzone. Circola moltissimo l’ipotesi dell’ex Governatrice del Lazio Renata Polverini.

Nel Partito Democratico, invece, in questa fase viene data per certa la candidatura di Nicola Zingaretti. Dipende dai giorni. Però lo scenario politico è chiaro in realtà. La segreteria Elly Schlein non ha ancora sciolto la riserva su un suo impegno diretto. Ma intanto non vuole lasciare neppure un millimetro all’area di Stefano Bonaccini, che ha il suo elemento di punta nel sindaco di Firenze Dario Nardella. Perciò la Schlein ha parlato a lungo con Zingaretti, che avrebbe il sostegno forte del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del potentissimo parlamentare Claudio Mancini. Nel caso la Schlein si candidasse, che verrebbe posizionato al secondo posto della circoscrizione: Zingaretti o Nardella? Se invece la segretaria nazionale decidesse di “passare”, chi farebbe il capolista? Una cosa è sicura: la designazione di Nicola Zingaretti rende impossibile la possibilità che Francesco De Angelis possa partecipare alle europee. Diverso invece il discorso per la consigliera regionale Sara Battisti. I meccanismi delle quote rosa consentono perfino un “ticket” con l’ex Governatore. Claudio Mancini potrebbe riuscirci. Però bisognerà fare i conti con Marta Bonafoni e Laura Boldrini. Alle europee sarà una partita di preferenze. Guai a dimenticare però che nel Lazio il segretario è Daniele Leodori, autorevolissimo esponente dell’area di Dario Franceschini, quella abituata a dare le carte.

Una curiosità. Zingaretti dovrà vedersela pure con due ex fedelissimi: Alessio D’Amato (probabile capolista di Azione) e Massimiliano Smeriglio (candidato con Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni e i Verdi di Angelo Bonelli).

Trapela pochissimo dal campo del Movimento Cinque Stelle. Il garante Beppe Grillo non concederà deroghe al limite dei due mandati e questo mette fuori gioco l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, che fra le altre cose negli ultimi tempi si è molto avvicinata ad Alessandro Di Battista. Sono tre i nomi che si sentono con maggiore frequenza tra i pentastellati: Pasquale Tridico, Donatella Bianchi e Marco Tarquinio. Ma nessuno di loro appare destinato a ottenere davvero la candidatura.

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