Conto alla rovescia delle candidature per l’elezione dei membri di nomina pubblica del Cda di Acqualatina e del collegio sindacale, relativamente al triennio 2024-26. Entro fine mese dovranno pervenire le candidature. Queste le parti salienti dell’avviso. “Gli interessati alle suddette cariche dovranno inviare alla Società, nei modi e nel termine indicati nel presente Avviso, il proprio Curriculum Vitae nel quale dovranno specificamente attestare, sotto la propria personale responsabilità, il possesso dei seguenti requisiti nonché l’assenza delle sotto elencate cause di ineleggibilità e/o di incompatibilità -si evidenzia nel testo- In particolare dovranno dimostrare di essere in possesso di una comprovata competenza in campo gestionale, ovvero di aver maturato un’esperienza professionale almeno triennale in ruoli dirigenziali o quale membro di Consiglio di Amministrazione o Organo di controllo”.
Ovviamente vengono date indicazioni anche sul Collegio sindacale: “Gli interessati alla nomina nel Collegio Sindacale della Società, oltreché il possesso dei requisiti indicati nel bando, ai sensi del vigente Statuto Sociale, dovranno attestare anche la loro iscrizione al Registro dei Revisori Contabili. In virtù di quanto disposto dallo Statuto Societario, i componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della carica. E sono rieleggibili”.
LA POSTA IN PALIO
Le nomine che si profilano dovranno rappresentare una resa dei conti per la governance attuale del gestore idrico. Molte le contestazioni che soprattutto FdI si accingerebbe a evidenziare. Partendo da un dato oggettivo rappresentato da una dispersione idrica pari al 71% (la provincia di Latina è seconda in Italia). Nel 2022 la conferenza dei sindaci ha votato ‘sì’ agli aumenti delle bollette dell’acqua nei comuni facenti parte dell’Ato 4. A favore della rimodulazione delle tariffe si sono espressi tredici amministrazioni: Latina, Castelforte, Fondi, Formia, Gaeta, Minturno, Lenola, Maenza, Priverno, San Felice Circeo, Santi Cosma e Damiano e, infine, Ventotene. L’esiguo fronte del ‘no’ fu rappresentato da Amaseno, Bassiano, Cisterna di Latina, Cori, Pontinia Sermoneta e Sezze. Fu invece assente il Comune di Aprilia. Stando a quanto approvato, per il 2022 vi è stato un incremento tariffario dell’8,45% rispetto all’annualità precedente, mentre per il 2023 è stato previsto un ulteriore aumento pari al 5%.
Sotto il profilo puramente politico Fratelli d’Italia non lascerà che FI possa ancora fare il bello e cattivo tempo sulla gestione idrica. I recenti guai giudiziari che hanno interessato dipendenti della società Acqualatina non passeranno inosservati e molto probabilmente finiranno sul tavolo delle trattative inevitabili sul futuro societario. Il partito della Meloni vorrebbe finalmente rompere una sorta di dominio ultraventennale sulla società, facendo leva sul supporto dei propri sindaci dei Comuni principali: Latina, Aprilia e Terracina.
Il Cda è ormai in scadenza e FdI, salvo sorprese, punterà ad assumere finalmente il ruolo guida, occupato dal 2002 da Forza Italia. Peraltro ci sono le condizioni ‘ambientali’ per un’operazione di cambiamento, invocata da più parti: amministratori, sindacati, lavoratori.